16 ottobre 2021

Svelato il "mistero" della colonnina a lato del Battistero: l'ha messa Linea Group. Ma in Comune nessuno sembra informato e ci si rimpalla da un ufficio all'altro

Svelato il “mistero” del rilevatore della qualità dell'aria piazzato a ridosso del Battistero, nello stretto passaggio che conduce in piazza del Duomo. Dopo la pubblicazione dell'articolo di Cremona Sera, un paio di giorni fa (qui l'articolo), in molti si sono domandati a cosa servisse quella colonnina infelicemente collocata a lato del Battistero. Con un po' di pazienza e qualche telefonata, ecco la risposta: l'apparecchiatura per la rilevazione dell'aria è stata collocata da Linea Group e rientra nel progetto “Minerva”. Presentato l'anno scorso, il progetto realizzato in collaborazione con Bosh e Luxoft “si pone come obiettivo quello di sviluppare servizi innovativi a supporto delle strategie di resilienza delle comunità e del territorio”. La definizione è tratta direttamente dal sito della Bosh e ricalca il politichese: dice tutto senza dire niente (e ricorre al termine "resilienza", usato ormai anche per descrivere i piatti tipici andini).

Poco oltre, la descrizione “illumina” - si fa per dire - anche le menti meno esperte: “L’idea è quella di utilizzare i mezzi della raccolta dell’igiene urbana come vere e proprie sentinelle digitali grazie all’utilizzo di tecnologie legate al mondo dell’IoT (internet of things) e dell’intelligenza artificiale, al fine di monitorare in maniera preventiva gli assets delle città (strade, tombini, caditoie, aiuole), i livelli di inquinanti presenti in atmosfera con sensoristica a bordo mezzo a supporto della sensoristica fissa degli enti territoriali, incrementare i livelli di raccolta differenziata introducendo nuovi modelli nell’ambito dell’economia circolare, riducendo infine i comportamenti scorretti “osservando” la presenza dei rifiuti a bordo strada”.

Giusto oggi, in redazione sono arrivate alcune foto scattate in zona porta Milano. Ritraggono un'apparecchiatura identica a quella collocata a lato del Battistero. Curioso e al tempo stesso un po' imbarazzante l'iter che ha portato alla soluzione del rebus. Il vicesindaco ha dichiarato di non essere a conoscenza della funzione dell'apparecchiatura a lato del Battistero, ipotizzando che potesse essere stata collocata dall'Arpa per la rilevazione della qualità dell'aria. Si è pensato che a rilasciare l'autorizzazione per l'installazione della colonnina fosse stata la Diocesi, dal momento che lo strumento lambisce il Battistero. Don Gianluca Gaiardi, responsabile dei Beni artistici della Diocesi, ha stoppato la pista: “L'ho notata anche io quella colonnina, è lì da diversi giorni. Nessuno ci ha chiesto niente e dal momento che la struttura poggia sul suolo, la competenza deve essere del Comune. Sarò lieto di leggere da voi di cosa si tratta, in effetti”.

Punto e a capo. Si torna in ambito comunale. Prima di sondare nuovamente l'amministrazione, sentiamo un vecchio contatto all'Arpa. “Lunedì verifico ma tendo ad escludere che si tratti di nostra attrezzatura – ha spiegato –. Anche perché se l'Arpa colloca dei rilevatori lo fa su richiesta del Comune e non mi risultano richieste di questo tipo”.

Di nuovo a capo. Contattata telefonicamente, l'assessore all'Ambiente Simona Pasquali ha chiarito che, visto l'articolo, si è domandata anche lei di cosa si trattasse e dal Comune ha appreso che l'apparecchiatura dovrebbe rientrare nel progetto “Minerva”. “Senta però l'assessore Manzi – si è raccomandata – perché è lui che segue la cosa”. Telefonata a Maurizio Manzi, assessore al Bilancio e ai rifiuti: “Deve sentire l'assessore Pasquali, dovrebbe essere lei a occuparsene”. Perdoni assessore, l'ho appena sentita, dice di chiamare lei. “Ah. Allora credo che se ne occupi direttamente il sindaco o la dirigente Mara Pesaro. Conosco il progetto Minerva ma non lo sto seguendo personalmente”.

Bene così. Mistero svelato. Almeno si sa cosa sono quelle “scatole” appese in alcune zone della città, a partire dal Battistero, con un buon gusto e una sensibilità commoventi. Unica consolazione: trattasi di progetto temporaneo. Il che può voler dire tutto e niente: da qualche giorno a qualche mese. Oppure sine die, come spesso accade a Cremona.

Federico Centenari


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commenti


Gianluigi Stagnati

16 ottobre 2021 08:57

Se volete saperne di più:
https://www.youtube.com/watch?v=v0Jh2L4qdNQ

harry

16 ottobre 2021 11:27

Grazie Gianluigi: come canta JAx... "like a bosh".
Come per altre iniziative si privilegia il centro e si trascura la periferia.
In questo caso si salvaguarda la piazza e si nasconde l'apparato in zone poco visibili: la facciata si presenta bene, le "brutture" si mettono nella "retrofacciata".

François

16 ottobre 2021 12:33

A questo punto non ci resta che sperare in un vandalo di buona volontà, nonché resiliente, che riporti alla situazione precedente.

Michele de Crecchio

16 ottobre 2021 12:37

Come volevasi dimostrare: la confusione regna sovrana nell'urbanistica cremonese e nessuno sembra più sovraintendere al paesaggio urbano. Pochi mesi orsono un analogo "baracchino" venne installato nella piazzetta di S. Abbondio. Stante l'autorevolezza politica, economica e culturale dei cremonesi abituati a frequentare il sito, bastarono allora poche segnalazioni a far cambiare posizione all'oggetto così improvvidamente collocato. Stiamo ora ad attendere altrettanto pronto zelo nel rimediare all'ennesima "gaffe" compiuta dal Comune che non ha saputo tutelare il cosidetto e suggestivo "vicolo dei venti", interposto tra Battistero e Cimitero dei Canonici.

Roberto Regonelli

16 ottobre 2021 20:22

Altro segno di inadeguatezza dell'amministrazione Comunale, un'accozzaglia di incapaci

Enzo

17 ottobre 2021 11:04

Scusate se insisto: appurato lodevolmente da voi che la cazzata ultima l'ha commessa Lgh, i due antecedenti armadi metallici fanno una uguale orrida figura, e andrebbero pure loro tolti dallo zoccolo del Battistero.

Federico

17 ottobre 2021 12:08

Ha perfettamente ragione. Ci sono passato appositamente questa mattina e l'immagine è semplicemente oscena. Inoltre ho notato che il basamento su cui poggia la nuova apparecchiatura è stato cementato ai cubetti di porfido. Questo mi dice due cose: la struttura deve restare lì a lungo e questo genere di lavori viene eseguito davvero senza il minimo rispetto per la città, senza la minima sensibilità.