18 luglio 2021

Sull'epidemia uno stato confusonario

 

Egregio direttore, in merito alle vaccinazioni è noto che la Francia ha un problema drammatico, oltre il 30% delle persone dichiara di non volersi vaccinare, Macron è terrorizzato, per questo forse, ha deciso di estendere l’obbligo di green pass, perché ha capito che rischia di non raggiungere nemmeno il traguardo 50% delle seconde vaccinazioni. Noi in Italia solamente il 12 %, è contrario alla vaccinazione, nel nostro paese sofferente per tradizione alle imposizioni, potrebbe sortire un effetto negativo ci sono ancora 2,5 milioni di over 60 non vaccinati, dubito che limitando l'accesso agli aerei, navi e trasporti a lunga percorrenza alberghi e soprattutto a bar e ristoranti quest’ultime ( decisioni Folli) convinceranno gli over 60 a vaccinarsi. Gli over 60 vengono  trattati come un gregge di pecore pronte ad abbeverarsi alla bocca dei vari testimonial, in cerca di notorietà, La comunicazione istituzionale è stata carente e contraddittoria durante la pandemia, i cittadini devono avere fiducia nel funzionamento della democrazia e delle istituzioni. Cosa che in Italia rimane ai minimi storici, ma nonostante ciò, sono stati commessi errori imbarazzanti, alcuni dei  quali al vaglio della magistratura penale di Bergamo, siamo frastornati con informazioni contrastanti sia dai  componenti del CTS, sia dai virologi onnipresenti nelle tv di stato, se poi consideriamo anche l'OMS che ha emanato comunicati contraddittori (ricordiamo tutti le affermazioni che le mascherine non servivano) con inviti patetici  e timorosi di raccomandazione alla Cina di fare chiarezza sull’origine sospetta del virus, ( aspetta e spera)  in ogni caso sebbene navighiamo a vista, come consuetudine Italica, e nonostante i pochi controlli  sull’utilizzo dell’attuale green pass, negli aeroporti, stazioni, ferroviarie porti, testimoniati dai vari servizi delle tv nazionali, riusciremo forse grazie  anche allo stellone italico, a far fronte alla pandemia, ma certamente l’obbligatorietà alla vaccinazione imposta da uno stato poco credibile e confusionario, dovrà fare i conti con le regioni, e la diatriba istituzionale potrebbe sortire l'effetto opposto da quello auspicato.

Elia Sciacca


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