Il Psi: coinvolgere i giovani contro la piaga del precariato
Egregio direttore,
i dati emersi e pubblicati dal centro Studi CISL confermano quello che il PSI cremonese aveva rilevato agli Stati Generali del Socialismo il 4 Febbraio scorso. Come forza socialista non possiamo non tener conto dei rincari del 2023 che purtroppo sono continuati nel 2024. Il dato che ci preoccupa è che nel 2023 le famiglie della provincia hanno speso oltre 1200 euro in più rispetto al 2022. Anche se l’inflazione per alcuni prodotti si placa, su quelli alimentari come l’olio e l’acqua gli aumenti sono significativi. Per non parlare della stangata dei prezzi energetici che crescono. Tutto questo ovviamente si ripercuote per le famiglie con redditi medio bassi a cui dobbiamo prestare la massima attenzione. La città di Cremona è riuscita in questi anni a stanziare più del 50% delle risorse dei bilanci al welfare, dando un notevole contributo alle politiche sociali sul territorio. Tuttavia si rende sempre più urgente un impegno più mirato e incisivo da parte della Regione e del Governo sulle misure di sostegno alle famiglie e ai meno abbienti e sulla lotta alle crescenti disuguaglianze. Siamo consapevoli che senza impresa non c’è lavoro e l’imprenditoria sostenibile e responsabile è il motore principale dello sviluppo economico e sociale di un territorio. Dai dati emersi, il precariato raggiunge cifre importanti per la fascia giovanile. L’80% dei contratti flessibili è a discapito dei giovani, senza tener conto della percentuale dei cosiddetti Neet, fra i 25 e 29 anni che non lavorano e non studiano che a livello provinciale è di circa il 23%. Il 3 dicembre il PSI cremonese era in piazza per la raccolta firma su 5 petizioni di rilievo nazionale, tra queste la detassazione totale del lavoro per i dipendenti sotto i 30 anni e la richiesta di equiparare i salari tra uomo e donna con una tassazione differenziata. Occorrono una visione e una strategia di lungo periodo per riattivare politiche formative e del lavoro che possano coinvolgere i giovani contro la piaga del precariato per dare loro risposte adeguate alle loro aspirazioni di vita. La realizzazione del Campus Universitario con il recupero dell’ex caserma Manfredini, rappresenta la giusta via che fungerà da volano e permetterà a Cremona, oltre a essere centro del “sapere” capace di attrarre studenti di tutta Italia e dall’estero, di avviare un processo culturale, sociale ed economico. Un’occasione di sviluppo territoriale per avviare processi rigenerativi e di lunga durata nella “Città Universitaria”. La qualità degli spazi e il benessere della comunità sarà così alimentato da un processo di trasformazione sociale. Nuovi orizzonti per grandi opportunità.
psicremona@gmail.com
Segretario PSI Cremona
Diego Rufo
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