12 marzo 2025

Saap, dal Comune nessuna indicazione sul futuro dei 153 operatori. Paola Merlini (RTI): "Dopo due pec, senza risposta, domani mattina saremo comunque al lavoro per garantire la presenza ai ragazzi"

Dal Comune tutto tace: nessuna risposta nè comunicazione dopo le sollecitazioni di RTI (il Raggruppamento delle cinque imprese sociali - Cosper, Dolce, Gruppo Gamma, Meraki, Sentiero), col risultato che "sul doman non v'è certezza". Chi ci sarà domani mattina in aula a fianco dei ragazzi? Oggi, dalle 18.30, ci sono 153 operatori delle cooperative cremonesi che non sanno se domani dovranno prendere servizio o no, dopo la decisione del TAR di Brescia di rinviare l'udienza sul ricorso al prossima 14 maggio, tra due mesi. Decisione che da molti è stata interpretata come un velato indirizzo al Comune verso la sospensione temporanea dell'affidamento, in autotutela, in attesa della sentenza definitiva. 

Nel dubbio, comunque, le cooperative cremonesi hanno prima formalmente ribadito la propria disponibilità (leggi qui) a proseguire il servizio fino a quel 14 maggio, ma non avendo ricevuto alcuna risposta ed essendo ormai fuori tempo utile, hanno deciso di prendere posizione e di scegliere la via della tutela per i ragazzi che fruiscono del servizio: domani mattina quindi i 153 dipendenti si presenteranno al lavoro, comunque.

"Oggi abbiamo prima inviato una nota stampa congiunta in cui abbiamo comunicato la nostra disponibilità a proseguire il servizio fino alla sentenza definitiva, abbiamo anche inviato una prima pec al Comune, ribadendo di nuovo la disponibilità" spiega Paola Merlini a nome di RTI "ma dal momento che alle 18.30 non ci era ancora arrivata alcuna risposta, abbiamo deciso domani di presentarci comunque in servizio ed abbiamo inviato una seconda pec all'amministrazione, per comunicare la nostra scelta. Formalmente nessuno ci ha detto che domani effettivamente prenderanno servizio gli opertori di ProgettoA, pertanto per noi è fondamentale che venga garantita la continuità di un servizio essenziale per i ragazzi e per le loro famiglie".

In linea teorica, infatti, oggi avrebbe dovuto essere l'ultimo giorno di servizio delle cooperative cremonesi per lasciare il posto, da domani, agli operatori di ProgettoA, la cooperativa bergamasca che si è aggiudicata l'appalto. Ma di fatto il rinvio della sentneza del TAR stamattina ha rimescolato le carte, rimettendo la palla in mano al Comune, che oggi avrebbe potuto scegliere di prorogare la sospensione dell'affidamento, in autotutela, in attesa della sentenza definitiva del Tar, in modo da garantire ai ragazzi e alle famiglie la massima tutela, come ventilato anche al termine dell'udienza.

Ma siccome da Palazzo del Comune non è arrivato alcun cenno nè in un senso, nè nell'altro, lasciando nel dubbio sia gli operatori che i ragazzi e le loro famiglie, il raggruppamento delle cooperative ha preso posizione e scelto la via della tutela e del buon senso.

Solo domani mattina si scoprirà se ProgettoA di fatto prenderà formalmente servizio o se avranno fatto bene i cremonesi a presentarsi comunque al lavoro.

Michela Garatti


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