24 maggio 2023

La nuova Tarip rischia di aumentare i costi per le famiglie

Il consiglio comunale di Cremona ha approvato l’applicazione della TARIP (tariffa puntuale per i rifiuti urbani) per il 2023, notizia presentata dal quotidiano locale con l’accattivante titolo “con le nuove tariffe risparmiamo tutti” e a seguire un’interessante tabella con la quale ogni cremonese potrà calcolare il proprio risparmio nel 2023 rispetto al 2022. L’amministrazione comunale sembra quindi arrivata infine ad esplicitare l’intero percorso per arrivare al calcolo della tariffa. Noi riteniamo si sia perso molto tempo e denaro. Ogni parametro poteva essere reso noto a tutti prima di coinvolgere i cittadini cremonesi nella estenuante e inutile “sperimentazione” di 15 mesi tra il 2021-22. Sarebbe stato più semplice copiare quanto da anni si attua in altre città simili a Cremona.

Dalle dichiarazioni roboanti dell’assessore Manzi e del Sindaco, che incitavano a collaborare alla riduzione dei rifiuti indifferenziati promettendo che avremmo pagato in base ai rifiuti prodotti e smaltiti – meno rifiuti produci meno paghi – siamo giunti all’epilogo di un percorso ingannevole e con ancora una domanda irrisolta: questa procedura ha portato o porterà a pagare per i rifiuti urbani una tariffa o a mantenere come da sempre una tassa?

La TARIP sui rifiuti urbani, che il comune di Cremona ci chiede per il 2023, è una tassa per quanto riguarda la parte fissa legata ai servizi generali come la spazzatura delle strade, è pure una tassa per la parte variabile calcolata sulla raccolta e sul trattamento delle frazioni differenziate in quanto non è riferita all’effettivo quantitativo conferito del singolo utente. E’ altresì una tassa “per la parte variabile misurata” per la componente calcolata sui conferimenti minimi annui del volume di rifiuti indifferenziati di ogni singolo utente. Infatti definito il valore da pagare per il 2023 secondo le precedenti variabili non c’è la corrispondenza biunivoca tra quantitativo effettivamente conferito dall’utente e il corrispettivo da pagare. Come se un cittadino, volendo acquistare un biglietto del treno per Codogno, fosse costretto a pagare per l’intero tragitto Cremona-Milano. Come se il gestore ferroviario, considerando che la maggioranza dei passeggeri scende a Milano, decidesse di emettere un solo tipo di biglietto: quello per tutta la tratta non tenendo conto delle fermate intermedie e del numero inferiore di KM.

Per chi nel 2023 conferirà volumi di rifiuti indifferenziati in quantità più bassa della media dovrà pagare come coloro che conferiscono volumi di rifiuti indifferenziati in media o sopra la media. Insomma chi scende a Codogno paga il biglietto del treno come coloro che arrivano a Milano. Dovrebbe essere chiamata tassa sui trasporti e non tariffa!

Quanto verrà pagato da ogni famiglia nel 2023 sarà inferiore alla tassa sui rifiuti calcolata fino al 2022, ma nel 2024 questi valori non rimarranno invariati rispetto al 2023 perché ci sarà  un aumento di costi per coloro che useranno più sacchetti blu dell’indifferenziato rispetto ai valori minimi a loro assegnati dal calcolo statistico più elementare e meno attendibile che esista: il valore medio.

Non ci è dato di sapere come verrà applicata la TARIP il prossimo anno. A nostro avviso ci sarà un aumento dei costi per la maggioranza delle famiglie.

L’anno prossimo molti utenti dovranno pagare un conguaglio. Sicuramente pagheranno di più coloro che sono stati sopra la media durante la sperimentazione e avranno usato più sacchetti, e pagheranno di più molti altri, perché non avendo nessun motivo di usare meno sacchetti rispetto al valore medio, saranno indifferenti al limite minimo e useranno qualche sacchetto in più fino a superare la soglia “tanto il sacchetto di 60 litri costa solo 1,32 euro” e via senza freno a produrre e smaltire rifiuti senza preoccuparsi di differenziare e recuperare!

Cosa proponiamo noi. Per chi manifesta una seria preoccupazione per l’ambiente e vorrà essere virtuoso esponendo meno sacchetti rispetto al valore medio a loro assegnato, chiediamo vengano calcolati i conguagli in positivo. Il risultato sarà una diminuzione progressiva del volume e del peso dei rifiuti indifferenziati da smaltire.

Qual è la ragione per la quale questo rimborso non è stato previsto e non si vuole attuare? Ognuno cerchi di darsi una risposta. Noi la comunicheremo quando saranno pubblicati i bilanci dell’azienda il prossimo anno a consuntivo del 2023.

Ricordiamo inoltre che la riduzione della raccolta dei rifiuti sarà sempre più significativa e sempre meno costosa per noi cittadini cremonesi, se verrà applicata la TARIP nella modalità da noi suggerita anche alle altre frazioni dei rifiuti quali la plastica, il vetro/metalli  e l’organico, come è previsto da anni dal DM 20 aprile 2017.

Partito della Rifondazione Comunista – Unione Popolare – Cremona

Enrico Gnocchi


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commenti


Pierpa

9 giugno 2023 17:59

Complimenti per l'esposizione e le argomentazioni: ineccepibili.