14 ottobre 2022

Temineranno in novembre i lavori alla facciata della chiesa di S. Imerio, rimasta incompiuta nel 1615 e soggetta al degrado

Termineranno entro novembre i lavori di consolidamento e ripristino della facciata della chiesa di Sant’Imerio, curati dallo Studio Archidue degli architetti Guido Chiari e Romeo Ruggeri, che si sono avvalsi degli operatori della ditta Rizzi Restauri di Cremona.

I primi mattoni erano caduti in gennaio, da allora la facciata è stata messa in sicurezza, lasciando il ponteggio da cui poi sono iniziati i lavori concordati con la Soprintendenza per il consolidamento della facciata in mattoni, rimasta incompiuta dal 1615. Si è iniziato con il consolidare i mattoni predisposti originariamente per la messa in opera della copertura mai realizzata, che si presentavano molto ammalorati. Si è poi risolto il problema dei fori pontai, divenuti comodo alloggio per i piccioni, prevedendone una parziale chiusura con mattoni posti obliquamente, in modo da poterne leggere l’arretramento senza impedire la nidificazione dei rondoni. I lavori di consolidamento hanno previsto la pulitura, microsabbiature a bassissima pressione e la sostituzione delle pietre danneggiate con altre idonee recuperate in zona. Particolare attenzione è stata posta nel rifacimento dei contorni dei portali, mentre ora si inizierà il consolidamento partendo dalla parte superiore della facciata ed in particolare dal contorno del finestrone superiore, anch’esso matericamente decoeso e mancante in più parti di porzioni in cotto. Da ultimo, in accordo con la Diocesi, si cercherà di vivacizzare la facciata in modo che la comunità possa rendersi conto del lavoro svolto, concludendo con la tinteggiatura della parete dell’oratorio.

Proprio in seguito all’incompiutezza della facciata esteriormente l’edificio si presenta oggi con struttura essenziale, con la facciata in laterizio antico, quasi di terra bruciata più che cotta; l’interno è invece caratterizzato da solenne dignità e armonia di proporzioni. Secondo il Voltini il progetto della chiesa è da attribuirsi al nome di Francesco Bigallo detto il Fontanella. 

 

Fabrizio Loffi


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commenti


michele de crecchio

14 ottobre 2022 14:29

La chiesa di Sant'Imerio è una delle pochissime antiche chiese parrocchiali di Cremona ad avere la facciata non rivolta ad ovest: fu infatti costruita dopo il Concilio di Trento che tolse l'obbligo di orientare le chiese in modo tale che i fedeli pregassero rivolti ad oriente (cioè verso Gerusalemme). A differenza delle altre storiche chiese parrocchiali non è dotata del tradizionale sagrato antistante la facciata. Fino ai primi decenni del secolo scorso, faceva, in una certa misura, le funzioni del sagrato un piccolo arretramento degli edifici posti sul lato opposto della via Aporti. A differenza della chiesa di S. Rita di via Trecchi, dove tale rispettoso e gradevole arretramento è tuttora presente, in questo caso il terreno relativo è stato da tempo privatizzato e, anche se non edificato, risulta chiuso con una apposita recinzione che mortifica alquanto il contesto ambientale.