Se ne va un pezzo di storia cremonese. Chiusa la storica Trattoria Mellini di via Bissolati. Celebri le sue lumache trifolate
Se ne va un pezzo di vecchia Cremona. Chiude i battenti un'altra storica istituzione della città, la Trattoria Mellini.
Al 105 di Via Bissolati di storia ne è passata da quel lontano 1906. I suoi clienti abituali erano sopratutto cittadini, solo recentemente il locale aveva raccolto clienti "da fuori" grazie alle recensioni su internet oltre che al rapido passaparola. Come racconta l'Architetto Gino Priori, d'estate erano molto ricercate le osterie con pergola e gioco di bocce. Frequentatissime quindi Porta Mosa e la famosa strada Canoon dove "Cittadella" e "Mellini" erano punti di riferimento.
Poche parole, quelle del titolare che su Facebook scrive "Per comunicare la chiusura del locale...grazie a tutti".
Lunga la fila dei commenti dispiaciuti di clienti, amici o persone passate in trattoria anche solo una volta.
Cucina saldamente radicata nella tradizione cremonese e grande attenzione per le ricette di famiglia hanno catapultato questo locale nel nuovo secolo facendo apprezzare ai propri clienti i "soliti" meravigliosi piatti: i marubini, i lessi ed i bolliti con la mostarda, il cotechino, l'ossobuco coi piselli, la zuppa di funghi. A rendere celebre questo posto era però un'altra ricetta, unica e ricercata, che tutti venivano ad assaggiare: le "Lumache trifolate alla cremonese". Si narra che anche un importante critico gastronomico venne appositamente ad assaggiare questa preparazione per poi segnalare il locale in una importante guida del settore.
Questo unico modo di preparare le lumache è rimasto ancora oggi nella memoria di molti cremonesi, che ne ricordano il gusto saporito e la consistenza densa del sughetto nel quale erano avvolte.
"Quanti bufèt!" commenta nostalgico un ex cliente, nel ricordo dei numerosi pezzi di pane usati per raccogliere le lumache ed il loro "puccino". Accanto ad esse un buon bicchiere di vino, anch'esso in città aveva nomea di essere eccellente già dai tempi di Francesco Mellini, a cui è poi subentrata la signora Maddalena (Néna).
Si pigiava l'uva direttamente in strada, sotto gli occhi attenti di clienti e curiosi, e diveniva un divertimento per i bambini che assistevano a questo "spettacolo" una volta all'anno.
Da Mellini, infatti, non ci si formalizzava, non era uno di quei ristoranti dove il cliente si sente in soggezione a non utilizzare le posate o a fare la tanto amata "scarpetta" bandita dal Galateo. Sotto Natale poi, a Cremona, era uso mangiare di magro, e le famose lumache con gli spinaci erano da Mellini il piatto principe della serata assieme al famosissimo "Bisèt", l'anguilla marinata che durante l'inverno si comprava sfusa, conservata in enormi barattoli di latta dorata.
Il profumo di soffritto, di sugo, degli intingoli, inebriava via Bissolati e per chi passava a piedi era impossibile non cadere nella tentazione di entrare ad assaggiare una delle prelibatezze preparate prima da Francesco, poi da Maddalena, da Giovanni (Nino), fino a Walter Ravasi e Teresa Bandera e, più recentemente, dal figlio Romano.
Della città di una volta rimane ormai poco, rare sono infatti le osterie superstiti dove il tempo si fermava e la frenesia del traffico rimaneva chiusa fuori dalle vecchie spesse porte di legno. Luoghi che ormai rimangono nei ricordi delle generazioni passate e che per i bambini di oggi saranno vecchie storie nostalgiche raccontate dai nonni che sulle labbra segnate dal tempo pronunciano sempre più spesso "si stava meglio quando si stava peggio", alludendo ad un passato dove non si possedeva nulla, ma si stava insieme condividendo l'amicizia "cui pée sòta 'l tàaol" in un luogo, l'osteria, che non era appannaggio di pochi, bensì un "rifugio" di tutti. E Mellini era uno di questi posti.
Vi proponiamo due delle ricette storiche di questa Osteria.
Lumache trifolate alla cremonese
ingredienti:
1kg di lumache, 1/4 di vino bianco secco, cipolla, salsa di pomodoro, brodo, prezzemolo e aglio, 2 bicchieri di vino rosso, sale, spezie, pepe, olio e burro.
Le lumache vanno lavate, bollite, sgusciate e pulite. Si fa rosolare nell'olio e burro la cipolla tagliata fine, si aggiungono le lumache, si innaffia col vino bianco, si aggiunge brodo e salsa di pomodoro. A metà cottura si unisce il trito di prezzemolo e aglio e due bicchieri di vino rosso. Si sala, si mettono le spezie e il pepe e si lascia bollire adagio finché il sugo non è denso e saporito.
Zuppa del buonumore
ingredienti:
1,5 l di brodo, verdure miste assortite a piacere, 50gr di pancetta a dadini (meglio se affumicata), una cipolla, 3 cucchiai di salsa di pomodoro, 2 cucchiai di basilico tritato, 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva, una presa di sale, una spolverata di pepe, spezie a piacere, 2 cucchiai di formaggio grana, 4 fette di pan carrè tagliate a dadini, una noce di burro.
In una pentola si fanno rosolare la pancetta e una bella cipolla nell'olio, dopo averle tritate. Si aggiungono poi tutte le verdure e si fanno insaporire nel soffritto, si unisce la salsa di pomodoro, il brodo o acqua calda e dado, sale, spezie, pepe e si fa bollire a lungo. Servire con abbondante formaggio grana grattugiato e i dadini di pane fatti tostare con il burro in una larga padella.
Le foto storiche della trattoria Mellini sono di Ezio Quiresi
Le ricette sono state raccolte da Lydia Visioli Galetti e Mino Galetti per "cui pèe sòta 'l tàol"
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commenti
Davide
19 settembre 2022 19:06
Come essere a casa propria nella casa di tutti.
Un grazie a Romano e a tutti i suoi collaboratori.