23 ottobre 2025

Palazzo Pignano, la “piccola Pompei” del Cremasco rinasce grazie a un maxi finanziamento del Ministero della Cultura. Il sito archeologico riceverà 300mila euro per valorizzare i reperti romani

Palazzo Pignano è un luogo speciale, un paese da scoprire e riscoprire, distante una decina di chilometri da Crema e 35 da Milano, al centro della campagna cremasca e della Pianura Padana. A Palazzo è possibile esplorare l’Antiquarium, la Pieve romanica, l’antica chiesa del V secolo, i resti del villaggio Altomedioevale del VI e VII secolo d.C. e l'area archeologica della villa romana tardo antica, seguendo le tracce degli archeologi e degli studiosi che ti hanno preceduto in quest'avventura. La zona, soprannominata "piccola Pompei" a causa del suo straordinario sito archeologico, che include i resti di un'enorme villa romana e di un'antica chiesa circolare, paragonabili per importanza ai ritrovamenti pompeiani. E ora, con l’arrivo di un maxi finanziamento di 300mila euro dal ministero della Cultura di Roma, dall’accoglienza, al miglioramento dell’area in oggetto, al sito internet e a ulteriori ricerche, le cose da quelle parti dovrebbero cambiare in meglio per accogliere nuovi e vecchi visitatori, il tutto, in ricordo di Luca Restelli, il giovane assessore-archeologo di Palazzo Pignano scomparso a novembre 2022 in un incidente stradale, profondamente innamorata dell’area storica cremasca in fase di espansione e ulteriore ricerca.  

L’area archeologica è divisa in quattro parti: l’Antiquarium museo di proprietà del comune, i cui contenuti sono di proprietà della sovrintendenza di Cremona, Lodi e Mantova; la pieve rotoromanica con annessa chiesa medievale al cui interno sorge l’antica chiesa palatina; il parco archeologico vero e proprio, che si estende per circa 15000 metri quadrati, recintato. Al di fuori di queste tre grandi e rarissime attrattive, legate per lo più all’ archeologia, ci sono poi: Villa Marazzi in parte del 1400 e in parte del 1500/1600, Villa Benzoni a Scannabue del 1700 e altre abitazioni di pregio storico a Cascine Capri e Gandini. Udite, udite, proprio da Palazzo,  partì la cristianizzazione delle campagne circostanti voluta fortemente dal vescovo di Milano nel quinto secolo.

Gli scavi, che continuano da decenni, hanno anche rivelato una lussuosa residenza tardoantica con mosaici, riscaldamento e un giardino ottagonale, testimoniando la ricchezza e la complessità della vita romana in un contesto rurale. Già quattrocento anni fa gli storici di Crema si interessarono agli antichi monumenti di Palazzo Pignano e nel 1874, scrivono sul sito internet palazzopignano.info, in seguito alla sostituzione del pavimento della navata centrale della Pieve romanica "venne rinvenuto un pavimento, formato da ghiarone con calce il quale era di tale consistenza che si rovinarono due picconi di ferro senza muovere un ciotolo!".
...ma è solo da cinquant'anni che gli archeologi studiano e lavorano in questo paese. Il primo scavo archeologico fu fatto all'interno della chiesa parrocchiale tra il 1963 ed il 1967 e togliendo il pavimento apparvero sotto la Pieve i resti di una chiesa più antica, costruita circa 1500 anni fa, nel V secolo d.C. L’edificio sacro più antico venne chiamato dagli scopritori "la Rotonda" per la sua forma, molto particolare e singolare per l’epoca, riscontrabile in edifici religiosi eretti in Oriente e a Gerusalemme. Grazie a queste scoperte si capì che tutta la zona intorno alla chiesa era importante, così si decise di esplorarla più in estensione. Nel 1969 finito lo scavo all'interno della chiesa, gli archeologi ne iniziarono un altro nei campi intorno e scoprirono così un'enorme villa romana. 
Tra il 1969 ed il 1999, in circa trent'anni di scavi, si sono fatte numerose scoperte; è stata infatti portata alla luce una buona parte degli edifici antichi, tra i quali il battistero, ma resta ancora molto da fare. E ora 
coi nuovi fondi arrivati, l’area archeologica di Palazzo Pignano può diventare sul serio la Pompei del Granducato del Tortello.

Stefano Mauri


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti