4 ottobre 2024

Questa sera al Ponchielli ritorna "La Bohème", un nuovo allestimento per i 100 anni dalla scomparsa di Puccini

Stasera si alza il sipario sulla stagione dell’ Opera’ del Teatro Amilcare Ponchielli. Andrà in scena ‘La Bohème: opera in quattro quadri di Giacomo Puccini (prima rappresentazione 1896, Teatro Regio di Torino)  su libretto di  Giuseppe Giacosa e Luigi Illica; da una libera interpretazione del romanzo di Henri Murger  ‘Scene della vita di Bohème’.

Le malinconiche vicende di Mimì e di Rodolfo arrivano sul palcoscenico cremonese con un nuovo allestimento che celebra i 100 anni dalla scomparsa del compositore toscano. 

Questa Bohème diventa una ‘scatola di ricordi’. La vicenda raccontata da Illica e Giacosa è vissuta attraverso gli occhi di un Rodolfo anziano, un artista che arriva dal futuro e ritrova una scatola dei ricordi contenente alcuni oggetti del periodo più felice della sua giovinezza. Ciascuno di noi, indipendentemente dall’età, custodisce con gelosia alcuni ricordi. Questi diventano un rifugio sicuro in cui cercare conforto quando ci si sente smarriti, permettendoci di tenere a mente chi siamo e quali cambiamenti hanno influenzato la nostra storia personale.

Sul podio ci sarà: Riccardo Bisatti, giovanissimo direttore d’orchestra ma già assolutamente apprezzato.  La regia è affidata Marialuisa Bafunno, che con il suo team ha vinto il Bando under 35 per il progetto di regia de La Bohème. Un concorso creato per il per il Circuito OperaLombardia 2024/25. promosso da OperaLombardia, di Regione Lombardia, in coproduzione con Teatro Regio di Parma e I Teatri di Reggio Emilia, in collaborazione con Opera Europa, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo.

Importante anche il cast vocale. Ecco i personaggi e gli interpreti.  

Mimì: Maria Novella Malfatti 

Musetta: Fan Zhou (recita del 4 ottobre) e  DoYeon Kim ( recita del 6 ottobre)

Rodolfo: Vincenzo Spinelli

Marcello: Junhyeok Park

Schaunard: Davide Peroni

Colline: Gabriele Valsecchi

Benoît/Alcindoro: Alfonso Ciulla

Le scene sono a cura di Eleonora Peronetti, assistente alle scene Romeo Gasparini. Le coreografie sono firmate da Emanuele Rosa. Le luci sono di Gianni Bertoli, assistente alle luci Luca Asioli. Collaboratrice ai costumi:  Katarina Vukcevic; assistente alla regia: Eleonora Calabrò.

Orchestra: ‘ I POMERIGGI MUSICALI’ . Coro: OPERALOMBARDIA. Coro: VOCI BIANCHE DEL TEATRO SOCIALE DI COMO. Maestro del Coro e Coro Voci Bianche:  Massimo Fiocchi Malaspina

Quest’anno ci sarà anche una grande novità per il pubblico che potrà seguire, attraverso l’app "Lyri",  il libretto e la trama dello spettacolo in tempo reale in quattro diverse lingue: italiano, inglese, francese e tedesco.  Basterà scaricare l’applicazione sul proprio telefono cellulare o sul proprio tablet. 

Bohème racconta dell’esistenza spensierata di un gruppo di giovani artisti bohémien. Si articola in diversi episodi che sono ambientati nella Parigi del 1830. 

QUADRO  PRIMO

In soffitta

E’ la vigilia di Natale, il pittore Marcello sta dipingendo un paesaggio del Mar Rosso, e il poeta Rodolfo sta tentando di accendere il fuoco con la carta di un dramma scritto da lui (ma nel camino manca la legna). Giungono il filosofo Colline e il musicista Schaunard che porta un cesto pieno di cibo. La festa è interrotta dall’arrivo di Benoît, il padrone di casa venuto a reclamare l'affitto. Con uno stratagemma è liquidato e i quattro decidono di recarsi al caffè Momus. Rodolfo, rimasto nella stanza solo, sente bussare alla porta. Una voce femminile chiede di poter entrare. È Mimì, giovane vicina di casa: le si è spento il lume. Cerca una candela per poterlo riaccendere. Una volta riacceso il lume, la ragazza si sente male: è il primo sintomo della tubercolosi. Quando si rialza per andarsene, si accorge di aver perso la chiave della stanza: inginocchiati sul pavimento al buio iniziano a cercarla. Rodolfo la trova per primo ma la nasconde in una tasca, desideroso di passare ancora un po' di tempo con Mimì e di conoscerla meglio. Quando la sua mano incontra quella di Mimì, il poeta chiede alla fanciulla di parlargli di lei. Mimì gli confida d'essere una ricamatrice di fiori e di vivere sola. Si accende l’amore tra i due. Quando Rodolfo sta per dichiararsi è interrotto dagli amici che lo reclamano. Mimì propone di accompagnarlo. I due giovani si baciano e lasciano insieme la soffitta.  

QUADRO SECONDO 

Al caffè

Rodolfo e Mimì raggiungono gli altri bohèmiens. Il poeta presenta la nuova arrivata agli amici. Al caffè si presenta anche Musetta, una vecchia fiamma di Marcello, che lei ha lasciato per tentare nuove avventure, accompagnata dal vecchio e ricco Alcindoro. Riconosciuto Marcello, Musetta fa di tutto per attirare la sua attenzione. Simula il dolore a un piede per mandare il vecchio Alcidoro a comparare una nuova calzatura e mostrare a Marcello la caviglia al vecchio amante. I due così si riconciliano.  Nel frattempo, i quattro amici scoprono di non avere il denaro per pagare il conto al caffè. Musetta fa sommare al cameriere il conto di Alcindoro a quello dei bohèmiens. Quindi fuggono. Alcindoro, tornato con le scarpe per Musetta, scopre l’inganno e il doppio conto. Si accascia su una sedia sconsolato. 

QUADRO TERZO 

La Barriera d'Enfer

Febbraio. Cade la neve. I doganieri fanno entrare le lattaie nell’osteria dove Marcello lavora come ritrattista. Tra esse c’è anche Mimì. La donna gli confida le pene della vita con Rodolfo. Le scene di gelosia sono ormai continue, come pure i litigi e le incomprensioni; lui la accusa ingiustamente di leggerezza e di infedeltà. Anche Marcello è incisi con Musetta perché lei non riesce ad abbandonare la sua vita sregolata. All’osteria arriva Rodolfo. Mimì si nasconde e ascolta. Marcello spinge l’amico a parlare della compagna. Lo scrittore ammette la situazione ma si giustifica spiegando che le accuse sono un pretesto: ha capito che Mimì è gravemente malata e che la vita nella soffitta potrebbe pregiudicarne ancor più la salute. Un colpo di tosse scopre Mimì che si confronta con Rodolfo sulla loro relazione. Dopo momenti di tensione tornano a parlare dei loro momenti felici. Giunge anche Musetta che ha appena lasciato un altro suo amante. Marcello lo scopre e la caccia via. Ma anche Mimì e Rodolfo decidono di lasciarsi ma lo faranno in Primavera. 

QUADRO QUARTO

In soffitta

Marcello e Rodolfo si confidano le pene d'amore. Arriva Musetta. Ha incontrato Mimì sofferente per strada: è ormai prossima alla fine e le ha confidato di voler tornare in quella soffitta che è stato il suo nido d’amore con Rodolfo. Musetta manda così Marcello a vendere i suoi orecchini per acquistare i farmaci per Mimì. Anche Colline decide di vendere il suo vecchio cappotto per contribuire alle spese. Mimì, mentre ricorda i giorni felici con il poeta, si spegne. Nessuno si accorge della sua morte. Il primo è Schaunard, che avvisa Marcello. Rofoldo si accorge degli sguardi degli amici e capisce. Grida straziato il nome dell’amata. E l’abbraccia per l’ultima volta. 

Si replica: domenica 6 ottobre alle ore 15.30.

Le foto di Bohème realizzate al teatro di Como sono di Andrea Butti

Musicologo

Roberto Fiorentini


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