27 dicembre 2023

Quelle piante erano malate, i tigli saranno ripiantati entro l'inverno in via Miradori

Il Comune, su interessamento dell'assessore Zanacchi, interviene sulla vicenda delle piante tagliate in via Miradori, specificando che il taglio è stato autorizzato perchè le piante (tigli) erano malate e completamente cave al castello. L'operazione è stato l'atto finale dopo tre sopralluoghi e una perizia agronomica. La proprietà è della diocesi di Cremona. Il Comune fa comunque sapere che tutte le piante saranno ripiantumate con la stessa specie e nella stessa posizione e, in più, ci saranno anche piatumazioni aggiuntive nel parco di villa Flaminia. Entro questo inverno saranno piantate le nuove piante. Così il Comune risponde alla domanda di un lettore che aveva inviato le foto del taglio chiedendosi se fosse stato autorizzato


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commenti


Pasquino

27 dicembre 2023 11:10

Quando c'è di mezzo la Curia tutti diventano Pinocchio

claudio

30 dicembre 2023 20:05

...ex legato testamentario delle sorelle Tonghini, nobildonne e grandi proprietarie terriere cremonesi...

Immominato

27 dicembre 2023 16:33

Possiamo esprimere seri dubbi sulla versione tutti malati ??????? Dai tronchi rimasti non sembrerebbe proprio
E ora basta piantare 7 alberelli che sostituiscono alberi secolari. Assurdo inaccettabile
E meno male che è la Curia cui stanno a cuore i cittadini !!!

PierPiero

27 dicembre 2023 17:43

"Quelle piante erano malate", la solita risposta.

Per favore, la prossima volta ci dite prima quali sono le piante malate che vorreste abbattere?
Prima però. Tipo un mesetto, così abbiamo il tempo di darci un'occhiata e capire se ci sono alternative.
Perché, sapete, noi restiamo sempre una delle città più inquinate d'Europa e le piante ci servono tutte.

Manuel

27 dicembre 2023 20:04

Sarà da valutare seriamente (mi riferisco alla prossima amministrazione) l’opportunità di incaricare un fitopatologo di livello a ispezionare il patrimonio arboreo comunale, al fine di non trovarci altre cento volte a dover incassare un “son tutte malate!”. La figura sarebbe poi utile nel prevenire e controllare il lavoro delle varie imprese e cooperative che scorrazzano per il territorio sciabolando a colpi di motosega: sì, perché frequentemente si ha l’impressione di lavori fatti col polo opposto al cervello (tra i tanti esempi, da ricordare la disinvolta e sbrigativa potatura apportata agli olmi siberiani trionfanti in un angolo delle colonie padane ed accompagnati in “paradiso” per poter allestire i percorsi avventura). Altra funzione dirimente del tecnico risulterebbe quella di cernita le essenze vegetali, giacché diventerà vincolante piantare un gran numero di alberi, ma quali, dove e come sarà importante, considerate le sempre più frequenti avversità meteoriche.

Bebo

28 dicembre 2023 07:35

qualcuno è andato a verificare fotografando le basi rimaste? sono tutte bucate dalla malattia?

Chemist

28 dicembre 2023 16:21

Solo una base di tronco è con evidenza cava, gli altri no... Io non sono un esperto, ma sembra un taglio frettoloso

Manuel

28 dicembre 2023 17:12

Anch’io non sono un esperto, quindi posso tranquillamente considerare come i tecnici abbiano agito nel modo più veloce e sensato possibile ma, come ho già scritto, preso atto della lunga sequela di alberi ammalati (e abbattuti) diventa necessario che la prossima amministrazione faccia della trasparenza una priorità, al fine di gestire al meglio il patrimonio arboreo-arbustivo comunale. È del tutto evidente come l’argomento sia di interesse diffuso ed anche questo caso lo dimostra.

gianluigi

28 dicembre 2023 08:37

Non sarebbe male vedere le foto del "castello". Non si tratta di sfiducia ma sarebbe più completa la risposta.