Pandino, la condanna diventa definitiva: arrestato un 34enne con precedenti
La sera del 27 dicembre i Carabinieri della Stazione di Pandino hanno arrestato, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Bergamo, un cittadino italiano di 34 anni, con precedenti di polizia a carico.
L’uomo destinatario del provvedimento dovrà scontare una pena a tre anni di reclusione relativa a una condanna intervenuta nel novembre del 2021 da parte del Tribunale di Bergamo, confermata dalla Corte d’Appello di Brescia nel settembre del 2022, divenuta definitiva a fine del 2022 e ora esecutiva per atti persecutori, reatocommesso in provincia di Bergamo dal 2018 in poi.
L’uomo, residente in altra regione ma domiciliato in paese, era stato denunciato dalla ex compagna che, in provincia di Bergamo, a partire dal novembre 2018, aveva subito degli atti persecutori perché aveva deciso di interrompere la relazione con l’uomo. L’uomo nel corso del tempo aveva messo in atto una condotta estremamente persecutoria mediante continui contatti, sia telefonici sia con social network, sfociati anche in minacce di ritorsioni, provocando alla donna uno stato di ansia che l’aveva costretta a cambiare le proprie abitudini di vita nel timore di essere seguita e ulteriormente molestata. Nel novembre del 2021 l’uomo era stato condannato dal Tribunale di Bergamo e la sentenza della Corte d’Appello di Brescia aveva confermato la condanna di primo grado a tre anni di reclusione per quanto commesso. Una volta definitivo, l’ordine di arresto per la pena da scontare è stato emesso dalla Procura di Bergamo, trasmettendo il provvedimento ai carabinieri di Pandino, competenti per territoriosul luogo di residenza dell’uomo, che nei giorni scorsi non erano riusciti a rintracciarlo. Ma i militari di Pandino lo conoscevano bene e la sera del 27 dicembre, intorno alle 22.40, lo hanno notato alla guida della sua auto nel comune di Dovera. Hanno invertito la marcia e lo ha raggiunto, fermandolo e identificandolo. Poi, sapendo che era ricercato per l’esecuzione del provvedimento, lo hanno accompagnato presso la caserma di Pandino dove lo hanno dichiarato in arresto e, in seguito, lo hanno accompagnato al carcere di Cremona.
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