'Piccoli uomini'. Chi è la donna e chi è la Chiesa: non spetta al Papa definire chi sia la donna
Piccoli uomini
"Serve ritrovare il punto di partenza: chi è la donna e chi è la Chiesa" così il Papa il 28 scorso. Il problema è che il Papa, cui spetta (e lo faccia presto) di chiarire chi sia la Chiesa, si perda a chiarirci chi sia la donna, a stabilire "ciò che è femminile e che non può essere sancito da consenso e ideologie". Ma è facile la smentita perché le ideologie (Chiesa inclusa) non solo hanno sancito cosa sia il femminile nel senso ribadito dal Papa "donna è accoglienza feconda, cura, dedizione vitale", ma su questa lettura del femminile hanno tarato assetti economici, basi del diritto, gestione del potere, ossia i destini del mondo a partire dai destini delle donne declassate a corpi senza volontà al meglio promosse a angeli del focolare, confino domestico coi crismi della legittimazione.
A un Papa si chiede capacità di lettura della storia e dell'oggi e che sia voce di speranza e argine a ingiustizie e apartheid. Delude trovarlo piccolo uomo succubo di un chiuso orizzonte maschilista, risoluto a dettare (non gli compete) quale debba essere il destino terreno dell' umanità femminile. Attenda a ciò che gli spetta, parli all'umanità del suo destino di eternità che è la ragion d'essere del Cristianesimo perchè Cristo non è venuto per dire alle donne cosa fare delle loro vite ma per dire a tutti che la morte non è l'ultimo atto. Osi guardare oltre l'orizzonte di cui è ostaggio, corregga le storture di una Chiesa al maschile viziata da una tradizione di esclusione del femminile in nome di “complesse ragioni teologiche”, le sole 3 imbarazzate parole sul tema del card. Ravasi. Senza ipocrisie si dichiarino questi arcani e si faccia ammenda di un pregiudizio ascritto a Dio che, nel caso, sarebbe un piccolo dio. Un'accolita di soli uomini senza una guida libera da pastoie terrene è solo una congrega di piccoli uomini. La Chiesa 'ritrovi il punto di partenza': non nasce arbitra delle libere volontà soggettive ma per portare a noi, orfani di speranze e segnati da destini di morte, la Speranza, promessa di vita eterna. Chi sia o voglia essere ogni donna e ogni uomo lo decida per sé in libertà secondo inclinazioni e coscienza.
Rosella Vacchelli
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