5 settembre 2024

Lumache in cucina appuntamento tradizionale e atteso dai gourmet, sabato e domenica a Pieve Ottoville

A Cremona le lumache si cucinavano e si gustavano già nel Rinascimento. Ce lo ricorda anche questo “corposo” servizio di cremonasera.it che potete leggere cliccando su https://cremonasera.it/l-appetito-vien-mangiando/quel-pranzo-pantagruelico-nella-cremona-rinascimentale-le-portate-e-le-ricette. Tra le ricette “cremonesi” più celebri quella delle lumache trifolate ; celebri erano quelle della storica trattoria Mellini di via Bissolati (https://cremonasera.it/cronaca/se-ne-va-un-pezzo-di-storia-cremonese-chiusa-la-storica-trattoria-mellini-di-via-bissolati-celebri-le-sue-lumache-trifolate). Per gli amanti ed i “gastrocultori” di piatti a base di lumache, andando magari e ripercorrere pagine di storia e di antichi saperi, è da segnarsi in agenda un importante ed atteso appuntamento lungo le rive del Grande fiume, da sempre molto frequentato anche dal pubblico cremonese, quello con la Festa della Lumaca in programma a Pieveottoville di Polesine Zibello sabato e domenica, 7 e 8 settembre. Un appuntamento tanto  tradizionale quanto atteso da tanti gourmet, che si rinnova di anno in anno sempre con la partecipazione di un folto pubblico. L’evento è  promosso come sempre dal Circolo Avis e, per l’occasione, entrambe le sere, si potranno gustare  oltre alle lumache trifolate, anche le lumache piacentine, lumache bourgogne, tagliatelle al ragù di strolghino, zuppa di lumache, contorno di lumache fritte con spiedino, salsiccia e polenta, polenta e ragù di strolghino, patatine, torte, birra alla spina, vino. Sabato, 7 settembre, la serata sarà animata dai Cenomani Band; domenica 8 dall’orchestra Mauro Levrini. L’occasione della trasferta a Pieveottoville può anche essere buona per andare alla scoperta dei tesori d’arte e di fede custoditi nella bella chiesa collegiata di San Giovanni Battista (dove le messe vengono celebrate alle 17 del sabato e alle 11 della domenica) la cui facciata fu ideata nel 1860 dall’ingegner Montacchini di Cremona (mentre la torre campanaria venne eretta su progetto dell’architetto cremonese professor Marchetti). Al suo interno si custodiscono pregevoli opere del cremonese Giuseppe Moroni  (su tutte la celebre riproduzione della grotta di Lourdes e la “Pietà”, pala dell’altare della cappella dedicata ai caduti di guerra) ed il monumentale, settecentesco organo “Serassi” recentemente restaurato da “Giani Casa d’organi” di Corte dè Frati.

Eremita del Po

Paolo Panni


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti