Tempo del Creato: avere cura della “casa di tutti”. Circa 150 alunni han messo a dimora 100 piantine in vaso offerte dal Parco del Serio e poi momento di Preghiera ecumenica alla Casa di Camperia
Circa 150 alunni, accompagnati da alcuni insegnanti o dai genitori, hanno partecipato, sabato 1° ottobre scorso, all’iniziativa promossa dalle commissioni diocesane per la Pastorale sociale e del lavoro e quella per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso nell’ambito del “Tempo del creato 2022”.
All’azione di sensibilizzazione alla cura del Creato, la “casa di tutti”, prevista quest’anno – la messa a dimora di un centinaio di piantine in vaso, offerte dal Parco del Serio – hanno infatti aderito due classi della Primaria delle Ancelle della Carità della Fondazione Manziana e tre del plesso di Santa Maria della Croce dell’Istituto comprensivo Crema 1, cinque classi della Secondaria di primo grado delle Galmozzi e una delle Vailati, accompagnate da alcuni insegnanti e genitori.
A dare loro il benvenuto alla Casa di Camperia, in viale Santa Maria 12, oltre al presidente e al direttore del Parco, Basilio Monaci e Laura Comandulli, il presidente della commissione diocesana Angelo Marazzi, il quale ha spiegato il senso del piccolo gesto simbolico previsto: “piantare un albero è un segno di speranza, perché la piantina mette le radici e ogni anno cresce”. “È pensare al futuro”, ha sottolineato a sua volta il vescovo Daniele Gianotti, portando l’attenzione sulle gigantesche fronde presenti nell’area, una delle quali quasi centenaria.
Percorrendo il sentiero in costa al fiume è stato raggiunto il parco Chiappa a Santa Maria della Croce, dove un esperto botanico ha illustrato le caratteristiche dell’area golenale individuata per accogliere la piantumazione.
I ragazzi, coadiuvati da alcune Guardie ecologiche volontarie, si son messi con entusiasmo all’opera, avvalendosi della necessaria attrezzatura fornita dal Parco – pale e shelter, per la protezione delle piante giovani da gelo e animali, oltre a guanti a chi ne era sprovvisto – mettendo a dimora le 100 piantine nelle buche preparate in precedenza dagli addetti dell’ente.
Rientrati poi alla Casa di Camperia, circa la metà ha partecipato alla Preghiera ecumenica sul tema “Prese il pane e rese grazie” (Luca 22,19), preparata da padre Viorel Flestea, della Chiesa greco-cattolica rumena unita con Roma (presidente della commissione per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso). Il quale ha ricordato come il pane sia “frutto della terra, ma anche del lavoro e della collaborazione di tanti uomini e mestieri diversi: chi semina e miete, chi trasforma il grano in farina, chi l’impasta e cuoce...”; ma è anche “eucarestia”.
“Come il pane è fatto di tanti chicchi di grano, così nella Chiesa le diverse confessioni”, ha sottolineato introducendo la preghiera per la giornata del creata recitata a cinque voci dal vescovo Daniele, dal pastore Nicola Tedoldi della Chiesa metodista valdese di Cremona, e dai padri Mihail Iesianu della Chiesa Ortodossa Russa e il pastore Nicola Tedoldi della Chiesa metodista valdese di Cremona e Lucian Munteanu della Chiesa Ortodossa Romena. Il quale ha poi ripreso alcuni concetti nella sua riflessione sul tema del pane, seguita dalle preghiere per i poveri e i dimenticati, per l’attenzione all’ambiente e per la pace. Concludendo con la recita del Padre nostro.
All’azione ecologica è intervenuto anche il rappresentante della Comunità musulmana cremasca, Jahiri M’hamed, fermatosi ad assistere anche alla Preghiera ecumenica.
Al termine il Parco del Serio ha offerto un gustoso rinfresco.
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