Richiamo della Corte dei Conti al Comune: per la maggioranza "una non notizia". E l'opposizione attacca: "Siete i soliti arroganti"
Il Comune di Cremona riscuote tra il 75 e il 76% degli accertamenti che emette in materia di Tari, imposte, multe, e altro. E' dunque solo il 24% che va in conto residui. L'assessore al Bilancio, Maurizio Manzi, ha spiegato così quello che a suo avviso è il succo della deliberazione trasmessa dalla Corte dei Conti al Comune di Cremona (qui l'articolo). La delibera è già stata vagliata dalla giunta e verrà condivisa con i dirigenti comunali, ha informato Manzi, aggiungendo che i dirigenti "verranno coinvolti al fine di migliorare la riscossione dei crediti da parte del Comune".
Secondo l'asessore, dunque, dopo una serie di analisi avviate nel settembre del 2020 (tramite richieste di approfondimento al Comune) la Corte ha archiviato tutto, tenendo solo il punto della riscossione delle entrate e del contrasto all'evasione tributaria. Secondo l'assessore il Comune ha accorciato i tempi per la riscossione coattiva e il lavoro per aggiornare i recapiti dei destinatari dei solleciti procede da anni. In sintesi, ha spiegato l'assessore, la Corte evidenzia che "nonostante la situazione dell'ente sia complessivamente positiva è necessario muoversi anche con forme alternative perché potrebbe nel tempo generarsi qualche criticità". In conclusione, "la Corte prende atto degli sforzi compiuti dal Comune e invita a migliorare ulteriormente la riscossione delle entrate del Comune".
Questi i passaggi salienti dell'intervento dell'assessore nel corso della Commissione Bilancio convocata oggi per discutere della "Presa d'atto della deliberazione della Corte dei Conti Sezione di controllo relativa all'esito della verifica dei Rendiconti del Comune di Cremona anni 2016-2021".
A ruota gli interventi dei consiglieri. Per Enrico Manfredini (Fare Nuova la Città), il documento della Corte dei Conti "è una non notizia, si tratta di un tema ampiamente noto e discusso tutti gli anni". Manfredini ha quindi criticato la presa di posizione di Forza Italia e Viva Cremona, che hanno posto l'accento sulla "incapacità del Comune di far fronte ai suoi doveri".
Alessandro Zagni (Lega): "Sono francamente divertito da questa commissione. Mi aspettavo l'onestà intellettuale di dire: ci sono cose da sistemare, ci adopereremo. Invece l'assessore ha sottolineato quanto fosse quasi contento di quanto ricevuto dalla Corte, che sperò scrive quando le cose non vanno bene. Questa lettura dell'assessore è molto originale. Originale anche l'intevento del consigliere Manfredini, che si è concentrato sull'attacco delle opposizioni. Prendiamo atto che fate e disfate e avete potere di vita e morte su tutti". "Mi aspettavo un approccio più sincero, ma prendiamo atto della vostra solita arroganza", ha concluso.
Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona) si è chiesta "Perché è necessaria una presa d'atto del Consiglio comunale (richiesta dalla stessa Corte; ndr) se la comunicazione della Corte, come dite, non ha un valore importante? Le risposte date dal Comune evidentemente non sono state convincenti". Ceraso ha quindi sottolineato che: "Le criticità evidenziate dalla Corte potrebbero alterare le reali composizioni del bilancio e il fatto che il controllo sia stato fatto su diversi anni dimostra che il problema è strutturale. Io penso che questa non sia proprio una non notizia, ma qualcosa che deve essere preso seriamente".
E' quindi intervenuto Carlo Malvezzi (Forza Italia): "Pensare di ricevere una delibera di 23 pagine dove l'organo collegiale della Corte dei Conti conclude il suo giudizio parlando di scarsa capacità di riscossione in conto residui e una non adeguata attività di contrasto della riscossione tributaria... o l'assessore ha finito l'evidenziatore o non ha stampato le ultime pagine della relazione. E' un giudizio di merito molto strutturato e non banale. Mi sembra che chi non abbia compreso la cosa sia il Comune: questo è un richiamo formale diretto al sindaco e al presidente del Consiglio. Non è un puffetto, non è un'osservazione leggera, è un'osservazione concreta di rischio di crediti esigibili". Oltretutto, ha aggiunto, "questo fenomeno si sta ripetendo da 5 anni, non vi siete accorti che si stava consolidando? Ma quali sono le azioni che volete mettere in campo per risolvere il problema?". Quello della Corte, ha concluso, "è un giudizio pesante, e la Corte chiede il coinvolgimento del Consiglio comunale. Avete detto che voi siete bravi, ma qualcuno oggi, e non è l'ultimo arrivato, vi sta dicendo che l'attività che state facendo non è adeguata".
Per Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona), "le osservazioni che fa la Corte si riducono a una voce e cioè la capacità di riscossione delle entrate e di recupero dell'evasione tributaria. Le azioni che suggerisce sono un monitoraggio continuo della riscossione e, per il recupero dell'evasione tributaria, monitorare l'attività del concessionario. I rilievi della Corte si traducono di fatto in questo".
Beppe Arena (Fratelli d'Italia): "La Corte dice che ci sono irregolarità. In 5 anni c'è un andamento altalenante nelle riscossioni, segno che qualcosa non va".
Che su questa vicenda le posizioni di maggioranza e opposizione siano inconciliabili è apparso chiaramente soprattutto a fine seduta, in occasione della replica dell'assessore Manzi, replica che ha innescato un aspro botta e risposta con Malvezzi. Al termine, nessun avvicinamento delle posizioni: la maggioranza minimizza il richiamo della Corte, mentre l'opposizione lo considera un segnale tutt'altro che trascurabile.
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commenti
Pasquino
17 gennaio 2022 19:09
Continua il circo
michele de crecchio
17 gennaio 2022 22:49
Come accade spesso, le osservazioni della consigliera Ceraso, della quale non condivido affatto le idee politiche, sono però le più raffinate e pertinenti. Peccato non si interessi, per quanto ricordo, anche delle tematiche urbanistiche .... !