Quelle percentuali sui positivi, da maneggiare con cura per non dare numeri inesatti
Egregio direttore,
vorrei fare chiarezza in merito alla situazione del contagio Covid a Crotta d'Adda prendendo spunto da una frase di Albert Einstein, "non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato". Crotta d'Adda ha 650 abitanti e l'ultimo tasso di contagio rilevato e riportato dai media locali sarebbe vicino all'1% (già riferendoci a numeri così esigui il termine "vicino" certo non aiuta a comprendere la reale portata del contagio).
Leggendo il numero in sè e rapportandolo ai parametri di analisi dell'epidemia in uso si giunge però ad una conclusione errata: infatti a Crotta d'Adda abbiamo registrato dieci casi di contagio su 650 residenti e due di questi sono in strutture sociosanitarie assistenziali Il numero, pertanto, si riduce a otto casi noti, registrati, monitorati. Da qui la richiesta e l'invito a tutti voi che svolgete il delicato e difficile ruolo di comunicatori a porre particolare attenzione nella diffusione di numeri e dati, poichè se privi, ad esempio del necessario termine di paragone (uno di questi potrebbe essere il numero di residenti del tal comune), si rischia di contribuire a ingenerare allarme sociale nella popolazione, ulteriore negativa ripercussione sulle attività commerciali, amplificazione del fenomeno con il "passa parola" che, come noto, prendendo spunto da una notizia, spesso riporta informazioni non corrette e numeri inesatti.
Ringraziando per il vostro prezioso operato saluto
Baroni Sebastiano sindaco di Crotta d'Adda
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