Le associazioni ambientaliste: per la CR-MN Olimpiade ultima spiaggia, unica soluzione la riqualificazione della SS.10 già accettata in Regione
Le associazioni ambientaliste contrarie all’autostrada Cremona-Mantova chiedono la riqualificazione della statale 10 e lo sblocco del progetto ferroviario Mantova-Piadena. Coordinamento Comitati No autostrade Cr-Mn e Ti-Bre, Legambiente Cremona WWF Cremona, Italia Nostra Cremona, Italia Nostra Mantova, Fiab Lombardia, Slow Food Cremonese, Salviamo il Paesaggio Cremonese Casalasco, Stati Generali Clima Ambiente e Salute della Provincia di Cremona hanno sottoscritto un documento congiunto in cui contestano la proposta di inaugurare l’autostrada in occasione delle Olimpiadi del 2026, attingendo ai fondi statali destinati all’evento. “Dopo vent'anni di alterne prospettive, fatte di annunci roboanti e cocenti marce indietro, ora, così pare, saremmo ad un punto di svolta: "l'autostrada Cr-Mn si farà!", e verrà inaugurata con le Olimpiadi del 2026. Non avevamo dubbi che i fautori di questo insostenibile progetto, bocciato dalla stessa Regione, avrebbero provato, come "ultima spiaggia", ad attingere anche ai fondi statali di questo evento, dopo aver tentato di accedere ad ogni possibile fonte di finanziamento, che nessuno, però, si è mai azzardato a concedere - scrivono le associazioni ambientaliste - Così, abbandonato il sogno di primeggiare sulle rotte strategiche del "Corridoio V" o sulle vie commerciali del Nord Europa, ora, ignorando persino lo spirito decubertiano, si assegnerebbero già un podio olimpico. Segnaliamo tuttavia, che il traguardo del 2026, seppur previsto dalla Regione nell'ipotesi di “concessione pubblica”, sconterebbe già un ritardo di due anni rispetto alla "Road Map" definita al tavolo delle infrastrutture del luglio 2019.
“L'ostinazione con cui si persevera nel voler realizzare ad ogni costo questo inutile, devastante e insostenibile progetto, tenendo al palo opere indispensabili come il raddoppio ferroviario Mantova- Piadena, - proseguono le associazioni - ci pone di fronte ad un ineludibile interrogativo: è questa la tipologia di opere da rincorrere mentre il nostro paese si appresta a co-presiedere la "Cop26" sul clima di Glasgow? La risposta dovrebbe essere scontata, e continuare ad assecondare in modo miope gli interessi corporativi di chi vede solo asfalto e cemento, magari prodotto con il ritorno al nucleare, lo riteniamo colpevole rispetto alla inderogabile necessità di permettere, attraverso politiche di vera sostenibilità, la sopravvivenza dell'essere umano su questo pianeta”. Le associazioni, pertanto, rilanciano la proposta di riqualificazione della strada statale n.10, accettata dalla stessa Regione Lombardia due anni fa, in quanto “è la soluzione adeguata, visto che il suo traffico giornaliero medio è di soli 9000 veicoli; i tempi previsti per questa riqualificazione sono di soli tre anni; oltre ad un notevole minore impatto sull’ambiente e sull’economia agricola del territorio, richiede un consumo di suolo di soli 8 ettari, contro i 1550 dell’autostrada; i relativi costi ammontano a soli 78 mln di euro, che diventano circa 130 mln con la realizzazione delle tangenziali ancora mancanti nei paesi attraversati; i costi dell’operazione autostradale ammonterebbero, invece, secondo le nostre stime a ben 1,9 Mld di euro: costo del progetto, finanziamento dei 9 km centrali del tracciato, opere di connessione alla Cr-Mn e credito di imposta che si prevede di chiedere allo Stato. Noi - concludono le associazioni - continueremo a lavorare affinché quest’ultima spiaggia si trasformi nell’approdo naturale di un nuovo modello di mobilità, moderna e sostenibile, al servizio degli studenti e dei pendolari di una delle zone più inquinate del globo terrestre”.
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