14 ottobre 2021

Nel vicolo di fianco al Battistero, un'altra bruttura. Una macchina per rilevare la qualità dell'aria. Non c'era un altro posto?

Ci mancava anche questa. Non solo attacchi volanti per dare elettricità durante il mercato o quegli orribili parallelepipedi in cemento purtroppo lasciati in centro storico e mai rimossi (in altre città vicine come Piacenza o Brescia sono stati sostituiti da fioriere). Adesso spunta anche un grande rilevatore della qualità dell'aria piazzato nel vecchio vicolo degli impiccati, quello che fiancheggia la Cattedrale e la separa dal Battistero. Chi l'ha piazzato lì? Il Comune? L'Asl? La Soprintendenza l'ha approvato? Tutte domande più che legittime per una sciatteria senza fine che rovina una delle piazze più belle d'Italia, come anche questa mattina – complice una tersa giornata d'autunno – dicevano alcuni turisti stranieri che cercavano le angolazioni più spettacolari per riprendere il Duomo, il Torrazzo, il Battestero, palazzo comunale o la loggia dei militi.

C'è da augurarsi che presto il vicolo venga liberato, anche perchè le guide portano le comitive in quel piccolo spazio per ricordare la macabra processione che avveniva verso il luogo del supplizio lungo il Vicolo degli Impiccati. E di cui restano ben visibili alcuni graffiti sul muro meridionale del Battistero, incisi dai condannati a morte. Ma una testimonianza sembra comunque essere rimasta: essa si trova alla base dei lati nord e nord-est del Battistero (quindi dalla parte di Piazza Zaccaria) dove, per intendersi, sono incisi anche le misure del mattone e della tegola cremonese. Osservando i mattoni su quel lato dell’ottagono, vi si notano incise delle scritte: si dice che siano quelle lasciate nei secoli che venivano lasciati lì negli ultimi giorni prima del patibolo.

Tra quella ancora leggibili (altre sono irrimediabilmente sbiadite) vi sono semplici iniziali e firme per esteso assieme a numerose date (in una si legge chiaramente «1794», in un’altra «morto 17 agosto», in altre ancora le date arrivano addirittura al 1300 e più indietro); contemporaneamente, vi si riconoscono anche alcune pesanti invettive alle autorità cittadine laiche e religiose.


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commenti


Enzo

14 ottobre 2021 17:09

Ma esiste ancora un limite alla stravaganza (voluto eufemismo!) di questa Amministrazione comunale? L'assessore alla Cultura della città si è dato alla macchia? In quale altro centro storico-artistico avrebbero piazzato quella oscena batteria di armadi metallici addosso a un tale monumento medievale? Da morire per la vergogna.

Annamaria

15 ottobre 2021 06:01

Se è per questo in altre città vicino alla cattedrale piazzano grandi schermi tv che sono utilissimi, per chi volesse guardare pubblicità per distrarsi dalla "noia" della solita cattedrale, lì da qualche secolo...Questo non scusa l'incuria e la sciatteria delle scelte (?) dell'amministrazione o chi per essa decide (e la commissione paesaggio, quella che si straccia le vesti per sei pannelli fotovoltaici su un tetto ma tace sulle prodezze di certi architetti (?), dice nulla?)

François

14 ottobre 2021 17:51

"Il Comune? L'ASL? La Soprintendenza?..." si chiede l'estensore dell'articolo: a parte l'ASL che non esiste più da un pezzo, io convocherei una bella "cabina di regia" per decidere chi debba rimuovere 'sta schifezza, immagine della sciatteria imperante ad ogni livello.

Annamaria

15 ottobre 2021 06:05

Scommettiamo che la parola magica per giustificare il posizionamento (serve anche per rilevare la fiatella alcoolica dispersa nell'aria dai movidari nostrani? visto il luogo...) è che trattasi di installazione "provvisoria"?