6 ottobre 2022

Salta il porfido di piazza del Comune. I rattoppi (spesso fatti male) non bastano e provocano un effetto a pois. Sotto accusa la spazzatrice e il palco per gli spettacoli

Una quindicina di cubetti di porfido ammucchiati, altri che si muovono su tutta la piazza, rattoppi fatti nel tempo con un effetto a pois che stona con la bellezza e maestosità della piazza. E poi quella calce gettata in malo modo su alcuni tombini che si sta man mano sfaldando riportando fuori la ruggine dei tombini stessi. Il tutto questa mattina, in una Cremona che pare riscoperta da comitive di tusiristi sranieri, danno una immagine di sciatteria a una delle piazze più belle d'Italia. E poi alternare il bruno ruggine del porfido alle pezze grigio chiaro del cemento in uso ormai da anni per sistemare la pavimentazione di pregio quando, causa neve, ghiaccio, usura, i cubetti si staccano o si crepano fa davvero sensazione. Verrebbe da dire: massimo risultato col minimo sforzo, non fosse che il risultato è pessimo e sotto il profilo estetico è uno sfregio a uno dei centri più belli in Italia. I cubetti di porfido andrebbero riposizionati e ricuciti secondo regole ben precise come insegnano i vecchi posatori o quel muratore pensionato, Olivano Degli Agosti, che per anni lo ha fatto volontariamente secondo le antiche regole. Cementando” i cubetti di porfido si finirebbe per perdere lo straordinario effetto cromatico, appiattendo i contrasti determinati dalle differenze materiche tra il porfido, i cotti del Torrazzo, del Palazzo Comunale, della Logia dei Militi o del Battistero e i marmi della Cattedrale bianchi e rosa ("la montagna rosa" era la bella definizione che coniò Antonio Leoni per il nostro Duomo). Certo il tema non è nuovo, peccato solo che il trend non si inverta.

"Da anni, ormai, si usa “sistemare” la pavimentazione in cubetti di porfido con innesti di comune cemento, con l'esito che sotto il solleone piazza della Pace, piazza del Duomo e diverse vie limitrofe compresa piazza S. Maria Zaccaria, dietro il Battistero, rimandano un'immagine impietosa, un contrasto tra antico e nuovo, tra bello e sciatto che la città non merita. Certo, il perfido porfido costa, e sostituire i cubetti incassandoli a colpi di mazzuola e scalpello uno a uno è un lavoraccio d'altri tempi. Vuoi mettere un paio di cazzuole di cemento? Con una manciata di euro ne porti a casa un sacco da 25 chili e tempo 5 minuti e il lavoro è fatto", scriveva Cremonasera qualche mese fa. Ma questa mattina la piazza restituiva una immagine davvero negativa tra chi aveva l'occasione di attarversarla senza inciampare. Le cause? Gli addetti ai lavori chiamano in causa la spazzatrice meccanica che asporta la sabbia che tiene insieme i cubetti e il palco pesante per concerti e manifestazioni (in effetti proprio lì si hanno i guai maggiori). Forse è tempo che non si proceda per rappezzi ma che sulla piazza si intervenga in maniera definitiva. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


PierPiero

6 ottobre 2022 14:39

Ma dai? Il palco?
E magari fra qualche tempo ritorneranno ad alzarsi i peana per le crepe nei monumenti, causate dall'inquinamento sonoro dei concerti?
Va tutto bene, madama la marchesa!

L'innominato

7 ottobre 2022 04:04

La piazza più bella della città dovrebbe essere tenuta nel migliore dei modi e vietata a qualsiasi tipo di manifestazione che potrebbero benissimo trovare posto in piazza Stradivari brutta e deturpata da "palazzacci "e da statue mal collocate ma con spazi adeguati a meno che non si vogliano disturbare i vari bar che la occupano con i loro tavoli e sedie per collocarvi i vari mastodontici palchi scenografici

Clodoveo Tyrinnanzi

7 ottobre 2022 10:51

Non è invece che il tutto è riconducibile ai mastodontici camion-negozi del mercato che proprio li vanno a manovrare per disporsi al mattino ed uscire alle 14?