9 agosto 2023

La storia di quel violino Stradivari conservato nella cabina dell'ammiraglio Nelson nella battaglia di Trafalgar

Trafalgar Square a Londra è uno dei luoghi simbolo della storia d'Inghilterra, la National Gallery con la sua cupola domina la vista ma, pur nelle con le sue immense dimensioni, sembra omaggiare con deferenza la colonna al centro della piazza.

L'obelisco al centro di Trafalgar Square porta sulla cima una statua, quella dell'ammiraglio Nelson, statua che omaggia, forse nel modo migliore possibile, quel comandante della reale marina inglese che, il 21 ottobre 1805 davanti al capo di Trafalgar davanti a Cadice, affondò la flotta franco spagnola assestando un colpo tremendo allo sviluppo delle guerre napoleoniche.

“Non una nave inglese venne perduta, ma il suo ammiraglio al posto loro” potrebbe essere il riassunto di quella giornata, perché Lord Nelson, durante la cruenta battaglia, venne colpito a morte da una fucilata mentre, al comando della nave ammiraglia Victory, impartiva gli ordini di attacco e di movimento alla flotta. L'abilità e il sacrificio di Horatio Nelson divennero parte della storia d'Inghilterra; l'ammiraglio aveva perso la vita ma aveva vinto una battaglia epocale, aveva salvato la sua flotta e affondando buona parte di quella avversaria, aveva salvato la nave ammiraglia Victory e protetto un violino Stradivari dalla distruzione.

La storia di questo violino, il violino Stradivari 1690 “Lord Nelson”, è bellissima e assume contorni ancora più affascinanti considerato l'evento storico del quale fu silenzioso spettatore.

Intorno alla fine del XIX secolo dagli Stati Uniti arrivò una lettera al comando della Reale Marina Inglese con la richiesta di chiarimenti sulla presenza di un violino all'interno della cabina del comandante Nelson, chiarimenti dovuti al fatto che, con la morte di Nelson durante la battaglia, diventava difficile ottenere.

Dalle ricerche venne fuori che il violino non era un semplice strumento come tanti altri, ma arrivava da Cremona ed era frutto del lavoro di Antonio Stradivari. Al rientro della flotta sulla terraferma dopo la battaglia di Trafalgar lo strumento non venne rivendicato da nessuno, forse perché nel 1805 non se ne conosceva ancora il valore reale o forse per rispetto verso i beni personali dell'ammiraglio Nelson, così il violino venne messo all'asta cambiando alcuni proprietari.

Horatio Nelson non risultava proprietario di uno Stradivari quindi, con la descrizione alla mano degli oggetti presenti nella sua cabina, come vi era arrivato nella sua cabina uno dei violini usciti dalla bottega di Cremona?

Nelson era un uomo d'armi, un marinaio a tutti gli effetti e un comandante carismatico che aveva deciso di vivere buona parte della sua vita sull'acqua piuttosto che sulla terraferma, però aveva buon gusto e capiva molto bene il valore di ciò che lo circondava. Il violino non gli apparteneva ma era di proprietà di un alto ufficiale della sua flotta e l'ammiraglio, discutendo con il suo sottoposto poco prima dell'ingaggio, offrì rifugio al prezioso strumento all'interno del posto considerato più sicuro tra tutte le navi inglesi; la sua cabina. Durante la battaglia poteva capitare che un colpo di cannone raggiungesse la cabina del comandante ma era una ipotesi remota visto che la Victory si muoveva al centro della schieramento protetta dagli altri battelli. Ovviamente nulla avrebbe potuto tutelare lo Stradivari nascosto nell'elegante spazio personale del comandante in caso di affondamento o di assalto con conseguente saccheggio della ammiraglia, ma il violino andava protetto a qualsiasi costo, visto il nome che portava.

Fu infatti un solitario colpo di fucile di un cecchino francese a porre fine alla carriera di Nelson mentre, sul ponte della sua nave, impartiva ordini, un solitario proiettile che, viste le dimensioni della Victory, non avrebbe di certo impensierito il proprietario dello strumento.

Dopo la battaglia nessuno reclamò lo strumento, probabilmente sia l'ammiraglio che il suo ufficiale avevano condiviso lo stesso destino e così, senza nessuno che fosse in grado nel 1805 di chiarire la presenza dello strumento nella cabina, lo Stradivari acquisì una patina straordinaria di storia oltre alle sue già eccezionali caratteristiche. Dopo decenni di ricerche e dopo aver chiarito le peculiarità dello strumento, si decise di dargli il nome di quel proprietario, anche senza che ne avesse la proprietà, tanto famoso da avere una statua al centro di Trafalgar Square.

La sconfitta delle forze legate a Napoleone può far nascere una considerazione, Nelson cadde in combattimento ma vinse una battaglia che verrà ricordata nei secoli tutelando uno Stradivari però Bonaparte, nei suoi giorni passati a Cremona, magari quella che era la bottega di Antonio Stradivari l'aveva potuta vedere di persona.

Marco Bragazzi


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