Le “eccellenze” del Racchetti - da Vinci di Crema
Nella serata di giovedì 19 dicembre si è svolta la cerimonia annuale di “premiazione delle eccellenze” riguardante una scuola molto importante per la città di Crema e per il suo territorio: l’Istituto di Istruzione Superiore “Racchetti - da Vinci”. Come avviene anche per altre scuole, ogni anno questo istituto organizza infatti un evento aperto a tutta la cittadinanza, in genere a dicembre, nel quale viene dato il giusto riconoscimento pubblico ai propri allievi che si sono distinti per i loro meriti di studio e quindi per i loro effettivi risultati scolastici. Da alcuni anni questa cerimonia si tiene nella sala Pietro da Cemmo, nel complesso del centro culturale Sant’Agostino di Crema. È una sede che contribuisce a dare risalto all’importanza dell’evento e consente di accogliere un pubblico numeroso, che non manca mai di gremire questa sala. Così è avvenuto anche per quest’ultima edizione, che ha avuto un notevole successo e ha offerto un programma ben strutturato e condotto con un brio e una verve non sempre presenti in questo genere di cerimonie scolastiche. L’iniziativa è risultata quindi molto coinvolgente e apprezzata dai presenti. Sono saliti sul palco, elogiati e applauditi, molti studenti che grazie al loro impegno hanno ottenuto importanti risultati e dimostrato il proprio talento in questa scuola, sia nelle materie di studio vere e proprie, previste dai programmi scolastici, sia in altre attività formative aggiuntive, attuate comunque sempre in consonanza con il proprio percorso di studi. Sono state due ore e mezza di interventi e presentazioni, con intermezzi musicali e con diverse novità che hanno reso questo appuntamento molto interessante e originale nel suo svolgimento. Il risultato positivo di questo evento è stato assicurato da un sistema organizzativo ben collaudato e da un ottimo lavoro di squadra.
Di questa istituzione scolastica fanno parte, da alcuni anni, tre licei cremaschi. La sua denominazione deriva dal nome di due scuole di grande tradizione e spessore culturale per la nostra città, accorpate anni addietro in questo plesso didattico: il liceo classico “Alessandro Racchetti”, il cui nucleo più antico risale al 1653 e per il quale il biennio ginnasiale è stato completato con il triennio liceale nel 1962, e il liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, inaugurato nel 1939. Il terzo liceo è il linguistico, attivato nel 1995. Il dirigente scolastico è il prof. Claudio Venturelli, diplomatosi nel 1981 al “Racchetti”, in carica dal 2018. La sede centrale è in via Palmieri 4, intitolata nel 2002 allo storico preside del “Racchetti” Ugo Palmieri (1915-1984), preside dal 1963 al 1980. L’istituto ha una succursale in viale di Santa Maria della Croce 10/b. Secondo il sito istituzionale della scuola, nell’anno scolastico 2024/2025 i tre licei hanno in tutto 1.115 alunni. I dati forniti per ogni liceo sono i seguenti: al liceo classico ci sono 175 studenti in 10 classi; al liceo linguistico ci sono 402 studenti in 19 classi; al liceo scientifico ci sono 538 studenti in 20 classi. Le medie di alunni per classe sono dunque differenti.
A inizio serata, dopo una introduzione musicale da parte di alcuni studenti, il prof. Venturelli ha dato il suo benvenuto al pubblico in sala e ha indicato le tre parti in cui si sarebbe svolto l’evento: la prima, quella della consegna dei diplomi con votazioni “100 e lode” e “100”, riferiti all’anno 2022/2023 (per tempistiche organizzative, tali diplomi sono sempre stati, da qualche tempo, quelli rilasciati in relazione all’anno precedente a quello delle borse di studio); la seconda, quella della consegna delle borse di studio erogate agli studenti più meritevoli, riferite all’anno 2023/2024; la terza, quella del riconoscimento delle eccellenze di studenti distintisi nei concorsi, interni ed esterni all’istituto, e in ulteriori iniziative di rilievo, come certificazioni, gare e altre prove, sempre nell’anno 2023/2024. Hanno poi preso la parola i due assessori municipali presenti, portando il saluto dell’amministrazione comunale: la prof. Emanuela Nichetti, assessora all’Istruzione, Formazione, Edilizia scolastica, Lavoro e Pari opportunità, già docente al liceo scientifico “da Vinci”, e il dott. Giorgio Cardile, assessore con delega alla Cultura, Turismo e Politiche giovanili, diplomato al “Racchetti”. La serata è stata intervallata da interventi musicali, da esibizioni di musica e canto e da intermezzi strumentali, fino agli auguri finali in musica, tutti eseguiti con grande impegno e abilità dagli studenti della scuola.
Nel suo complesso, questa cerimonia di premiazione delle eccellenze rappresenta da anni un momento partecipativo nel quale, davanti alla cittadinanza, il “Racchetti - da Vinci” esprime e condivide con la società civile l’importanza della propria azione di soggetto istituzionale pubblico preposto all’istruzione, alla formazione e allo sviluppo culturale delle giovani generazioni che scelgono di frequentare i suoi percorsi di studio. Si tratta dunque di un’occasione importante di condivisione collettiva degli obiettivi, dei fatti e dei momenti salienti della vita scolastica che si svolge in questa scuola media superiore pubblica. Anche quest’anno, attraverso modalità di comunicazione sempre più affinate e ben gestite, nel corso della serata i presenti all’evento hanno potuto cogliere l’importanza delle attività e dei risultati che riguardano gli studenti liceali impegnati in un processo di crescita intellettuale e caratteriale in senso umanamente ben compiuto. Si tratta infatti di indirizzi scolastici non solo finalizzati a una istruzione in senso ristretto, a un mero addestramento specifico, ma da sempre rivolti a un più generale e più completo processo formativo della personalità e delle facoltà cognitive degli allievi. Ed è in questo contesto istituzionale pubblico che la tematica dei meriti e dei risultati ottenuti dagli studenti assume, per forza di cose e nel senso migliore, una centralità ineludibile nella presentazione delle eccellenze premiate. In estrema sintesi, a ben vedere, quello che viene rappresentato, in questo scenario educativo pubblico, è un vero e proprio “discorso sul merito”.
Partecipare a questa cerimonia e condividere la rappresentazione dei risultati ottenuti dagli studenti meritevoli, e per questo giustamente premiati, significa avere una opportunità concreta per riprendere coscienza del valore dei risultati scolastici come frutto dell’impegno, del talento e del merito. Queste eccellenze derivano infatti, certamente, anche da predisposizioni e doti individuali specifiche e da differenti contesti sociali di provenienza. Le variabili poste alla base dello sviluppo dell’apprendimento personale e della crescita delle competenze sono innegabili e le conosciamo tutti. Tuttavia, non ci sono dubbi sul fatto che l’impegno nello studio, per la conquista del risultato scolastico, sia alla fine il fattore determinante e decisivo, in sistemi educativi nei quali il talento si nutre più di sforzo quotidiano e costante applicazione che di presunti crismi cognitivi congeniti. Sui concetti come il talento e il merito esistono, da sempre, intere biblioteche. Non è certo possibile affrontare qui temi del genere. Basti dire che riprendere in considerazione il valore del rapporto che esiste tra i risultati scolastici di uno studente e i suoi meriti personali non è cosa da poco, dopo molti decenni nei quali sappiamo bene che cosa si è detto, scritto e fatto (e da parte di chi) per ignorare questo nesso causale e incolpare la società, “il sistema”, la “scuola di classe” degli insuccessi individuali di molti. Con il risultato di fornire rassicurazioni psico-socio-pedagogico-esistenziali alla carenza di impegno nello studio, alla mancanza di risultati scolastici, all’assenza di merito. Il merito non è un bieco alleato delle ingiustizie sociali. Ne è un ottimo correttivo. Perché è vero che l’art. 34 della Costituzione dice che “i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Ma dice appunto “i capaci e i meritevoli”. È quindi giusto dare il dovuto riconoscimento alla capacità dei capaci e non impostare un intero sistema scolastico sulla incapacità degli incapaci. Per la nostra Costituzione è giusto premiare il merito dei meritevoli, non abbassare il livello generale al demerito degli immeritevoli. E poi questo merito va misurato. Con il criterio migliore: quello dei voti.
La prima parte di questa cerimonia di premiazione delle eccellenze, quella riferita ai diplomati con “100 e lode” e con “100” per l’anno 2022/2023, ha preso in considerazione i risultati riconosciuti con il massimo dei voti assegnati. Ai miei tempi c’era il “60” e oggi c’è il “100”, con l’aggiunta, per i migliori, della lode. Sono saliti sul palco, per questo riconoscimento del loro “100 e lode”, 9 studenti in tutto: tre del liceo classico, due del liceo linguistico e quattro del liceo scientifico (nel complesso, cinque ragazze e quattro ragazzi). Si è trattato di Matteo Doldi, Alice Milanesi e Pietro Tessadori (liceo classico); Veronica Cavaletti e Filippo Grasso (liceo linguistico); Elena De Luccia, Elena Dolci, Sveva Donarini e Alessandro Marchesi (liceo scientifico). A loro sono stati consegnati l’assegno ministeriale con la pergamena e un omaggio della scuola. Sono stati invece 19 in tutto i diplomati con la votazione “100”: quattro del liceo classico, tre del liceo linguistico e dodici del liceo scientifico (nel complesso, dieci ragazze e nove ragazzi). Si è trattato di Marco Bianchessi, Matteo Cicognini, Stefano Cardile e Alice Maria Frigoli (liceo classico); Federica Fusar Bassini, Benedetta Alchieri e Sabrina Carrisi (liceo linguistico); Laura Bonetti, Tommaso Iacchetti, Gregorio Garlaschi, Giulio Anastasia, Davide Aronne Biffi, Giacomo Garlaschi, Alice Gottardi, Sara Monaci, Roberta Pagani, Matteo Pavesi, Giulia Lucia Porchera e Francesca Radaelli (liceo scientifico). A questi livelli, in entrambe le votazioni, c’è quindi stata una quasi equivalenza tra i maschi e le femmine. Su una popolazione scolastica d’istituto ben superiore al migliaio di alunni, i “100 e lode” sono stati quindi meno dell’uno per cento e i “100” sono stati meno del due per cento. All’interno dei tre specifici licei, queste percentuali hanno però variazioni in più o in meno. Per le sezioni di appartenenza dei premiati, si rinvia al sito istituzionale della scuola, dal quale sono stati rilevati i nominativi sopra riportati.
La seconda parte della serata, dedicata alla consegna delle borse di studio agli studenti più meritevoli, ha segnato anche quest’anno un incremento del numero di borse di studio e un aumento dei loro valori medi. Uno dei vari aspetti positivi, nel rapporto tra questo istituto scolastico e la società civile locale, è senz’altro quello di una sempre maggiore partecipazione di associazioni, privati cittadini e imprese a questa forma di erogazione. Sia ben chiaro, non si tratta di borse di studio paragonabili in cifra a certe provvidenze universitarie o alle elargizioni tipiche di contesti aventi una più ampia valenza territoriale ed economica rispetto alla realtà cremasca. Si tratta comunque di contributi significativi e molto apprezzabili, soprattutto se correlati a uno scenario privato che non è più quello di un tradizionale mecenatismo d’antan, che era alimentato a Crema dalle famiglie e dai notabilati locali precedenti ai mutamenti sociali, demografici e di costume dell’ultimo mezzo secolo. Oggi a Crema, con poche lodevoli eccezioni, sono rimaste soprattutto le banche a svolgere attività di sponsorizzazione e patronage. È quindi particolarmente importante, anche alla luce dello scenario circostante, il fatto che, nel giro di pochi anni, il numero dei soggetti erogatori di queste borse di studio sia raddoppiato. Infatti, senza andare troppo indietro nel tempo, diciamo che in riferimento all’anno 2019/2020 i soggetti erogatori erano, per tutti e tre i licei, soltanto 6. Di questi, 4 offrivano importi per gli studenti del liceo classico e 2 per quelli del liceo scientifico. Una borsa aggiuntiva deliberata dal consiglio d’istituto per il liceo linguistico portava il numero dei soggetti erogatori a 7. Tralasciando quest’ultima erogazione, poi mai rinnovata, va detto che alcune di quelle 6 borse di studio premiavano tre studenti, a volte due, altre volte uno solo, per cui il loro importo complessivo era fin da allora piuttosto diverso.
A partire dall’anno 2020/2021 intervengono alcuni club di servizio cremaschi con le loro erogazioni. I primi sono i due club rotariani cittadini, il Rotary Club Crema e il Rotary Club Cremasco San Marco. Successivamente si aggiungono due dei club lionistici cittadini, il Lions Club Crema Host e il Lions Club Crema Gerundo. Erano già intervenuti i compagni di classe di uno studente, Matteo Giroletti, diplomatosi al “da Vinci” nel 2001 e scomparso nel 2019, che gli avevano intitolato una borsa di studio alla memoria. Interviene anche una famiglia di imprenditori locali, in memoria del compagno di classe di uno di loro, Paolo Maioli, diplomatosi al “da Vinci” nel 1987 e scomparso nel 2021, che gli intitola un’altra borsa di studio alla memoria. Si aggiungono infine un’impresa locale e un privato cittadino, portando a una dozzina i soggetti erogatori per l’anno 2023/2024. Anche se nel momento della consegna delle varie “buste” agli studenti, chiamati sul palco durante queste cerimonie di premiazione, non si fa cenno, per comprensibili ragioni, ai singoli importi degli assegni individuali, si può dire che, in meno di un lustro, non solo è raddoppiato il numero dei soggetti erogatori ma sono pure aumentati, di poco o di molto, secondo i casi, gli importi di quasi tutte le borse di studio conferite.
Venendo ora alle borse di studio riguardanti l’anno 2023/2024, oggetto della seconda parte della serata dello scorso 19 dicembre, si è iniziato come sempre con la consegna delle borse di studio “storiche”, quelle più risalenti nel tempo, conferite dalla Associazione degli ex Alunni del “Racchetti”. Tre, come di consueto, le erogazioni e gli studenti premiati. Costituita nel 2000, questa realtà associativa ha erogato in via continuativa, per circa un quarto di secolo, per previsione statutaria, le sue borse di studio agli studenti meritevoli del liceo classico, che quest’anno sono stati Michela Longari, Lukrezia Kohistani e Veronica Vinci. Sono seguite le altre borse di studio di maggiore risalenza temporale, quelle erogate dalla famiglia del preside Ugo Palmieri alla sua memoria. Due, come di consueto, le erogazioni e gli studenti premiati del liceo classico, che questa volta sono stati Tea Podenzana e Anita Boccù. Successivamente sono stati premiati due studenti, sempre del liceo classico, con le borse di studio della Associazione Italiana di Cultura Classica, in memoria della docente Ester Guercilena. Quest’anno si è trattato di Silvia Cimato e Maria Antonietta Timpano. Anche lo studente premiato con la borsa di studio data dalla sorella della docente Evita Ziglioli in sua memoria è del liceo classico. Questa volta si è trattato di Silvia Cimato. Succede infatti che uno stesso studente riceva più di una borsa di studio, avendo avuto dei risultati utili ai fini dei vari criteri alla base delle diverse erogazioni.
A seguire la borsa di studio intitolata a Matteo Giroletti, erogata dai suoi compagni di classe a uno studente del liceo scientifico, Alberto Biondi, e le borse di studio intitolate a Paolo Maioli, conferite dalla famiglia di un suo compagno di classe a due studenti del liceo scientifico, Umberto Piacentini e Stella Ferla. Quindi le borse di studio del Rotary Club Cremasco San Marco, a favore di uno studente del liceo linguistico, Giorgia Chirieleison, e di uno del liceo scientifico Lucia Del Corona; quelle del Lions Club Crema Gerundo, a favore di uno studente del liceo classico, Michela Longari, e di uno del liceo linguistico, Alice Baggio; quella del Lions Club Crema Duomo oltre le Mura, a favore di uno studente del liceo linguistico, Sara Vailati (questa volta non è stato presente il Lions Club Crema Host ma è intervenuto questo nuovo club lionistico, di recente costituzione). È stata poi la volta delle tre borse di studio “Per la Storia”, erogate da un privato cittadino, ex del “Racchetti”, a una studentessa del liceo classico, Michela Longari, una del liceo linguistico, Alice Baggio, e una del liceo scientifico, Stella Ferla, per le migliori votazioni ottenute in materia di Storia da ciascuno di loro nell’ambito del proprio liceo. È stata poi consegnata la borsa di studio del Rotary Club Crema, divisa tra quattro studenti, due del liceo classico, Camilla Campi e Riccardo Reiter, uno del liceo linguistico, Alice Bozzetti, e uno del liceo scientifico, Matilde Pozzoli. Infine il Gruppo Enercom ha conferito la sua nuova borsa di studio a uno studente del liceo scientifico, Ginevra Bonetti.
Queste borse di studio sono state attribuite in riferimento a precisi esiti scolastici, sulla base dei migliori risultati valutati in termini di voti ricevuti nelle materie appartenenti ai vari programmi di studio. Quasi sempre il riferimento è stato a una media delle votazioni ottenute in tutte le materie, in rapporto a un determinato arco temporale, in genere un biennio, in alcuni casi un anno specifico. A volte invece si è premiato il risultato in una materia particolare, come nel caso della Storia per le tre borse di studio distribuite una per ogni liceo. Alcune borse di studio si sono riferite a un paio di materie, ad esempio latino e greco oppure matematica e scienze. Altre ancora sono state erogate in relazione a tre materie, ad esempio matematica, fisica e scienze oppure inglese, fisica e scienze. La mappatura delle varie ipotesi evidenzia quindi una diversificazione delle opportunità esistenti per gli alunni meritevoli. Una tendenza significativa è quella di un progressivo riequilibrio nelle assegnazioni delle borse di studio fra i tre licei. Se pochi anni fa al liceo classico veniva riservata la stragrande maggioranza delle erogazioni, oggi si assiste a una graduale estensione di queste provvidenze al liceo linguistico e al liceo scientifico. In ogni caso, l’elemento fondamentale su cui si basano queste borse di studio è quello dei risultati scolastici misurati secondo le votazioni assegnate agli studenti. Il criterio dei voti ottenuti a riprova del proprio impegno scolastico è il vero motivo conduttore in questi riconoscimenti delle eccellenze. Va però tenuto presente che una borsa di studio è stata conferita “per la partecipazione alla settimana di studio al Politecnico di Milano” e che un’altra è stata “assegnata per l’impegno per l’ambiente e per la scuola - contributo per il Bosco del Liceo”. In ogni caso, anche in questa seconda parte della serata, il “discorso sul merito” è stato saldamente ancorato ai risultati effettivamente ottenuti e ai voti assegnati dai docenti. Si può stimare che gli importi totali versati da ciascuno di questi 12 soggetti erogatori per le borse di studio 2023/2024 siano stati contenuti tra un minimo di 300 euro e un massimo di 1.500 euro complessivi, divisi poi per il numero di studenti scelti come meritevoli. Per le classi e le sezioni di appartenenza degli studenti beneficiari, per gli specifici criteri alla base delle varie assegnazioni, per i nomi dei rappresentanti dei soggetti erogatori che sono intervenuti per consegnare le borse di studio e per ogni altra informazione su questa parte della serata, si rinvia al sito istituzionale della scuola, dal quale sono state rilevate le informazioni sopra riportate.
In questa cerimonia di premiazione delle eccellenze, la terza parte è risultata essere quella con maggiori contenuti di novità e con il più significativo incremento di informazioni nei confronti del pubblico presente. Già negli anni precedenti erano stati riconosciuti i risultati positivi e i meriti di diversi studenti impegnati in vari progetti e concorsi, posti a completamento dei programmi di studio articolati nelle materie proprie dei vari indirizzi liceali. Però quest’anno, con questa terza parte della serata, lo spazio concesso a tali altre attività degli alunni dei tre licei, definite anche come “eccellenze progettuali”, è stato aumentato e arricchito in modo notevole, riscuotendo un notevole interesse. Si è iniziato con i riconoscimenti a favore degli studenti vincitori dei concorsi in ambito letterario. Alessandro Carioni, del liceo classico, ha vinto il 1° Premio assoluto narrativa giovani al concorso letterario internazionale “Cristina Campo” e il 1° Premio assoluto della critica al concorso letterario per l’infanzia e l’adolescenza “ScaraBIMBOcchio”. Giulia Cerioli, del liceo classico, ha vinto il 1° Premio assoluto alla XIII edizione Agòn Tarantinos, organizzata dal liceo ginnasio “Archita” (Taranto, 5 aprile 2024) e il 2° Premio alla VIII edizione Certamen Patristicum Viglevanense, organizzata dal liceo ginnasio “Benedetto Cairoli” (Vigevano, 21 marzo 2024). Per i concorsi in ambito linguistico, Alice Moroni, del liceo linguistico, si è classificata tra i primi finalisti al Concorso Nazionale di Urbino per la lingua francese.
Si è proseguito con i riconoscimenti a favore degli studenti vincitori dei concorsi in ambito scientifico. Giulia Palella e Noemi Capelli, entrambe del liceo scientifico, sono state le vincitrici delle Olimpiadi di matematica, rispettivamente per il Biennio e per il Triennio. La stessa Noemi Capelli, insieme ad Andrea Baragetti, del liceo scientifico, è stata selezionata per partecipare ai corsi di orientamento organizzati da due istituzioni di eccellenza in Italia: la Scuola Normale Superiore di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna. Questi due alunni, per entrambe dette scuole, hanno dovuto superare un processo selettivo tra studenti di tutta Italia. Per i concorsi in ambito sportivo, Davide Giossi, del liceo scientifico, è stato vincitore della Corsa campestre provinciale il 23 gennaio 2024. Camilla Mussa, del liceo scientifico, ha conquistato il titolo mondiale per la categoria senior di Kickboxing a Vienna dal 23 al 27 ottobre 2023. Matilde Fiorin, del liceo linguistico, ha ottenuto lusinghieri piazzamenti nel pattinaggio freestyle agonistico, che comprende diverse discipline nelle quali ha ottenuto brillanti risultati a livello internazionale. Riccardo Longo, del liceo linguistico, è stato vincitore del Campionato italiano ciclismo esordienti e nelle specialità Omnium e Madison (o Americana) a Noto (SR).
È stata poi premiata Beatrice Stefania Ciobanu, prima classificata al Concorso delle Camere penali di Cremona, con il tema-riflessione “Buttiamo via le chiavi… E la Costituzione cosa ne pensa?”. Sono seguiti i riconoscimenti per le certificazioni di lingua latina. Sono stati certificati al Livello B 1 quattro studenti: Michela Longari, Riccardo Reiter e Francesco Sacco, del liceo classico, e Cristian Crotti, del liceo scientifico. Premiati poi i vincitori del Piccolo Certamen Taciteum. Nell’ambito del liceo classico: Silvia Cimato, per le classi seconde; Anita Boccù, per le classi terze; Matilde Fugazza, per le classi quarte. Nell’ambito del liceo scientifico: Umberto Piacentini, per le classi seconde; Lucia Del Corona, per le classi terze; Elena Calgaro, per le classi quarte. I riconoscimenti per le certificazioni linguistiche hanno visto arrivare al livello più alto, con la massima valutazione, i seguenti alunni: Laura Dedé, del liceo classico, per il Cambridge CAE; Hagr Hamada Moustafa Elhaddad, del liceo scientifico, per il Cambridge First; Mirko Pellicciari, del liceo linguistico, per il Goethe-Zertifikat. Successivamente sono state premiate, per il Campionato interno di Debate: Agata Antonini e Aurora Bombelli, del liceo classico, e Sara Vailati, del liceo linguistico. Infine c’è stata la premiazione di Matteo Severgnini, diciannovenne ex studente del liceo scientifico, per essere stato nominato a fine ottobre dal presidente Mattarella, al Quirinale, Alfiere del Lavoro per i risultati di tutta la sua carriera scolastica, dopo una selezione a livello nazionale che lo ha inserito nei 25 migliori studenti. Per le classi e le sezioni di appartenenza degli alunni premiati, per ulteriori informazioni sui concorsi nei vari ambiti, sulle certificazioni, i premi e ogni altro aspetto che ha visto protagonisti questi studenti, si rinvia al sito istituzionale della scuola, dal quale sono state rilevate le informazioni sopra riportate.
Verso il termine della serata, è stato presentato un “Opuscolo delle eccellenze”, a cura delle due docenti Maria Teresa Mascheroni (che è stata la principale collaboratrice del dirigente scolastico nell’organizzazione di questa cerimonia di premiazione delle eccellenze) e Daniela Gozzoni. Il contenuto, in una quarantina di pagine, si articola in un “viaggio verso e intorno al talento, all’eccellenza e al merito”, con una apprezzabile prefazione istituzionale del dirigente scolastico. Vi si trova molto materiale utile ad approfondire queste tematiche, a partire da alcuni aforismi e frasi celebri sulla valorizzazione del talento, dell’eccellenza e del merito. Si prosegue con l’esposizione del mito di Cura, attraverso Martin Heidegger, per giungere alle recenti indagini psicopedagogiche riguardanti una nuova concezione del talento, utili per attuare una nuova pedagogia dell’eccellenza. Seguono alcune citazioni da Jovanotti (Lorenzo Cherubini) sul talento e dei chiarimenti sul punto di vista della psicologia sull’eccellenza. Si considera poi il concetto di merito secondo la Costituzione. Quindi il discorso si dispiega analizzando e interpretando il merito in ambito scolastico. I temi affrontati sul merito in rapporto alla scuola comprendono parecchi aspetti: la pluralità di significati, di vie e di pratiche per raggiungere il merito; il diritto allo studio e la necessità di una scuola “inclusiva”; l’esempio dato da don Milani e dalla sua scuola di Barbiana; i divari, la dispersione scolastica e i nuovi analfabetismi oggi in Italia; la struttura del merito e la necessità di non basarsi solo sull’eccellenza dei risultati; le difficoltà personali e relazionali sulla strada verso l’eccellenza; l’importanza di una consapevolezza della propria dignità e grandezza. Chiudono l’opuscolo gli spunti di riflessione di alcuni studenti coinvolti nella redazione di questa pubblicazione, che è disponibile per la consultazione sul sito istituzionale dell’istituto.
La serata è stata conclusa dal dirigente scolastico con i ringraziamenti, i saluti e gli auguri a tutti i presenti e alle loro famiglie. Gli auguri finali in musica sono stati eseguiti, sulle note tradizionali di White Christmas, dagli alunni della scuola. Claudio Venturelli ha definito questo evento come un “appuntamento con le eccellenze” che vuole valorizzare “la cultura dell’impegno, della responsabilità e della cura di ogni studente”. Il concetto di cura è fondamentale. La scuola ha il compito di “riconoscere le attitudini e i talenti degli studenti”. Gli alunni premiati diventano delle “eccellenze grazie alla loro tenacia e passione, alla cura dei docenti e al sostegno delle famiglie”. È stato un richiamo importante alle sinergie necessarie tra i contesti educativi del mondo scolastico e un ruolo della famiglia certamente essenziale per la maturazione del talento degli studenti. Questo talento “non deve essere solo autoreferenziale” ma acquista senso soprattutto se rivolto in prospettiva a un miglioramento della società civile. Si tratta di un auspicabile passaggio dal merito individuale al merito pubblico, che può avere le sue radici, nell’età del maggiore apprendimento e sviluppo, proprio nel mondo della scuola.
Come si è detto, la letteratura, sia specialistica che divulgativa, sul talento e sul merito è sconfinata, anche in riferimento ai contesti scolastici, didattici ed educativi italiani. Bibliografie e regesti abbondano sia tra gli addetti ai lavori (insegnanti, dirigenti scolastici, formatori), sia tra i soggetti che, senza titoli accademici, dottorati, cattedre o abilitazioni in materia, si occupano del “discorso sul merito” per interesse personale, curiosità, ideologia, diporto. Per chi, come il sottoscritto, non ha studiato pedagogia, didattica e docimologia ma giurisprudenza, sarebbe prudente evitare riferimenti a contenuti culturali ed editoriali in proposito, lasciando il campo agli esperti e agli operatori del settore. Mi permetto invece, imprudentemente, di terminare questo articolo dicendo che, se dovessi segnalare tre libri sugli argomenti del talento e del merito nell’ambito della scuola italiana, citerei “L’aula vuota” di Ernesto Galli della Loggia, Marsilio Editori, 2019; “Il danno scolastico” di Paola Mastrocola e Luca Ricolfi, La nave di Teseo, 2021; “La rivoluzione del merito” di Luca Ricolfi, Rizzoli, 2023.
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