Morte di un detenuto nel carcere di Cremona: dirigenti del Partito Radicale, chiedono inchiesta
I dirigenti del Partito Radicale che il 15 agosto hanno visitato la casa circondariale di Cremona, chiedono un'inchiesta sull'accaduto. Ecco la nota a firma Gino Ruggeri:
La delegazione del Partito Radicale in visita alla casa circondariale di Cremona il 15 agosto scorso, composta da Maria Antonietta Farina Coscioni, già parlamentare e presidente Istituto Luca Coscioni, Maria Teresa Molaschi, dirigente di comunità, Gino Ruggeri, Cittadino Benemerito insignito della Medaglia d'oro Città di Cremona accompagnata dal comandante, in missione, del reparto polizia penitenziaria dott.ssa Maria Letizia Tognali e dall'assistente capo di polizia penitenziaria Adriano Botti, constatate le gravissime condizioni di degrado in cui versano le celle, le condizioni igienico sanitarie fuori dalla legalità costituzionale, con focolai parassitari, di pericolo per l'intera comunità penitenziaria e di salute pubblica, denunciate alla Garante provinciale dr.ssa Bellezza (che ha prontamente risposto), appresa la notizia della morte, sabato 23 agosto, di un detenuto di anni 40, di nazionalità straniera, chiede: all'Amministrazione penitenziaria di Ca' del Ferro, alla Direzione sanitaria, alla Garante dei detenuti, al Sindaco di Cremona, di sapere:
- in che sezione, reparto e ala della casa circondariale di Cremona è morto il detenuto;
- quando e se avesse chiesto di poter parlare con il Garante dei detenuti;
- quando e se avesse avanzato qualche tipo di richieste alla Direzione Penitenziaria e Sanitaria;
- se avesse nelle settimane precedenti l'evento morte manifestato comportamenti o episodi di sofferenza psicofisica;
- se in trattamento con scabianil, o altro farmaco perché colpito da infestazione di parassiti presente al momento della visita;
- a quale trattamento farmacologico fosse sottoposto.
La delegazione del Partito Radicale chiede, sin da ora, che venga eseguito l'esame autoptico per determinarne la causa e le modalità della morte, non escludendo una commissione d'inchiesta
- in che sezione, reparto e ala della casa circondariale di Cremona è morto il detenuto;
- quando e se avesse chiesto di poter parlare con il Garante dei detenuti;
- quando e se avesse avanzato qualche tipo di richieste alla Direzione Penitenziaria e Sanitaria;
- se avesse nelle settimane precedenti l'evento morte manifestato comportamenti o episodi di sofferenza psicofisica;
- se in trattamento con scabianil, o altro farmaco perché colpito da infestazione di parassiti presente al momento della visita;
- a quale trattamento farmacologico fosse sottoposto.
La delegazione del Partito Radicale chiede, sin da ora, che venga eseguito l'esame autoptico per determinarne la causa e le modalità della morte, non escludendo una commissione d'inchiesta
Gino Ruggeri
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