14 ottobre 2022

Nuovo ospedale: presentato lo studio di fattibilità: "E' la dimostrazione che l'intervento si può realizzare"

In questi giorni l’Asst di Cremona ha presentato a Regione Lombardia lo studio di fattibilità per la realizzazione del nuovo Ospedale di Cremona. Come spiega Maurizio Bracchi (direttore dipartimento innovazione, sostenibilità e aree di sviluppo strategico ASST di Cremona), «si tratta di un adempimento formale, richiesto dal Ministero per istruire la pratica di finanziamento dell’opera. Questo passaggio è previsto dall’accordo di programma deliberato il 29 dicembre 2021 in cui oltre al progetto nuovo ospedale di Cremona rientrano tutti gli interventi di riqualificazione edilizia promossi da Regione Lombardia sulla propria rete di ospedali pubblici».

L’elaborato raccoglie gli studi tecnici e le analisi evolutive condotte negli ultimi due anni, dal punto di vista ambientale, urbanistico e idrogeologico. «Costituisce, in estrema sintesi, la dimostrazione che l’intervento proposto da Asst di Cremona e approvato da Regione Lombardia è in concreto realizzabile e che non sussistono impedimenti alla sua fattibilità», conferma Bracchi.

Lo studio sarà esaminato e trasmesso dalla Regione al Ministero, che dovrà confermare il finanziamento entro la fine del 2022. Per capire come sarà la struttura del nuovo ospedale da un punto di vista morfologico bisognerà attendere l’esito del concorso internazionale di progettazione, per il quale sarà steso un apposito bando che premierà la qualità del progetto.

UN NUOVO OSPEDALE PER CREMONA, LE DATE IMPORTANTI

·        3 marzo 2021. Delibera regionale XI/4385 determinazione La Giunta regionale ha definito il quadro programmatorio per gli investimenti in sanità nel periodo 2021-2028

·        19 luglio 2021: (Deliberazione n. XI/5066) La Giunta regionale ha definito il quadro programmatorio per gli investimenti in sanità nel periodo 2021-2028 - aggiornamenti

·        26 luglio 2021: (Deliberazione n. XI/5077) La Giunta regionale ha approvato il “Protocollo di intesa finalizzato alla realizzazione del Nuovo Ospedale di Cremona nel percorso di sviluppo della sanità territoriale” tra Regione Lombardia, Provincia di Cremona, Comune di Cremona, ASST di Cremona e ATS della Val Padana.

·        10 dicembre 2021: Visita istituzionale della Vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti, in cui ha confermato l’impegno per la realizzazione di un nuovo ospedale per Cremona.

·        15 dicembre 2021: Sottoscrizione del Protocollo d'Intesa.

·        29 dicembre 2021: (Delibera Regionale XI/5835) Nuovo atto integrativo dell’accordo di programma quadro per il settore degli investimenti sanitari

·        7 aprile 2022: Convocazione del tavolo tecnico presso la direzione generale dell’Asst Cremona a cui sono seguire due altre sedute (13 giugno e 8 settembre 2022).

·        5 settembre 2022: Esito di procedura di aggiudicazione per:

- Servizi di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle linee guide e documentazione necessaria all’indizione del concorso internazionale di realizzazione del progetto nuovo ospedale 

-  Servizi di supporto tecnico-scientifico per lo svolgimento delle analisi finalizzate al dimensionamento clinico gestionale per l’ospedale di Cremona.

·        14 settembre 2022: L’ASST di Cremona incontra i Presidenti delle Associazioni di Categoria riunite in “ASSieme”

 

Nel disegno l'area che ospiterà il nuovo ospedale

 


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commenti


michele de crecchio

14 ottobre 2022 16:32

"Nil sub solem novum!" mi pare dicessero i latini, intendendo segnalare la mancanza di novità. Questo "tragicomico" schizzo "a panettone" della forma e posizione che dovrebbe assumere il futuro nuovo "ospedalino" cremonese era infatti già stato presentato molti mesi or sono e, credo anche allora, criticamente commentato da non pochi! A mio personale parere (ma non credo proprio di sbagliarmi!), oltre a prevedere la totale distruzione delle notevoli alberature preesistenti sull'area, lo "schizzo" non rappresenta realisticamente le relativamente modeste ed effettive dimensioni del terreno inedificato disponibile. Per garantire per davvero la distanza che lo schizzo lascia illusoriamente intendere che verrebbe mantenuta rispetto all'ospedale attuale, sarebbe infatti probabilmente necessario allargare verso est il recinto ospedaliero e demolire persino alcune delle residenze private preesistenti lungo la via Cà del Ferro, residenze sorte a suo tempo sciaguratamente in confine con il recinto sanitario, nonostante che il Piano Regolatore allora prevedesse la destinazione a "verde di rispetto" del terreno occupato dalle stesse.
L'episodio mi fa tornare alla mente il primo incontro che ebbi, poco dopo che, nel lontano 1975, ero stato nominato assessore comunale all'urbanistica, con il compianto dottor Celeste Cottarelli, padre dell'attuale senatore, che era stato tra i principali artefici della straordinaria e benemerita impresa di costruire il nuovo ottimo ospedale con risorse economiche tutte locali, ricavate vendendo non pochi poderi che, nei secoli precedenti, benefattori locali avevano lasciato alle istituzioni ospedaliere cremonesi.
In quella occasione, il dottor Cottarelli, che era stato, contemporaneamente a me, eletto consigliere comunale, mi ammonì a vigilare sulla corretta crescita urbanistica della città e, correttamente ammettendo la sua parte di responsabilità, mi raccomandò di "non fare come loro" (parole nella sostanza testuali) che, nell'intento inutile di agevolare le operazioni espropriative, avevano sollecitato al Comune l'approvazione della lottizzazione, in deroga al piano regolatore, di via Cà del Ferro. Lottizzazione che, aggiunse profeticamente, "sarà di sicuro impedimento ad eventuali future esigenze di ampliamento della struttura ospedaliera." In effetti tale lottizzazione prevedeva, come eventuale futuro collegamento del recinto sanitario verso i terreni che sarebbero rimasti inedificati ad oriente del nuovo irrazionale quartierino residenziale, solo un modesto passo carraio!