11 ottobre 2022

Umberto Cabini e i suoi “Vortici” artistici: “La vita è un attimo da riempire di Bellezza. L’arte è patrimonio da valorizzare, magari privatizzando i musei”

Da sabato 15 a domenica 30 ottobre 2022, la Fondazione San Domenico di Crema, ospiterà la mostra “Vortex – Un vortice di emozioni”, di Umberto Cabini, una rappresentazione molto intima, particolare e artisticamente intrigante, caratterizzata da quadri e scatti fotografici dell’artista cremasco, frutto del periodo di pandemia. 

Imprenditore (l’Icas è un’azienda in costante crescita), esteta, mecenate, uomo impegnato, presidente della Fondazione ADI Design Museum – Compasso d’Oro, ex presidente della Fondazione San Domenico, del Rotary e della Associazione degli Industriali, beh ora conosciamo un lato nuovo, inedito di Umberto Cabini… 

"Questi miei lavori sono nati nel periodo della pandemia, dopo vent’anni che non dipingevo. Con il fatto di essere blindati in casa, per riempire le giornate e superare questo brutto periodo, ho riscoperto questa mia passione. Ho realizzato quadri, pittura astratta, con forme che ricordano un ciclone, che rappresentano il disagio di questo evento inaspettato. Perché il nome Vortice? Perché siamo entrati tutti in un loop, appunto un vortice, che ci ha travolto, che ci ha lasciato con paura e senza speranza. Ho realizzato anche parecchi scatti fotografici con i colori suggestivi della campagna, di momenti in cui non c’erano persone in giro. E poi ci sono fotografie, scorci metafisici, della città vuota, bloccata dalla paura. Ho voluto immortalare questo momento che mi auguro non si ripeta.

E adesso avremo l’opportunità di vedere i tuoi lavori esposti…

La mostra è arrivata per una casualità, non mi ritengo un artista, ma è arrivata, appunto per caso, quest’opportunità e, per così dire, l’ho colta.

Come stai vivendo questa ripartenza…

La vita è un attimo e dobbiamo dare il giusto equilibrio alle cose affinché ci riesca di vivere appieno il nostro tempo, la cosa più importante che abbiamo. Ero e sono abituato a afre mille cose, a viaggiare e il Covid mi, o meglio, ci ha costretti a fermarci. Ed è lì che ho colto l’importanza del tempo.

Sei da sempre un esteta, un convinto, appassionato assertore che arte e bellezza, oltre ad illuminare i nostri giorni, possano rappresentare per l’Italia, risorse importanti su cui puntare…

La cultura è ovunque nella nostra meravigliosa nazione e spesso manco ce ne accorgiamo. L’altro giorno a Milano, un gruppo di turisti stranieri ha attirato la mia attenzione mentre erano intendi a fotografare il Duomo. E, beh, riguardando la cattedrale milanese mi sono stupito di quanto sia bella e di come, la sua meraviglia incanti sempre di più e in modo diverso tutte le volte che ci fermiamo un attimo ad ammirarla. Sì… davvero l’arte è una risorsa e andrebbe valorizzata al meglio, magari privatizzando quei musei, ovviamente regolarizzando il tutto, che oggi il settore pubblico non riesce a valorizzare al meglio…

Da cremasco innamorato della tua città sei soddisfatto che il territorio, a Roma, con l’elezione al Senato del tuo collega Renato Ancorotti possa essere rappresentato per i prossimi cinque anni in modo diretto?

Sì e sono fiducioso sul fatto che, la visione imprenditoriale di Ancorotti, lo possa aiutare a fare il meglio per il Cremasco. Ha già fatto tanto per Crema recuperando l’area industriale dell’ex Olivetti per inserirci la sua realtà produttiva attiva nella cosmesi. E tale recupero, invece di costruire da altre parti, cementificando aree verdi, di per sé e tanta roba. 

 

Stefano Mauri


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