21 novembre 2021

Inaugurata la mostra fotografica "Frammenti di storia". Villa Sommi Picenardi in una veste inedita dall’archivio storico della famiglia Morelli

TORRE DE’ PICENARDI – Cinema, letteratura e leggende popolari raccontano di suggestive atmosfere che contribuiscono a regalare fascino alle dimore storiche italiane. Ogni luogo ha storie uniche da raccontare e proprio da questa frase nasce il detto “…se queste mura potessero parlare”.  Anche nella nostra campagna cremonese stanno ritornando alla luce frammenti di storia unici. Dopo quasi un secolo il giovane Matteo Cappelli ritrova nell’archivio del nonno Amilcare Morelli delle foto inedite che ritraggono gli antichi fasti di Villa Sommi Picenardi e del piccolo borgo di Torre de’ Picenardi. Non fotografie della tipologia alla quale siamo abituati ma un nucleo di lastre in vetro negative a gelatina su bromuro d’argento prodotte dalla storica tipografia torrigiana “Premiata Tipografia Puppo”. Un ritrovamento straordinario, conservato fino ad oggi dagli eredi. Da qui nasce il pensiero di condividere la bellezza di questi scatti. Grazie alla collaborazione tra le sorelle Pierangela e Silvia Morelli e le amministrazioni locali le lastre vengono digitalizzate e restaurate per l’occasione.

Venerdì è stata inaugurata la nuova iniziativa culturale che continua a riportare in luce la bellezza e l’importanza storica di Villa Sommi Picenardi. “Frammenti di storia: Villa Picenardi, il giardino ed il paese negli antichi scatti dell’Archivio Morelli”. Questo il titolo della mostra nata dall’idea dell’Assessore alla Cultura locale Olivia Rosa Cabrini, dello storico locale Fabio Maruti, realizzata in collaborazione con la Pro Loco di Torre de’ Picenardi con il patrocinio di Dimore Storiche Cremonesi e allestita con lo straordinario tocco artistico di Gian Paolo Compiani Callas.  Gli scatti potranno essere ammirati all’interno della stessa Villa Sommi, ospiti dei Signori Cassani, proprietari dell’antica dimora, nel suggestivo spazio che un tempo fu la Bibliopinacoteca della villa. 

Le immagini selezionate per la mostra consentono un viaggio ideale, superando le barriere spazio - temporali, e condurranno i visitatori ai fasti della dimora e del giardino Picenardi. Luoghi narrati e celebrati in tutta Italia nel corso del XIX secolo. Attraverso le immagini potranno essere ammirati alcuni particolari ed alcune parti del complesso architettonico, purtroppo, presenti solo fino alla metà del ‘900.

La stessa sala che ospita l’esposizione, con la sua lunghezza di oltre trenta metri, la larghezza di oltre sette ed un’altezza di diciassette, per esempio, era uno dei fiori all’occhiello della villa. Nei suoi intercolunní si aprono grandi finestre ad arco che consentono una vista sul giardino. Sul suo perimetro, un tempo, correvano scaffali  che contenevano circa novemila volumi di opere, stampe, manoscritti e l’archivio della Famiglia Sommi Picenardi. Proprio qui un tempo esisteva una preziosa raccolta di quadri, si parla di due vedute del Canaletto, una Madonna con S. Gallo di Marco Marziale, un ritratto di Filippo di Champagne, un Capaccio, due opere del Mantegna per citarne qualcuno, oggi, purtroppo, dispersi ed in gran parte passati in paesi stranieri.

Un altro aspetto da cogliere, cuore pulsante dell’intera mostra, è rappresentato dal viaggio che consentono gli antichi dispositivi fotografici ritrovati. Oggi siamo abituati all’immediatezza, i fotogrammi sono insieme di pixel talvolta basati dal voler mostrare, un concetto molto differente dallo scatto artistico e giornalistico, spesso l’immagiTne moderna esprime il concetto dell’esibire, a tutti i costi, immagini del tempo privato, cosa che la riservatezza di un tempo avrebbe considerato inimmaginabile. L’immagine era sinonimo di ricordo, di testimonianza di avvenimenti importanti. La fotografia realizzata con la tecnica dell’emulsione alla gelatina consentì incredibili miglioramenti nella qualità delle immagini perché, per la prima volta, essendo più sensibile e quindi più veloce all’esposizione della luce, permise di fissare in una frazione di secondo soggetti in movimento. Proprio a cavallo tra Ottocento e Novecento, periodo di riferimento dell’esposizione, il legame tra pittura e fotografia si fece più forte e si iniziò a considerare la fotografia come ad una evoluzione scientifica dell’arte.   

La mostra sarà visitabile ad ingresso libero (green pass richiesto) tutti i sabati, domeniche e festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00; altri giorni ed altri orari su prenotazione per gruppi e scolaresche. Domenica 28 novembre e domenica 12 dicembre alle 15.00 sarà inoltre possibile abbinare all’esposizione la visita ai locali della Villa Sommi Picenardi prenotando presso la Pro Loco di Torre de’ Picenardi al numero 349/5620875 – 349/5597997.

Beatrice Ponzoni


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