Un cartello. "Rinasce la casa del più grande liutaio di tutti i tempi". Partono i lavori alla casa di Stradivari in corso Garibaldi 57

"Fondazione Casa Stradivari. Rinasce la casa del più grande liutaio di tutti i tempi. Un centro internazionale di cultura, strumenti ed arte per Cremona". Questo il cartellone apparso ieri nella vetrina dell'ex tèperdue in corso Garibaldi 57, preludio all'intervento di restauro e rilancio dell'immobile in cui già dalla prossima settimana si dovrebbe aprire il cantiere. Era il 4 febbraio quando la Fondazione ha presentato al mondo l'acquisizione e il rilancio della casa del grande liutaio (leggi l'articolo). Adesso qualche mese di lavoro poi il prossimo autunno potrebbe già esserci l'inaugurazione magari in concomitanza con la prossima edizione dello StradivariFestival. La Fondaizone ha tre soci fondatori: Antonio Gambardella, Fabrizio von Arx e Stefania Soldi. Quest'ultima è la nipote dell'ex proprietario dell'immobile mentre tra gli addetti ai lavori Fabrizio von Arx non ha certo bisogno di presentazione: violinista conosciuto in tutta Europa, ha suonato diverse volte anche al Museo del Violino. Possiede anche lui uno Stradivari, il "Madrileno 1720" che riportò qui a Cremona nel 2020 proprio in occasione del trecentesimo del suo strumento. La casa dunque tornerà a vivere: saranno esposti strumenti al pianoterra, si terranno corsi di musica, ci sarà una biblioteca e tanto altro. La casa ha un pianoterra, un interrato, un primo e un secondo piano oltre all'altana su cui si facevano asciugare gli strumenti. In passato ci sono state polemiche roventi perchè pare che la vera casa nuziale di Stradivari fosse in realtà, sulla base di documenti dell'Archivio di Stato, quella appena prima. Una polemica che a questo punto non vale certo la pena rivangare perchè per tutti coloro che arrivano a Cremona la casa nuziale del liutaio (dove Stradivari visse dal 1667 al 1680) è solo quella con davanti la statua del maestro sulla panchina.