Sit-in davanti alla Prefettura contro le stragi in mare dopo la tragedia di Cutro. Striscioni con scritto “Piantedosi Via!”, “Basta stragi!”. Il Prefetto ha ricevuto una delegazione di manifestanti
"La strage di Cutro non è stata un incidente imprevedibile. È solo l’ultima di una lunghissima serie di tragedie che si dovevano e si potevano evitare. È arrivato il momento di dire basta e di fermare le stragi." Così, dagli altoparlanti del sit-in davanti alla Prefettura proclama Marco Pezzoni, rappresentante e portavoce di numerose associazioni fra cui il Tavolo della Pace e gli enti del terzo settore. La manifestazione di questa mattina che ha portato una quarantina di persone innanzi al Palazzo del Governo desiderava con forza dire basta a queste stragi in mare. Un fenomeno che ha visto nella tragedia di Cutro l'ultimo di una lunga serie di eventi le cui vittime sono persone innocenti che per disperazione accettano di dare tutti i propri averi in cambio della speranza di una vita migliore in Europa.
Ricevuti dal Prefetto di Cremona Corrado Conforto Galli, i rappresentanti delle associazioni hanno chiesto di portare il grido dei manifestanti all'attenzione del Governo. Fra le richieste, i punti chiave del documento che il Prefetto si è impegnato di sottoporre al ministero sono:
• che si realizzi un’indagine seria che faccia chiarezza su quanto è successo.
• che venga istituita una Commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi di frontiera.
• che venga realizzato immediatamente un programma europeo di ricerca e salvataggio in tutto il Mediterraneo, e sollecitiamo il governo italiano a chiedere agli altri Stati membri di implementare questo programma.
• che vengano attivati i visti umanitari previsti dal Regolamento Europeo dei Visti, consentendo così alle persone in fuga da guerre e violenze l’attraversamento delle frontiere europee in sicurezza e legalità.
• che vengano ampliati i canali regolari di ingresso, senza usare questi strumenti per giustificare politiche di chiusura e respingimenti delegati a governi non UE.
• che venga fermata ogni iniziativa e programma di esternalizzazione delle frontiere, che vengano promossi accordi bilaterali finalizzati al rispetto dei diritti umani e non al controllo dei flussi migratori.
Così il Prefetto ha commentato dopo l'incontro: "Volentieri ho accolto le motivazioni dei cittadini, abbiamo avuto un colloquio molto proficuo anche sulle situazioni del territorio. Sarà certamente mia cura portare alle sedi governative queste richieste che rappresentano certamente una volontà importante per risolvere un problema così complesso."
Fuori dal palazzo i manifestanti hanno appeso striscioni di critica contro il governo. "Piantedosi Via!" "Strage delitto di Stato" "Tutti i diritti umani per tutti" sono alcuni dei titoli appesi alla facciata della Prefettura. Una volontaria nella notte ha costruito oltre 100 barche di carta con la scritta "Mai Più", una di esse è stata portata al Prefetto. Presenti e solidali alla manifestazione anche gli assessori comunali Rosita Viola e Luca Burgazzi.
foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12
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