Che fine ha fatto CremAscolta?
Che fine ha fatto CremAscolta? Il noto blog cremasco, dopo un decennio di onorato servizio, ha chiuso i battenti? E dire che, per un paio di lustri, questo blog era riuscito a mettere in circolo un bel po’ di opinioni, confronti e discussioni. Oggi il blog CremAscolta non è più attivo. “Il sito non è più operativo. Per informazioni contattare info@cremascolta.it”: da qualche mese questa è la dicitura che si presenta a chi tenta di collegarsi al sito www.cremascolta.it, dove in precedenza era possibile accedere al blog. In realtà, anche prima che il blog non fosse più accessibile, per più di un anno era stata evidente la progressiva mancanza di aggiornamento dei vari post e commenti da parte dei visitatori del sito. Probabilmente anche il numero di questi visitatori era andato progressivamente scemando. L’esperienza del blog CremAscolta si è quindi conclusa del tutto?
Al momento esiste ancora una presenza di CremAscolta su Facebook. Si tratta di contenuti che vanno dal novembre 2017 al maggio 2022. CremAscolta però non è stato soltanto un blog. Questa denominazione si riferisce, più in generale, a una realtà associativa che ancora nel 2023 è apparsa nelle cronache cittadine. Ha partecipato infatti, con altri soggetti locali, alla Scuola di Educazione alla Politica, che nella sua prima edizione dell’anno scorso ha avuto per titolo “Europa 2.0 – Corso Costruttori di Pace”. Questa iniziativa è un’evoluzione della precedente Scuola di Economia organizzata da CremAscolta in cinque edizioni a partire dal 2017. Non è detto quindi che la fine del blog CremAscolta significhi anche la fine delle altre attività di questa associazione, se non dell’associazione stessa.
L’interesse per la storia del blog CremAscolta può derivare soprattutto dal fatto che per un decennio è stato il blog cremasco più rilevante per quantità di notizie e argomenti, per continuità di interventi e commenti, per varietà di opinioni e partecipazioni. Difficile dire se ciò sia avvenuto per i propri meriti oppure anche, in qualche misura, per una endemica scarsità e labilità di altre presenze simili, a livello cittadino, in questo campo dell’interattività mediatica generata direttamente dagli utenti. In ogni caso, si è trattato di un’esperienza molto significativa nel contesto dei social media cremaschi. La sua tipicità di cosiddetto forum blog, rispetto ad altri soggetti anche molto validi presenti nell’ambiente online locale, è stata evidente. Una cosa è partecipare a uno dei soliti diary blog, esistenti anche in ambito cremasco, basati in genere su un solo soggetto conduttore oppure svolti su basi tematiche, un’altra è intervenire, anche con testi di una certa valenza, su un vero e proprio social blog come è stato CremAscolta. Una cosa è pubblicare periodicamente degli articoli online a cui, ogni tanto, solo in qualche caso, danno riscontro due o tre lettori con dei brevi commenti. È la logica del giornale online, diffusa anche a Crema. Altra cosa è interagire in tempo reale in una community virtuale, nella quale la pubblicazione di post e commenti consente una interattività circolare immediata, come succedeva invece su CremAscolta.
In questa sede non si intende recitare il de profundis di CremAscolta per accompagnarne formalmente il trapasso. Si vuole solo fare un primo tentativo per raccontare la sua vicenda, per testimoniare il suo significato e la sua specificità, in un contesto cremasco carente di soluzioni interattive online di questo genere. Per dieci anni, chiunque fosse interessato ha avuto la possibilità di accedere con facilità a questo blog, per pubblicare un proprio post ad argomento libero, con successivi confronti di opinioni, discussioni e approfondimenti con gli altri visitatori del sito, riguardo ai post propri o altrui, spesso con decine di commenti tra loro articolati e collegati, superando a volte il centinaio di commenti per singolo post. Ovviamente, a CremAscolta non sono mancati difetti, eccessi e carenze, su cui del resto è sempre facile esprimere censure, lamentele e biasimi. Anche il fatto di essere un blog volutamente “aperto”, di quelli che utilizzano soluzioni mediatiche poco restrittive negli accessi, ha posto CremAscolta in una situazione differente da quella delle redazioni tradizionali e delle realtà organizzative più strutturate. Il blog non era una testata giornalistica e non era gestito da giornalisti professionisti. E non era un company blog, retto da logiche e meccanismi operativi aziendali procedurizzati. Non essendoci di mezzo interessi e tornaconti, non dovendo attenersi a troppe prescrizioni e interdizioni, potendo evitare eccessivi condizionamenti e limitazioni, il blog CremAscolta ha avuto i vantaggi e gli svantaggi del tipico luogo di incontro e di confronto nel quale la logica della libertà di espressione prevale sulla logica del controllo sulle interazioni comunicative. Nel bene e nel male che tale impostazione molto “libera” ha comportato, questa è stata comunque la scelta costante di CremAscolta.
Dal testo “Un laboratorio per la città”, edito nel gennaio 2015 da CremAscolta, con sponsor unico Popolare Crema per il Territorio, possiamo rilevare alcune informazioni sulla nascita di questo blog. Il volume raccoglie una selezione mirata dei post pubblicati nel biennio 2013-2014 e ha per sottotitolo “Due anni di idee, provocazioni e proposte dal blog di Crema”. Quello che è lo slogan istituzionale del blog è “dalla protesta, la proposta”. Uno dei principali intendimenti dei suoi fondatori è di “fare politica”. La pubblicazione ha il patrocinio del Comune di Crema. Ed è dalle nove pagine d’apertura (pp. 11-19), dopo l’indice, che possiamo rilevare alcune notizie sulla genesi del blog, forniteci da tre dei suoi quattro principali protagonisti. L’allora presidente Rita Remagnino fa risalire a un messaggio mail, da lei ricevuto il 14 novembre 2012, il proprio coinvolgimento. Di questo messaggio mail era stato autore Piero Carelli, che risulterebbe quindi l’iniziale ispiratore e promotore dell’iniziativa. Segue un “primo appuntamento settimanale presso il Centro Galmozzi, che si era reso disponibile ad ospitarci provvisoriamente, a cui ne seguì un secondo, poi un terzo, e così via”. I primi risultati sono “incoraggianti”, dice Remagnino, “con un aumento non spropositato ma costante dei contatti”. “Incoraggiati dai buoni risultati decidemmo così di costituirci in associazione culturale, registrammo lo statuto, c’iscrivemmo nel registro delle Onlus culturali della Regione Lombardia ed io fui chiamata a ricoprire la carica di presidente”. “Una posizione che quest’anno (si era nel 2015, NdA) mi consentirà di tenere a battesimo la ‘mia creatura’, il progetto che forse più di ogni altro ho spinto e caldeggiato: CremAscolta@eBook, la linea editoriale on-line che darà voce a quell’intellettualità anonima – cremasca e non – spesso e volentieri dotata di talento e ottima cultura, che a fatica riesce a mostrarsi, offrendole la possibilità di canali alternativi di comunicazione per diffondere opere, idee e pensieri”.
Segue la “Nota del capo-redattore”, che è Francesco Torrisi. “Ho aderito da subito alla proposta di Piero (uscivamo da un … ‘precedente’, per certi versi, almeno nella sua ‘genesi’, assai simile: ‘Non Solo A Crema’), – dice Torrisi – ci conosciamo (e stimiamo) da molto, abbiamo la stessa età e questo può voler dire tantissimo rispetto al ‘bagaglio di attrezzi’ necessari per affrontare assieme il problema di … ‘mettere a punto la nuova macchina’ ”. Viene poi citato il contributo di Davide Severgnini per la parte tecnica e per le soluzioni informatiche. Si fa cenno a qualche “perdita” avvenuta nei primi due anni di vita del blog, come quella delle Mostre online, che in effetti nascono e muoiono sul blog in breve tempo. Soprattutto, si indica chiaramente come CremAscolta sia una “creatura” che si evolve “secondo la sua natura”, in base ai contributi dei suoi blogger, cioè attraverso i loro post e i loro commenti. “A mano a mano che la ‘creatura’ cresceva, abbiamo lasciato che crescesse in autonomia”. Il blog CremAscolta viene quindi definito “un bel gruppo di amici virtuosi e … virtuali”.
Adriano Tango, che succederà poi nella carica di presidente a Rita Remagnino, fa seguito con il testo “Dall’idea allo strumento comunicativo”. Descrive la prima riunione, nella quale “al tavolo ci sedemmo in sette o otto”. Poi “il gruppo si snellisce ma si compatta”. La proposta sul logo, dice Tango, viene da Davide Severgnini: “un megafono ruotato a 45° verso il basso evidenzia la mission: prestare ascolto per dar voce”. Il nome “alla fine vincente” viene “suggerito da Patrizia de Capua: CremAscolta”. Da lì in avanti, “le riunioni continuano, tutti i giovedì alle sedici”. Vengono poi descritti i primi periodi di vita dell’associazione e del blog, i contenuti culturali, le rubriche, i corsi, le iniziative editoriali e via dicendo. In questo modo si dà “corpo a un’Identità cittadina permettendo quasi per la prima volta agli abitanti di guardarla riflessa in uno specchio”. “È stato un bell’impegno mettere tutti d’accordo su uno statuto steso professionalmente, attento ai risvolti legali e aderente a spirito e finalità dello strumento comunicativo”. “E siamo stati anche nei tempi: approvazione assembleare nella seduta del 29.03.2014, iscrizione dell’associazione culturale al Registro Regionale del Volontariato del 17.06.2014”. “Un anno quasi esatto dal numero uno, per usare un gergo mutuato dal cartaceo”. Il blog viene definito come “quasi un sistema biologico”. “Chi ci seguirà nel processo di arricchimento che già intravediamo potrà partecipare all’avventura in prima persona. Ne condividerà la soddisfazione”.
Il processo formativo del blog si sviluppa quindi, da quanto pare di comprendere, prima in termini fattuali e operativi, iniziando con le effettive attività di pubblicazione dei contenuti e con le necessarie soluzioni informatiche, e soltanto dopo con gli adempimenti di natura giuridica e organizzativa. Un approccio quindi abbastanza movimentista e basato su spontaneità, creatività, libertà di iniziativa. Successivamente, dopo le opportune definizioni e sistemazioni interne e dopo gli aggiustamenti, le calibrature e le correzioni dei primi tempi, il blog si avvia al sistema di gestione che dura poi negli anni successivi. Durante un’assemblea di CremAscolta, “aperta a tutti i blogger leggenti e scriventi”, svoltasi il 18 aprile 2018, ho potuto visionare un elenco dei soci fondatori e una copia dello statuto. Se quell’elenco era corretto, i fondatori iniziali sarebbero, oltre ai già citati Piero Carelli, Francesco Torrisi, Adriano Tango e Rita Remagnino, anche Simone Bandirali, Antonio Bonelli (venuto a mancare nel 2018), Giuseppe Firetto, Luca Lunardi e Mariangela Torrisi. Lo statuto indica all’art. 2 gli obiettivi associativi: “offrire uno spazio informatico in cui la comunità del territorio cremasco possa confrontarsi su problemi collettivi, al di fuori delle linee dei partiti politici e istituzioni”; “stimolare la creatività artistica, narrativa, letteraria, dando spazio e mezzi per la propria autopromozione, alle potenzialità sommerse locali”; “attivare mezzi di comunicazione informatici, con particolare riguardo all’editoria digitale e alla sua promozione on-line”.
Come funzionava CremAscolta? C’era innanzitutto il cosiddetto testo “editoriale”, un articolo in genere opera di uno dei fondatori e responsabili effettivi del blog (Piero Carelli, Francesco Torrisi, Adriano Tango, Rita Remagnino), ai quali progressivamente si aggiungono alcuni altri autori, che entrano in questo spazio posto in primo piano per visibilità e rilevanza. Ogni testo “editoriale” viene mantenuto in evidenza sul blog per un certo periodo di tempo e i commenti sono, a suo riguardo, molto variabili. Ci sono editoriali di notevole successo, che provocano parecchi commenti da parte dei blogger, come altri che fanno proprio cilecca. La parte principale del blog è però costituita dai post pubblicati in quell’altro spazio comune che rappresenta una vera e propria “piazza” mediatica, una “agorà” di incontro, scambio e conoscenza reciproca. Di questi post sono in qualche misura ancora autori i predetti responsabili del blog, che in questo modo sostengono con una certa continuità l’interesse e gli interventi dei visitatori. Però la maggior parte dei post pubblicati in questo spazio comune viene inviata dai soggetti esterni, dai blogger interessati a pubblicare un proprio contributo personale, in modo del tutto libero nella sostanza e nella forma. Questi post spaziano dai temi internazionali a quelli locali, vanno dall’alta speculazione filosofica alla bassa polemica spicciola, toccano gli argomenti più diversi nell’ambito dello scibile umano e, in determinati periodi temporali, sono quelli che provocano i maggiori ancoraggi di commenti, discussioni, dibattiti, confronti e anche scontri di natura dialettica. È in questa maniera che il blog si accende (e spesso si infiamma), mostrando la sua natura di luogo mediatico in cui discutere di temi civili, sociali, etici, economici e politici.
Tra questi post ce ne sono anche alcuni di genere soprattutto informativo, che mettono a conoscenza di un evento, un incontro, una pubblicazione, una mostra. Ci sono infatti blogger che appartengono a determinate realtà associative, culturali, di volontariato oppure che fanno da tramite con altri soggetti esterni per segnalare iniziative, istanze, proposte. Come tali, questi post non danno adito in genere a particolari riscontri e commenti, fungendo comunque da utile veicolo di diffusione mediatica e arricchendo ulteriormente di notizie, spunti e stimoli il terreno di incontro esistente su CremAscolta. Tutto questo, nel complesso, contribuisce a offrire ai visitatori del blog una geografia variabile nei contenuti esposti e, soprattutto, una dinamica argomentativa in costante evoluzione per quanto riguarda i commenti ai post. Ci sono ovviamente periodi di maggiore oppure di minore qualità dei testi pubblicati. Ed è evidente come il livello qualitativo del blog nel suo insieme, in un periodo temporale oppure in un altro, dipenda soprattutto dal livello qualitativo dei post e dei commenti redatti dai diversi blogger.
Mentre per pubblicare un post si invia il testo alla redazione e si deve attendere la relativa autorizzazione, che in genere arriva in tempi molto brevi, per pubblicare un commento a questo o a quel post basta inviare il proprio testo e il commento è subito pubblicato. L’eventuale censura redazionale può avvenire solo a posteriori, per cui un commento da censurare può restare, sia pure per un tempo brevissimo, comunque pubblicato. Queste censure, che hanno portato alla rimozione del commento da parte della redazione, hanno costituito dei casi rarissimi in tutta la decennale esistenza di CremAscolta. Solo pochi commenti veramente offensivi, maleducati e cialtroni sono stati rimossi. La scelta generale è stata quindi quella della massima partecipazione possibile da parte dei blogger ai contenuti e ai temi presenti su CremAscolta, senza restrizioni preventive e con molta tolleranza sui commenti. Spesso la libertà di espressione ha portato a una animosità argomentativa e a una pugnacità dialettica notevoli. Va detto però che, nella maggior parte dei casi, anche le situazioni di maggiore conflittualità sul blog si sono ricomposte e pacificate in un breve arco temporale, almeno fino a un certo periodo.
La scelta di consentire l’immediata pubblicazione del commento senza una preventiva verifica redazionale è più che comprensibile alla luce della visione generale di CremAscolta. Questa scelta però, sia pure in casi molto rari, ha lasciato mano libera anche a chi non sempre ha saputo o voluto esprimere nei propri commenti quel senso della misura, quel rispetto del prossimo e quello stile di relazione che invece dovrebbero contraddistinguere i partecipanti alla vita di un blog frequentato da persone civili. Come sempre, le scelte di libertà sono, rispetto alle scelte di maggior controllo, più rischiose quando, al gran numero delle persone educate e perbene, si aggiungono soggetti che, in buona o in mala fede, approfittano di questa impostazione. È lo scotto che si paga in questi casi. Però va detto che i blogger di CremAscolta sapevano molto bene, interagendo su un blog basato su una libertà comunicativa così elevata, di correre il rischio di confronti diversi da quelli di un chiostro di educande. Se qualche comportamento da “troll” si è verificato, magari a volte sotto la comoda maschera di uno pseudonimo, non sono mancate sul blog neppure le “Ombrette sdegnose” di pelle delicata.
Riguardo al tema degli pseudonimi su CremAscolta e della loro gestione (o voluta non gestione), si ritiene in questa sede di limitarsi alla breve osservazione che segue, tra le tante che si potrebbero esporre con il senno di poi. Può essere comprensibile il fatto di evitare il controllo preventivo sui commenti postati, un’attività non solo contraria allo spirito di CremAscolta ma anche molto gravosa in termini redazionali. Può anche essere comprensibile che si consenta a certi blogger di comparire sul blog sotto pseudonimo. Tra l’altro, su CremAscolta determinati pseudonimi erano usati da blogger di cui si conosceva benissimo l’identità, visto che con gli stessi nom de plume avevano addirittura pubblicato alcuni libri. Forse però, almeno a livello redazionale e magari in modo riservato al solo capo redattore, sarebbe stato opportuno, sempre con il senno di poi, subordinare la pubblicazione di post e commenti a un rigoroso accertamento iniziale della reale identità degli autori intenzionati a mantenere uno pseudonimo riguardo ai loro testi. Da una esplicita corrispondenza in tal senso del maggio 2020, è invece emerso che si era scelto di evitare anche questo accertamento in via riservata.
A un certo punto, passati alcuni anni dai suoi inizi, il blog CremAscolta diventa una realtà ben nota a Crema e nel territorio circostante, sufficientemente organizzata (anche se un certo approccio “goliardico” resterà sempre, spesso anche simpaticamente, un suo tratto distintivo) e dotata, per dirla nel linguaggio del marketing, di una buona “redemption” in termini di contatti, visite, “visitatori unici” (per usare il termine dei moduli statistici dei siti web), durata di consultazione e così via. Questo almeno affermano, a più riprese, i responsabili di CremAscolta, limitandosi però a sottolineare il successo mediatico del blog senza fornire dati statistici precisi in proposito. Anche la provenienza dei contatti e delle visite parrebbe indicare, sempre a detta dei gestori del sito, un interesse verso il blog non limitato al solo contesto cremasco ma esteso ad altri territori. Questa soddisfazione per il successo del blog appare più che giustificata, almeno fino a pochi anni fa. In Crema, nei vari ambienti culturali nei quali avveniva di partecipare a iniziative, incontri e presentazioni, succedeva in effetti di trovarsi a interloquire con persone che conoscevano bene CremAscolta ed erano aggiornate sui suoi contenuti. Però non vengono più effettuate raccolte dei post pubblicati sul sito, con selezioni mirate e inserite in un volume, come si era fatto con il testo edito nel gennaio 2015, che rimane quindi l’unico del genere.
Un’attività molto utile da parte della redazione è stata quella della Newsletter periodica. L’invio di questa costante informativa a tutti gli interessati ha consentito di ricevere nella propria casella mail un utile sunto riguardante i vari post pubblicati e i principali sviluppi dei commenti giunti sul blog. Non sempre infatti viene in mente di andare a vedere le novità pubblicate su un determinato sito web. In questo modo, era possibile sapere quando un certo autore oppure un altro avevano postato dei loro testi, con brevi cenni sui relativi titoli, contenuti e riscontri. È infatti normale che, come visitatore di un sito, si possa considerare un certo autore come imperdibile e un altro come causa di sbadiglio, con nel mezzo i vari contributi di medio interesse. La Newsletter conteneva anche, più in generale, gli aggiornamenti sui principali avvenimenti riferiti all’associazione CremAscolta, come i concorsi letterari e gli altri eventi editoriali, le mostre virtuali, i corsi della Scuola di Economia (di queste attività si dirà poco appresso) e tutte le altre numerose iniziative messe in campo da CremAscolta. Per diverso tempo la Newsletter ha avuto cadenza settimanale. Poi, dalla fine del 2017, l’invio è stato bimensile. Tranne che negli ultimi periodi di vita del blog, la Newsletter è stata redatta e inviata con regolarità.
Dire chi siano stati i principali blogger attivi su CremAscolta, in aggiunta ai responsabili del blog, espone ad alcuni rischi. Il primo rischio è quello di dimenticarsi qualcuno di importante, una dimenticanza facilitata dal fatto che l’ormai stabile disconnessione del sito impedisce un opportuno “ripasso” in tal senso. Il secondo rischio è quello collegato a una partecipazione attiva di diversi blogger solo per determinati periodi temporali, chi nelle fasi iniziali, chi nell’ultima parte dell’esistenza del blog, chi nel corso degli anni centrali di tale esistenza. Dovendo andare a memoria, in questo via vai di presenze, è facile dimenticare qualcuno (in un suo post, Adriano Tango aveva parlato dei “desaparecidos di CremAscolta”). Il terzo rischio è quello di una percezione mnemonica del tutto soggettiva e quindi opinabile, da parte dello scrivente, in merito ai vari soggetti, contributi e comportamenti che possono aver dato maggior valore e significato all’esperienza decennale di CremAscolta, rimanendo così maggiormente impressi nei meccanismi memoriali. Nella piena consapevolezza di tutti questi limiti, ecco comunque un tentativo in tal senso. I nomi sono indicati in ordine sparso, senza alcuna pretesa di priorità, così come mi vengono in mente. Sono i nomi di Livio Cadè, Roberto Provana, Ivano Macalli, Secondo Giacobbi, Guido Antonioli, Walter Venchiarutti, Giacomo Cangini, Bruno Cordani, Giorgio Cinciripini, Marino Pasini, Anna Zanibelli, Pietro Carra, Luca Lunardi, Giovanni Zacchetti, Paolo Emilio Solzi, Giordano Formenti, Bernardo Zanini, Silvia Merico, Mattia Bressanelli, Giorgio Cardile, Aldo Scotti, Romano Bolzoni. Ce ne saranno forse altrettanti che ho omesso per mera dimenticanza e mi scuso sin d’ora con loro. Aggiungo che anch’io ho collaborato, con alcuni post e commenti, all’esperienza di Cremascolta, a partire dal luglio 2014 e fino a qualche tempo prima della sua fine. Però sono stato un blogger piuttosto accidioso, con una partecipazione abbastanza discontinua.
Come si è detto all’inizio di questo articolo, esiste chiaramente una distinzione tra il blog CremAscolta in quanto tale e la Associazione CremAscolta, come indicata nel già citato statuto. Questa è “una libera Associazione di fatto, apartitica, con durata illimitata nel tempo e senza scopo di lucro, regolata, a norma del Libro Primo, Titolo II, Cap. III, art. 36 e segg. del codice civile”, come dice l’art. 1 dello statuto. Il successivo art. 3 chiarisce che l’associazione intende servirsi del “Blog www.cremascolta.it, mezzo di comunicazione informatica on-line, allo stato già operante” e anche di una “Attività promozionale letteraria tramite il blog www.cremascolta.it e con altri idonei mezzi informatici”. Una delle attività di questa associazione è stata infatti quella della realizzazione e promozione di e-book scritti da diversi autori. In una delle pagine Facebook di CremAscolta vengono citati, nell’ordine che segue, gli e-book di Secondo Giacobbi, Pietro Carra, Livio Cadè, Renata Boselli, Tiziano Guerini, Alvaro Stella, Adriano Tango, Rita Rame (pseudonimo di Rita Remagnino), Antonio Bonelli, Giovanni Righini, Marialisa Leone, Piero Carelli, Lorenzo Miti, Matteo Patrini e del Gruppo Antropologico Cremasco. Anche qui, sono gradite le eventuali integrazioni a titolo di aggiornamento.
L’importanza di questi progetti editoriali si rileva anche dall’art. 8 dello statuto, che prevede non solo i consueti organi sociali di queste associazioni ex art. 36 del codice civile, come l’assemblea dei soci, il consiglio direttivo, il presidente e il vice presidente, ma anche un “Esecutivo della Proposta Editoriale CremAscolta@eBook”. Vista l’importanza del blog, anche le attività redazionali specificamente riferite al blog hanno un loro riconoscimento statutario, in quanto tra gli organi sociali previsti dall’art. 8 c’è anche la “Redazione del blog CremAscolta”. Le iniziative di CremAscolta in ambito letterario sono diverse. Alcune delle più rilevanti si riferiscono ai concorsi letterari. Tra questi, ne vanno ricordati almeno un paio. Nel 2016 si svolge la prima edizione del premio letterario “Immagini dal futuro”, riguardante i “racconti brevi dei giovani scrittori”. Il 4 novembre, nella sala dei ricevimenti del palazzo municipale di Crema, si tiene la cerimonia di premiazione dei vincitori. Nel 2019 si svolge la prima edizione del premio letterario “Città di Crema – Luoghi Narrativi”. Il concorso è abbastanza a tema libero, con la sola indicazione del “viaggio come esperienza”. I vincitori sono premiati nel corso di una cerimonia svoltasi sempre nella sala ricevimenti municipale il 22 giugno. La casa editrice che pubblica il testo del primo classificato è la “Sefer” di Milano. Una seconda edizione del concorso letterario viene tentata anche per l’anno successivo, il 2020, ma incontra le difficoltà dovute al Covid.
Si è già fatto cenno alle cosiddette Mostre online, realizzate soprattutto nei primi periodi di CremAscolta. Comunque, viene poi creato nel corso del tempo uno spazio apposito in calce al blog, nel quale trovano collocazione i link ad alcune mostre virtuali, definite E-Exhibition. Sono quelle di Angelo Noce, Gilberto Macchi, Marialisa Leone, Vittoria Parrinello, Ivano Macalli, Daniela Gorla e Antonella Rossi. Da un certo momento in avanti, il blog viene anche arricchito da una serie di podcast contenenti file audio/video di vario argomento. Il podcasting di CremAscolta consentiva di pubblicare in rete e di scaricare diversi contenuti, come le relazioni svolte nei corsi della Scuola di Economia (di cui si dirà poco oltre), le interviste a rappresentanti della politica e della cultura locale e altre registrazioni riguardanti le attività associative. Le modalità di accesso tramite appositi link e la funzione di download in altri ambienti e su altri supporti erano molto agevoli per gli utenti interessati.
Tra le varie attività dell’associazione CremAscolta, si è già citata la partecipazione nel 2023 alla Scuola di Educazione alla Politica, che ha avuto per titolo “Europa 2.0 – Corso Costruttori di Pace”. Gli altri soggetti locali coinvolti sono stati il Centro Galmozzi, le ACLI, Banca Etica, MCL e la Pastorale Sociale del Lavoro. Si tratta di un’iniziativa che è derivata dalla precedente Scuola di Economia di CremAscolta. In realtà, nel 2022 la definizione era stata Scuola di Formazione Politica ed Economica, mentre la dizione Scuola di Economia si riferisce alle edizioni precedenti. È interessante notare il progressivo slittamento dalle modalità definitorie economiche a quelle politiche. Del resto, come si è già detto, CremAscolta nasce esplicitamente per “fare politica”. Nelle parole dei suoi fondatori, è “un laboratorio politico”, che si pone come obiettivo, tra gli altri, quello di “risolvere alcuni problemi della comunità”. Ma in che cosa consisteva questa Scuola di Economia?
Le varie edizioni della Scuola di Economia di CremAscolta hanno rappresentato qualcosa di molto importante per questa associazione e hanno avuto un buon successo in città, sia di pubblico che di riscontri critici, con un effetto di richiamo notevole anche sul territorio circostante. Ogni edizione, a partire dalla prima nel 2017, si era articolata in un ciclo di numerosi incontri aperti al pubblico, con relazioni svolte in genere da soggetti di alto profilo culturale e professionale. I relatori, almeno molti se non proprio tutti, sono stati infatti personaggi di spicco a livello nazionale, a partire da Carlo Cottarelli e Domenico De Masi, e i temi trattati hanno quasi sempre riscosso un forte interesse nei partecipanti a queste iniziative. Solo all’inizio del Covid si era dovuto interrompere, nel febbraio 2020, il corso già in essere, per riprenderlo nell’ottobre dello stesso anno mediante collegamenti in videoconferenza online. Anche nel 2021 la pandemia aveva causato parecchie difficoltà. In ogni caso, la cadenza annuale, quasi sempre rispettata, aveva favorito il consolidamento di questa formula organizzativa e la messa a punto di un sistema di gestione sempre più valido e apprezzato, grazie al lavoro di squadra di CremAscolta e, in particolare, grazie all’opera del direttore dei corsi, Francesco Torrisi. I temi di questa Scuola di Economia sono stati quelli della Globalizzazione (2017), poi dell’Impatto delle tecnologie digitali sul mondo del lavoro (2018), quindi del Governo dei grandi processi che stanno cambiando il mondo, riaffermando il primato della politica sull’economia (2019). Nel primo anno del Covid, il corso rinviato all’autunno era sulla Green Economy (2020). L’edizione in cui si è operata la prima ridefinizione dell’iniziativa era dedicata al tema Un mondo da ricostruire (2022). Per maggiori informazioni sui titoli, i relatori, i programmi e i contenuti delle varie edizioni della Scuola di Economia di CremAscolta, le pagine Facebook ancora consultabili offrono una valida informativa in proposito. Ovviamente il blog ha svolto, almeno fino a quando è stato aggiornato, un ruolo rilevante nella pubblicizzazione e nella valorizzazione di questi corsi di economia.
Nel 2017 iniziano le innovazioni tecniche e grafiche del blog. Sia le soluzioni ICT, sia le impostazioni grafiche vengono aggiornate, soprattutto grazie alla collaborazione con Mattia Bressanelli, coinvolto in queste attività dai responsabili di CremAscolta. Successivamente, tra l’aprile e il maggio del 2018, si verificano dei cambiamenti significativi nel gruppo dirigente di CremAscolta. Lo statuto associativo prevede all’art. 9 che l’assemblea elegga un consiglio direttivo di sette componenti e il successivo art. 10 riporta i compiti dei consiglieri, della Redazione e dell’Esecutivo eBook. Il mandato consiliare ha una durata triennale. Nella già menzionata assemblea del 18 aprile 2018, vengono eletti consiglieri Francesco Torrisi, Adriano Tango, Rita Remagnino, Mariangela Torrisi, Renato Costantini, Mattia Bressanelli e Giorgio Cardile. Piero Carelli, che come si è detto era stato il primo ispiratore di CremAscolta, non viene più eletto nel direttivo a seguito di sua richiesta. Nella riunione del consiglio direttivo del 14 maggio, Adriano Tango viene eletto presidente al posto di Rita Remagnino, che assume “il compito di gestire la parte e-Book in qualità di editor”. Giorgio Cardile succede nel ruolo di segretario a Piero Carelli. Vengono confermati Francesco Torrisi e Mariangela Torrisi nei rispettivi ruoli di capo redattore e di tesoriere. Mattia Bressanelli ha il compito di “direttore creativo” e di responsabile della parte tecnologica.
A un certo punto, i responsabili di CremAscolta decidono di non rendere più accessibili ai visitatori del sito tutti i post e i commenti antecedenti alle nuove soluzioni tecnologiche nel frattempo introdotte. In pratica, si azzera tutto, almeno per chi accede al sito come semplice blogger, e si riparte dal 2017. Questo intervento viene indicato come temporaneo e, a fronte di richieste precise da parte di due abituali frequentatori del sito, li si rassicura per iscritto che presto sarà ripristinato l’accesso ai post e ai commenti degli anni precedenti. Ciò però non avviene. Qualche malumore si fa evidente.
Dopo qualche tempo, un’altra decisione dei responsabili di CremAscolta modifica l’impostazione del blog. Al posto del testo “editoriale”, si colloca un nuovo spazio riservato solo a dei testi inviati da taluni partecipanti e titolato “I Salmoni”. La spiegazione data a questa modifica si collega al tenore dei testi che si pubblicano in quest’area dedicata. L’analogia è col moto controcorrente della specie Salmo salar, che risale i fiumi a fini riproduttivi. Le differenze rispetto al passato sono due. La prima differenza è che cambia il sistema di ammissione a questo spazio, posto in primo piano per visibilità e rilevanza. Di fatto però il problema è relativo, in quanto, come si è detto, sono di solito i post inviati in forma libera dai blogger a catalizzare le maggiori attenzioni e i commenti più numerosi. La seconda differenza è che, contrariamente al passato, i testi salmonidi non possono essere commentati. Si avverte infatti che si tratta di “uno spazio soggettivo non aperto alla discussione”. Questa impostazione dura un lasso di tempo piuttosto limitato, meno di un anno. Si torna infatti in una situazione simile alla precedente in un periodo temporale abbastanza breve, a partire dalla fine del 2020. Qualcuno però comincia a inviare al blog domande del tipo “Che cosa sta succedendo a CremAscolta?”.
Nel frattempo, anche su CremAscolta aveva fatto irruzione il fattore Covid. All’inizio vengono pubblicati post e commenti riguardanti solo le situazioni cinesi e i primi casi italiani. Poi però, dalla fine di febbraio del 2020, il Covid diventa sul blog il principale oggetto di discussione e dibattito. Sono iniziati i divieti, le chiusure e tutti gli altri effetti drammatici della pandemia. Il Covid impedisce quasi del tutto le attività pubbliche e i movimenti della popolazione, bloccando in gran parte gli spostamenti della gente e le dinamiche logistiche. Però provoca un aumento dei collegamenti ICT in remoto, delle soluzioni audio/video a distanza e dei contatti sui social media, compresi i blog come CremAscolta. Se quindi il Covid causa a CremAscolta dei problemi riguardo ai corsi di economia e ai premi letterari, non li crea certo riguardo al blog, visto che le persone, non potendo uscire di casa come prima, hanno più tempo per inviare i loro post e commenti. Infatti, così succede anche nel caso di questo blog.
Come impatta l’argomento Covid sui blogger di CremAscolta? Si crea una divisione sempre più marcata tra due parti abbastanza ben definite, soprattutto col passare dei mesi. Da un lato, c’è chi approva e segue le scelte sanitarie e quindi di ordine pubblico delle autorità, in attesa fiduciosa del vaccino e aderendo alle argomentazioni e alle prescrizioni sul lock-down. Dall’altro lato, c’è chi ridimensiona l’asserita gravità della pandemia, contesta le disposizioni cogenti di ordine pubblico, nega la validità della soluzione vaccinale, ritenuta anzi dannosa in termini medico-scientifici, accusa le case farmaceutiche di strumentalizzare la situazione per i propri interessi di business e considera il lock-down una manifestazione di deriva autoritaria istituzionale. Nel 2020 il Covid non è comunque l’unico argomento dibattuto sul blog, nonostante le successive ondate pandemiche. Infatti CremAscolta continua ad accogliere post e commenti di vario genere e a dare spazio ai più diversi argomenti. Però le discussioni sempre più accese sul Covid, sul vaccino e sul lock-down non smettono di tenere banco.
La radicalizzazione della contrapposizione dialettica tra pro-vax e no-vax, tra chi ha parenti in terapia intensiva e chi invece inveisce contro “Big Pharma”, provoca sul blog una situazione nuova rispetto al passato. I dibattiti, i confronti e persino gli scontri, su questo blog, c’erano stati anche prima. Tuttavia, come si è detto in precedenza, anche le situazioni di maggiore contrasto si erano di solito stemperate e ricomposte in tempi brevi. Invece, sulla vicenda Covid, si assiste a una spirale polemica che pare senza rimedio. La situazione è aggravata dagli interventi molto duri di blogger sotto pseudonimo, che restano sotto la copertura dell’anonimato. Esprimere questa dinamica conflittuale semplificandola in termini di dissidio tra pro-vax e no-vax, tra favorevoli e contrari al lock-down e via dicendo, non darebbe conto appieno delle ragioni che finiscono per guastare in modo così grave il clima di CremAscolta. Forse a queste polemiche se ne aggiungono altre sotto traccia, non di tipo sanitario ma su determinati aspetti che già da tempo covavano sotto la cenere. È però difficile ricostruire in modo ordinato l’accaduto dopo la disconnessione del sito. Fatto sta che, nel corso del 2020, il clima generale che aleggia sul blog non riesce a perdere un diffuso respiro polemico, che da fisiologico si fa patologico. Per di più, se tra il 2018 e il 2019 si era compreso che i rapporti interni al gruppo dei responsabili di CremAscolta non erano più così idilliaci, con significativi avvicendamenti e con esternazioni che facevano tracimare anche sul blog un certo nervosismo, è però soprattutto nel 2020 che si avvertono chiaramente dei veri e propri scricchiolii e fratture anche nella compagine alla guida di CremAscolta.
È a questo punto che lasciano il blog alcune firme storiche, fino ad allora importanti per quantità e per qualità di contributi. Tra queste, un’ottima penna e un paio di penne piuttosto buone. Inoltre, esce dal consiglio direttivo Rita Remagnino che poi, in breve tempo, smette anche di postare e commentare sul blog definitivamente. Si crea una situazione in cui le firme rimaste, a cominciare dal presidente Adriano Tango e dal capo redattore Francesco Torrisi, cercano di rimediare ai vuoti creatisi. Con il supporto di interventi costanti da parte di diversi blogger rimasti attivi, in qualche misura l’operazione di riassestamento sembrerebbe riuscire. I post e i commenti di Ivano Macalli, Marino Pasini, Giorgio Cinciripini, Anna Zanibelli e di alcuni altri blogger sembrano consentire al blog un prolungamento di esistenza. Per una parte del 2021 il blog continua infatti a essere abbastanza frequentato e non mancano i post e i commenti di un certo interesse. Dall’autunno del 2021 la situazione entra però in una fase di notevole stanca. È difficile dire se il predetto precedente distacco di alcune firme storiche sia da mettere in rapporto, in termini di nesso eziologico, con questo calo di interesse generale per il blog da parte dei suoi visitatori oppure se quel distacco sia solo caduto in un contesto di mera coincidenza cronologica. Fatto sta che, a partire dagli ultimi mesi del 2021, anche i post e i commenti si diradano molto e inizia la fase di vera e propria decadenza finale del blog CremAscolta.
Il 2 dicembre 2021 si riunisce il consiglio direttivo formato da Francesco Torrisi, Adriano Tango, Mariangela Torrisi, Renato Costantini, Mattia Bressanelli e Giorgio Cardile. Il verbale viene quasi integralmente postato sulle pagine Facebook di Cremascolta del 12 gennaio 2022, dopo diversi mesi di mancato aggiornamento di queste pagine (l’ultima notizia postata in precedenza su Facebook era del 23 agosto 2021). Nel verbale si confermano alcuni incarichi, tra cui quello di presidenza, si prende ufficialmente atto della precedente uscita da ogni incarico di Rita Remagnino e si anticipa l’uscita dal direttivo di Mattia Bressanelli, un “disimpegno connesso con impegni di lavoro”. Si ammette che, ad eccezione delle attività del blog, c’è stata una “lunga interruzione di ogni attività di CremAscolta”, con una “sospensione quasi totale delle attività dell’associazione”. Si indica nel Covid la causa di questa situazione. Si prevede l’edizione 2022 di quella che si chiamerà Scuola di Formazione Politica ed Economica. Si decide di indire un’assemblea per l’adeguamento degli assetti associativi alla normativa del “terzo settore”. Nel pubblicare su Facebook il testo di questo verbale, il commento finale è questo: “L’idea è quella di ritrovarci alla ripartenza non tra i più ‘forti’, espressione senza senso parlando di cultura e vita sociale, ma tra i più connessi e organizzati. Poi, chiaro che il contributo alla discussione è il cuore originario da coltivare, ma direi che abbiamo anche fatto esperienza nella selezione”. Quattro mesi dopo, anche la presenza di CremAscolta su Facebook cessa del tutto.
Nel corso del 2022 l’attività del blog si esaurisce. Termina in via pressoché definitiva l’invio di post e di commenti. Soltanto, a distanza di tempo, nei primi mesi del 2023, due blogger (uno in modo civile e cortese, un’altra con una strana e insinuante provocazione) postano ancora alcune righe di commento. Poi, dopo un periodo di immobilità prolungata, avviene la disconnessione del blog, che scompare dal web. È difficile indicare le ragioni della fine del blog CremAscolta. Forse, come si usa dire, “tutte le cose iniziano e finiscono”, per cui anche questa iniziativa ha avuto un proprio naturale percorso di vita, con i suoi cicli di sviluppo e di regresso. Entrare maggiormente nel merito dei motivi che hanno causato il progressivo indebolimento del blog CremAscolta e quindi la sua scomparsa finale sarebbe in questa sede velleitario e imprudente, soprattutto per la indisponibilità di sufficienti elementi conoscitivi rilevabili dall’interno del suo sistema di gestione.
Anche il discorso, in termini più complessivi, sui pregi e i difetti, sui meriti e i demeriti, sui punti di forza e di debolezza di CremAscolta potrebbe essere svolto in modo adeguato soltanto potendo contare su una cognizione dall’interno dei fatti, delle dinamiche e delle situazioni che hanno contraddistinto la sua esistenza decennale, cosa preclusa quindi a un semplice blogger esterno, per di più saltuario e disattento. Per tentare una prima consuntivazione generale dell’esperienza di CremAscolta non bastano alcuni appunti presi in passato, qualche stralcio di corrispondenza, il salvataggio di certe schermate video. Ci vuole molto di più. Per questo motivo, anche il contenuto del presente articolo non è così storicamente rigoroso come dovrebbe, soprattutto in taluni suoi paragrafi e passaggi. Solamente chi potrà accedere a tutto il materiale necessario e alle fonti fondamentali della vicenda di CremAscolta potrà forse un domani, beninteso qualora sussista qualche interesse conoscitivo in tal senso, tentare di storicizzare questa avventura mediatica cremasca, così particolare rispetto al nostro contesto culturale locale.
Tuttavia, sin d’ora un merito specifico al blog CremAscolta lo si può attribuire. Con i limiti di un’iniziativa tutto sommato locale e quindi circoscritta, questo blog ha tentato di smuovere le acque e dare impulso a una realtà culturale come quella cremasca, così ricca di forze, contenuti, iniziative ed eventi, e pur tuttavia così frequentemente marcata da confini interni, aree d’azione perimetrate e poli di interesse tipici di una gestione frammentata e a volte feudale dei fatti e dei progetti culturali. Una realtà culturale che la volonterosa azione di diversi assessori alla cultura cittadini, anche di diversa appartenenza politica, ha sempre faticato a coordinare o almeno a far dialogare al proprio interno, nelle sue variegate e non sempre collaborative componenti, per lo meno nell’ultimo trentennio. Che poi questo esito negativo del loro tentativo di coordinamento amministrativo (e quindi, a ben vedere, in buona sostanza anche politico) abbia giovato o nuociuto alla cultura cremasca, è tutto un altro discorso. Che cosa ha fatto CremAscolta in questo scenario culturale cremasco, così frazionato tra le sue diverse partizioni associative e istituzionali, di servizio sociale o di promozione ludica, di matrice laica oppure religiosa? CremAscolta ha tentato di far dialogare, attraverso il suo blog, in modo serio e spesso (non sempre) su temi importanti, soggetti e ambienti molto diversi tra di loro, in una logica che con locuzione anglosassone si definisce “crossing-over”.
CremAscolta ha cercato di superare certe codificate attribuzioni e competenze culturali cittadine, i mai sopiti sedimi politico-ideologici cremaschi d’antan, i radicati notabilati associativi di campanile. Il suo blog ha messo persone di appartenenza e provenienza molto diverse nella condizione di ascoltarsi, parlarsi, confrontarsi e spesso capirsi, sia pure attraverso un rapporto non diretto ma mediato da un video e da una tastiera. Difficile dire in che misura questo obiettivo, senz’altro molto ambizioso, sia stato raggiunto, viste le resistenze e le tendenze all’arrocco di gran parte dell’establishment culturale cittadino. Ma di certo il tentativo è stato fatto. E anche con molta passione, una dote rara nel generale panorama della risalente tiepidità relazionale cremasca. Ricordo infatti che un insegnante cremasco di acquisizione familiare cittadina novecentesca (quindi per noi piuttosto recente), mi ha parlato molti anni fa della “anaffettività caratteriale” di noi cremaschi. Ecco, CremAscolta ha creato qualcosa in cui la passione del dialogo, del confronto e della dialettica culturale ha superato la nostra anaffettività caratteriale e le nostre barriere di quartiere, cortile, ortaglia e brolo. Comunque sia andato questo tentativo “crossing-over”, una possibile via per il futuro è stata tracciata. Se qualche fenice risorgerà dalle sue ceneri, mi permetterei di consigliare di rinascere da qui.
Alla fine di questo articolo, vorrei aggiungere al testo qualcosa di molto personale. L’esperienza di CremAscolta, come ho già detto, ha riguardato anche me, sia pure in modo meno intenso rispetto ad altri blogger. Vorrei quindi ringraziare tutti coloro con cui ho avuto il piacere di dialogare e confrontarmi negli anni in cui il blog è stato attivo. Sono tanti i blogger a cui voglio esprimere i miei ringraziamenti. Siccome sono troppi, mi limito a un ringraziamento collettivo. Loro sanno chi sono i ringraziati. A quattro persone devo però un ringraziamento speciale. Grazie Piero, grazie Adriano, grazie Rita. Un grazie particolare, che viene da lontano, a Francesco.
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commenti
Ivano Macalli
4 gennaio 2024 14:47
E bravo Pietro Martini. L'ho sempre detto che sei un grande. Grazie
Ivano Macalli
4 gennaio 2024 15:08
In questo lungo articolo hai "sintetizzato" benissimo la lunga storia del blog, dimostrando una conoscenza di Cremascolta e un'attenzione precisa, circostanziata di un mezzo che appunto hai frequentato a singhiozzo. Il mio augurio è che, avendone fatto parte, modestamente intendo, il blog ritorni in chiaro, anche se non più operativo. Un libro, una volta letto, non si butta nel cestino. Grazie ancora.
Ivano Macalli
4 gennaio 2024 15:15
Aggiungo: un rammarico per non avere avuto risposta dall'indirizzo mail che compare sulla pagina. Da Francesco o Adriano avrei ricevuto volentieri riscontro alla mia richiesta delle motivazioni che hanno portato alla chiusura, alcune ben espresse da te relative all'agonia dell'ultimo anno, altre avute informalmente da un altro membro del direttivo, ragioni che però non capisco e non condivido.
Pietro Martini
5 gennaio 2024 10:38
Grazie, Ivano, per i tuoi commenti positivi e per quanto mi dici. Anche riguardo a CremAscolta, tutto scorre, tutto passa. Amen. A me resta un ricordo positivo. E credo che in effetti adesso a Crema ci sia uno spazio vuoto. Vedremo.
Francesco Torrisi
5 gennaio 2024 11:35
Ho ricevuto ieri da Piero il link al lungo, appassionato, articolato, documentato post di Pietro ( cosi` come lui sa e suole fare, approcciandosi a temi che lo coinvolgono) e, conseguentemente entrato nel blog di CREMONASERA, ho potuto anche leggere il tuo commento, caro Ivano.
Devo dire anzitutto che sono stato travolto dall'emozione nel riandare a un'esperienza di vita vissuta nella quale mi sono impegnato, con buona parte di me stesso, per piu` di un decennio, con la redazione di CremAscolta.
Era una pagina definitivamente chiusa della mia vita e riaprirla non e` stato poi cosi` facile.
Le emozioni si succedevano a ondate, leggendo lo stupendo, articolato testo di Pietro!
Cheddire di piu`? La stella di CremAscolta, una delle innumerevoli, geniali invenzioni di "Padron Piero", sulla quale aveva avuto la amabilita` di sapermi coinvolgere dal suo nascere, era tramontata per ...consunzione, e di lei (cito avventurosamente Carlo Rovelli che amo) resta, per me, un "buco nero" nell' universo della mia anima.
E, almeno per ora, non oso avventurarmi nella parafrasi verso il "buco bianco"!
Pietro Martini
6 gennaio 2024 17:04
Innanzitutto, caro Francesco, grazie per il tuo commento così positivo all'articolo. Poi, forse CremAscolta ha ancora un po' di "luce delle stelle" spente. Infine, mi ha colpito il tuo termine "consunzione", soprattutto intendendolo in senso medico ottocentesco. Staremo attenti ai vampiri.
Guido Antonioli
4 gennaio 2024 15:47
Sono convinto che il maggiore, vero, più bravo e più leggibile storico del nostro territorio, sia tu, caro Pietro. E anche il piu umile.
Pietro Martini
5 gennaio 2024 10:48
Ti ringrazio molto, Guido, per il tuo commento e per il tuo apprezzamento. Sai che la stima è pienamente ricambiata. Sono sempre un tuo lettore ed estimatore.
Ivano Macalli
1 marzo 2024 11:20
Caro Pietro, lo saprai già. Cremascolta, anche se non più operativo, è ritornato in chiaro. Il mio ringraziamento a tutto il Consiglio.
Ivano Macalli
1 marzo 2024 17:33
A chi fosse interessato: Cremascolta è di nuovo in chiaro, ma dopo qualche informazione ho capito che sono comunque in corso dei cambiamenti. Insomma, niente è per sempre. Staremo a vedere.