Viaggi, miraggi, paraggi: Giancarlo Fantini espone da sabato a Palazzo Duemiglia
Nuovo, interessante appuntamento culturale a Cremona negli spazi di Palazzo Duemiglia. Da sabato (inaugurazione ore 18, ingesso libero) al 28 aprile nelle sale di Largo Madre Agata Carelli 4 espone il novarese Giancarlo Fantini. Dopo l’introduzione del presidente del Centro Pinoni, Giorgio Denti, che promuove l’esposizione con il patrocinio e la collaborazione dell’amministrazione comunale, seguirà un preludio musicale con “I Sonantes” che eseguiranno brani desunti dal repertorio popolare italiano. Nato ad Arona, dove vive, Fantini ama definirsi “professore di piante”. Ha insegnato per una quarantina d’anni all’Istituto Agrario di Crodo. Attratto dall’arte fin da bambino, inizia a esporre con continuità dagli anni Novanta, presentando i propri lavori in numerose ed importanti sedi sia in Italia che in Europa conseguendo significativi apprezzamenti da parte della critica e del pubblico. Sue opere sono esposte in permanenza in Italia e all’estero. Nel 2003 ha fondato l’associazione ArteAdAronA, di cui è infaticabile presidente, tanto che è riuscito a far restaurare l’ex cinema Moderno trasformandolo nello Spazio Moderno, una sala espositiva che accoglie iniziative di alto profilo. Per eseguire i suoi lavori, oltre a tele e pigmenti, impiega materiali eterogenei d’origine naturale, fra cui sabbia, terra e segatura, che conferiscono all’insieme un caratteristico spessore materico, oltre a essere dense di chiari rimandi simbolici. «La trentina di pezzi esposti all’ombra del Torrazzo - spiega il curatore, Simone Fappanni - sono la dimostrazione eloquente dell’amore di Fantini verso la natura che dipinge con passione secondo i tempi e i ritmi delle stagioni, osservando la natura a diverse ore del giorno, come bene hanno insegnato i maestri dell’impressionismo, per cogliere sfumature e luci uniche, irripetibili, di grande suggestione emotiva ed emozionale. Ecco allora che le tinte vibrano dolcemente davanti all’osservatore in un’atmosfera silente che si fa pura contemplazione estatica e raccoglimento». La rassegna è visitabile gratuitamente da lunedì a sabato dalle ore 14,30 alle 17,00.
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