7 marzo 2023

Sbagliato utilizzare il Ponchielli per una battaglia politica

Spiace che ancora una volta il teatro Ponchielli venga utilizzato per una bieca battaglia politica contro il sindaco, perché di questo fondamentalmente si tratta !!

Sarebbe più conveniente e produttivo Invece parlare e discutere di come dare un ulteriore slancio al teatro, coinvolgere nuove generazioni di spettatori, ecc. 

In attesa di rispondere in maniera dettagliata dal punto di vista tecnico e in modo incisivo dal punto di vista politico, precisiamo solo alcuni punti, per correggere le storture, le sviste e l’approssimazione presenti nell’ordine del giorno firmato da Arena e dai capigruppo della minoranza.

Innanzi tutto l’argomento è stato trattato con dovizia di dettagli e con professionale competenza da esperti imparziali quali il dott. D’Apolito (soc. Nexus) e il dott. Rebecchi (collegio sindacale del Ponchielli), durante l’Assemblea dei soci fondatori del teatro. Se non ci si fida nemmeno del parere di uno studio di professionisti fra i più accreditati di Cremona e del collegio sindacale, si può mettere in discussione qualsiasi cosa !!

Il cambio del contratto si è reso necessario poiché il conservatorio Monteverdi di Cremona è diventato statale dal gennaio 2023; essendo Andrea Cigni docente presso il suddetto conservatorio, è diventato automaticamente dipendente statale e come tale non potrebbe essere dipendente di altre società e svolgere altre attività senza avere un esplicito permesso dal conservatorio stesso o direttamente dal ministero dell’Istruzione.

Si è quindi reso necessario passare da un contratto di dipendente della Fondazione Ponchielli ad un contratto di tipo professionale a partita IVA.

La differenza dei 2 contratti è anche la causa dei differenti costi.

Cigni, da dipendente della Fondazione, percepiva uno stipendio di circa 90 mila euro lordi; a questi però occorre aggiungere tutti i costi correlati per TFR, contributi INPS ecc; il costo totale per la Fondazione diventava quindi di 145 mila euro circa.

Il passaggio di Cigni a contratto a partita IVA prevede un importo onnicomprensivo di 130 mila euro circa.

La Fondazione Ponchielli ha dunque un risparmio di circa 15 mila euro.

È doveroso far presente che questa situazione è presente anche presso altri teatri italiani, come ad esempio il teatro Massimo di Palermo (come precisato anche  durante la discussione in Assemblea dei Soci).

Veniamo ora al fatto che il CDA abbia deliberato essendo assenti 2 consiglieri (Montini e Maranghi). In verità Il consigliere Maranghi era presente al CDA che ha discusso la questione, ma è andato via poco prima della votazione.

L’ODG dei consiglieri di minoranza risulta inoltre superfluo e unicamente pretestuoso poiché durante l’Assemblea dei Soci Fondatori, su sollecitazione del consigliere Beppe Arena, il Presidente - Sindaco aveva già assicurato che la questione della richiesta di un parere legale “super partes” sarebbe stata messa all’ordine del giorno del prossimo CDA del teatro, già anche dicendo, con molta trasparenza, che il suo personale parere sarebbe stato negativo.

Quanto poi a tutti i rilievi tecnici fatti dai 3 soci, ha dato risposte il dott. D’Apolito, che si è avvalso anche del supporto di esperti del settore.

Enrico Manfredini (Fare Nuova la Città- CR Attiva) 

Roberto Poli (PD)

Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona)

Maggioranza in Comune


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