24 maggio 2022

Vendita Lgh ad A2A, Degli Angeli: "I sindaci si mettano al lavoro per evitare che la Guardia di Finanza torni a bussare alle loro porte"

"I servizi pubblici tornino sotto il controllo dei cittadini". Tradotto per il territorio cremonese, attenzione all'operazione di vendita di Linea Group ad A2A. Il monito è dei consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle, che annunciano una serie di iniziative, ad ogni livello istituzionale, per riportare i servizi pubblici sotto il controllo dei cittadini. A dare slancio alla battaglia del Movimento Cinque Stelle, la recente sentenza della Corte di Giustizia Europea, i cui effetti riscrivono il sistema di affidamento delle multyutility.

Il punto è stato fatto questa mattina durante una conferenza stampa dei pentastellati a Milano. Per Marco Fumagalli: «Sostanzialmente la sentenza dice che se una società pubblica ha ottenuto un servizio, nel momento in cui diventa privata, perdendo il controllo pubblico l’affidamento in house non è più valido e l’intero servizio deve essere rimesso a gara. Anche in Lombardia sono molteplici le situazioni che rientrano in questa casistica. A cominciare dal caso della cessione di AeB ad A2A, già oggetto di sentenza da parte del Consiglio di Stato. Di fronte a quanto sentenziato dalla Corte di Giustizia Europea la politica deve prendere atto della portata e delle implicazioni e aprire immediatamente un dibattito su come intervenire nel merito. Il Movimento Cinque Stelle procederà con una serie di atti ispettivi e progetti di legge sia a livello europeo, sia parlamentare che a livello regionale e comunale. Dopodiché se la politica vorrà continuare a mettere la testa sotto la sabbia, siamo pronti ad avviare una serie di azioni giuridiche e contenziosi tali per cui chiunque potrà contestare l’attività di una società di servizi, che per effetto di questa sentenza potrebbe trovare ad operare fuori dalla legalità».

Aggiunge il consigliere Dino Alberti: «D’ora in avanti sarà impossibile ignorare questa sentenza. A Brescia oggi c’è la questione del servizio idrico integrato, attualmente gestito da società pubbliche, per le quali era però stata prevista la possibilità di avere soci privati. Questa sentenza pone definitivamente il veto all’eventuale ingresso di un socio privato. La politica non è riuscita a sancire il concetto dell’acqua pubblica, ora a farlo è arrivata la Corte di Giustizia Europea».

Commentas il consigliere regionale cremasco Marco Degli Angeli: «Bisogna focalizzarsi sull’effetto a cascata che questa sentenza avrà su tutti gli enti locali che hanno ceduto servizi di pubbliche utilità come acqua, energie, trasporto pubblico e gestione rifiuti. Quanto scritto dalla Corte di Giustizia europea va a toccare la quotidianità di tutti, per questo è fondamentale arrivare a tutti gli Enti locali e a tutti i cittadini. Ci aspettiamo che i sindaci dei Comuni coinvolti si mettano immediatamente al lavoro, per evitare che la Guardia di Finanza torni a bussare alle loro porte, come avvenuto ad esempio a Crema, Cremona e Lodi. Noi non vogliamo che altri comuni vengano travolti e per evitare questo occorre capire immediatamente, ad ogni livello, come affrontare il tema. Non vorrei che si arrivasse ad una infrazione europea».

Infine, Simone Verni, ad avviso del quale: «Questa sentenza, oltre ad essere la conferma che siamo sempre stati dalla parte della ragione, sarà una bomba per il mercato dei servizi in tutta Europa. Il Movimento Cinque Stelle non ha intenzione di fermarsi. I nostri consigliere comunali, i nostri parlamentari e i nostri eurodeputati lavoreranno a tutti i livelli per portare avanti quella che da sempre è una battaglia del Movimento Cinque Stelle: i servizi pubblici devono restare sotto il controllo dei cittadini. Siamo l’unica forza politica a condividere la preoccupazione dei cittadini, che non vogliono veder svenduta la gestione dei propri servizi pubblici».

Nella foto in alto, la conferenza stampa di questa mattina con i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle.


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