Autostrada Cr-Mn e raddoppio ferroviario Mantova-Codogno: “Una esclude l’altra!”
La decisione assunta il 1° agosto scorso in Regione, in ordine alla modalità di esecuzione del tratto di raddoppio ferroviario Piadena-Cremona, non più in variante ma in affiancamento, pare sia stata anche formalizzata (?) con la sottoscrizione del verbale di quell’incontro da parte dei sei sindaci cremonesi coinvolti. Come da noi già dichiarato e dimostrato senza essere smentiti, questa soluzione progettuale, voluta dalle associazioni agricole cremonesi, oltre che peggiorativa è del tutto priva dei presupposti su cui si basavano le loro osservazioni in sede di Dibattito Pubblico. La soluzione prevista da RFI, infatti, non prevedeva la creazione di alcuna area interclusa tra il nuovo doppio binario e la linea esistente, oltre ad avere un bilancio più favorevole dell’occupazione di suolo.
Questa proposta così frettolosamente licenziata in Regione e a cui si è arrivati con una procedura alquanto anomala determinerà:
* un allungamento dei tempi di realizzazione di circa tre anni;
*un incremento dei costi, calcolati ad oggi, del 10%, pari a circa 60 Mln di euro;
* l’ulteriore aumento di disagi e disservizi sulla linea, come dichiarato dall’assessore regionale Terzi;
*ripercussioni per diversi anni sulla vita di migliaia di pendolari e sull'economia di un intero territorio;
Nel 150° della linea ferroviaria Mantova-Cremona è significativo inoltre ricordare come per realizzare quest’opera di 61 Km, inaugurata il 6 settembre 1874 e costruita da duemila lavoratori muniti di soli badili e picconi, ci siano voluti meno di tre anni.
Tre anni è anche la durata dei lavori per il tratto Piadena-Mantova di 34 km (primo lotto dei tre previsti per il raddoppio della Mantova-Cremona-Codogno), con il ponte sul fiume Oglio e fine lavori prevista per il 2026 per rispettare le tempistiche imposte dal PNRR.
Molto singolare invece che di anni ne servano ben quindici per completare i 50 km mancanti da Piadena a Codogno, con lavori da eseguirsi in perfetta pianura e con l’ausilio delle migliori tecnologie oggi disponibili.
Come mai sono previsti tempi così biblici, per usare un eufemismo, per completare un’opera tanto necessaria ed attesa, dichiarata strategica e per questo cofinanziata nel primo lotto con i fondi PNRR? E come mai invece di ridurre questi tempi si è voluto modificare il progetto con una soluzione che li allungherà ulteriormente?
La risposta secondo noi è da ricercarsi ancora una volta nella presenza “ingombrante” dell’agonizzante progetto dell’autostrada Cr-Mn, che ancora una volta si cerca di tenere in gioco. Costi quel che costi!
In attesa che altri se ne convincano e soprattutto che la magistratura contabile e il Parlamento si occupino di questa vicenda, di seguito riportiamo quanto dichiarato dalla Commissaria Chiara De Gregorio in occasione dell’assemblea di Dibattito Pubblico svoltasi a Cremona l’11 dicembre 2023:
“...A proposito dell’interferenza tra l’autostrada (Cr-Mn) e la ferrovia vi voglio raccontare un piccolo aneddoto personale: quando sono stata nominata Commissario di Governo ho ricevuto la telefonata di un politico del posto, onorevole alla camera dei deputati, che non vi dirò chi è, il quale mi ha detto, no ma lei non ce la farà mai! Perché lì c'è l'autostrada, figuriamoci se riuscirete a trovare un punto d'incontro per fare in modo che le due infrastrutture possano coesistere. Una esclude l'altra! E quindi con questo “incoraggiamento” mi sono recata in Regione Lombardia dove ho chiesto un incontro all’assessore Terzi e ho chiesto: per favore non mi faccia partire la mia esperienza già con un fallimento, e quindi abbiamo fatto diversi incontri prima per la Piadena-Mantova, che è partita prima, per compatibilizzare le due opere e fare in modo che non ci fosse esclusione, cioè se c'è una non c'è l'altra...”
L'inopportunità di questa telefonata è pari solo alla veridicità del suo contenuto. Per questo ribadiamo la nostra richiesta di ritornare alla soluzione progettuale in variante prevista da RFI e di procedere alla cancellazione dalla programmazione regionale del progetto dell’autostrada Cr-Mn, cancellazione che le associazioni agricole cremonesi dovrebbero proporre con forza se davvero ci tengono al risparmio di suolo agricolo, con piena soddisfazione dei pendolari, dell’ambiente e delle tasche dei contribuenti.
Coordinamento Comitati No autostrade Cr-Mn e Ti-Bre - Italia Nostra Mantova - Legambiente Cremona - WWF Cremona - ArciBassa Fiab Lombardia - Noi Ambiente, Salute ODV Viadana - Crea Futuro per le Energie Rinnovabili - Associazione Persona-Ambiente - Gruppo Ecologico “El Muroon”- Forum delle idee - NoTriv Lombardia – Gruppo ambiente il Quadrifoglio - Condotta Slow Food Oglio Po APS Stati Generali Clima Ambiente e Salute della Provincia di Cremona
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commenti
Antonia
26 settembre 2024 07:07
L'autostrada Cr-Mn è un'opera devastante e inutile ma il raddoppio ferroviario va fatto in affiancamento senza se e senza ma....la favoletta ridicola che il consumo di suolo sarà minore se l'opera verrà costruita a 25 mt è assurda perché è chiaro che il suolo ' restituito' agli agricoltori non sarà né coltivabile, né irriguo e difficilmente raggiungibile.....basta lamentele e piagnistei ....i disagi li avranno tutti....pendolari e aziende agricole....