La scienza dia risposte alla tutela dei ghiacciai
Egregio direttore, la forte ondata di caldo e le alte temperature di domenica 3 luglio, hanno provocato il crollo di un’ampia porzione di ghiacciaio (seracco) della Marmolada, causando la morte di sette alpinisti. Da molti anni si annuncia la scomparsa di larghissima parte dei ghiacciai alpini prima della fine di questo secolo, Il global warming sta colpendo l’arco alpino, con un aumento medio di temperatura di circa 2°C ad alta quota che sta determinando da molti anni l’ arretramento dei ghiacciai
Nel nuovo catasto dei ghiacciai Italiani si registra una riduzione della copertura dei ghiacciai superiore al 35%, e pertanto il problema da affrontare è molto complesso con le tecnologie attuali tipo i teli geotessili che salvano il ghiaccio dalla fusione ossia la perdita di massa da un ghiacciaio durante l’estate, sta dividendo gli scienziati sugli effetti di tale tecnologia. I teli geotessili non sono altro che dei teli di plastica, risorse non rinnovabili, il cui utilizzo contribuisce ad incrementare il riscaldamento globale, inoltre i teloni rilasciano grandi quantità di fibre plastiche che danneggiano l’ambiente .
Nel frattempo che la scienza trovi una soluzione compatibile con l’ambiente per salvaguardare i ghiacciai, presumo che l’unica soluzione ragionevole sia vietare le scalate dei ghiacciai quando le temperature superano in alta quota dei valori prestabiliti, di questa immane tragedia, non mi sento di condividere, il classico atteggiamento Italico della tesi che non si poteva prevedere che è stato un evento eccezionale e altre amenità che non convincono quasi nessuno se non gli addetti ai lavori e le autorità competenti che in coro come sempre tentano maldestramente di ridurre le loro responsabilità, per i danni provocati ed i lutti conseguenti, che si potevano ridurre od addirittura eliminare tramite un’efficace protocollo di prevenzione, riferito alle modalità da rispettare per poter accedere alle scalate dei ghiacciai naturalmente con l’ausilio delle guide alpine, quando le temperature sono molto elevate , ma temo che come sempre non si farà quasi nulla di concreto, ed alla prossima tragedia ci sarà la solita sfilata delle autorità con le solite promesse patetiche che si rinnovano da oltre 50 anni per ogni tragedia
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