2 settembre 2024

Legge Calderoli su Autonomia differenziata: il veleno che, se lasciato circolare, intossicherà tutto il Paese

Ad oggi, insieme alle oltre 500.000 firme raccolte online a livello nazionale, la CGIL di Cremona ha raccolto in pochissime settimane, nonostante il periodo estivo, circa 700 firme in formato cartaceo, che, insieme a quelle raccolte dalle altre organizzazioni / partiti, superano ampiamente le 1.000, per abrogare la legge sull'Autonomia Differenziata entrata in vigore lo scorso 13 luglio.  

In queste settimane la mobilitazione è stata e sarà capillare, la CGIL  proseguirà con la raccolta delle firme fino a metà settembre nei luoghi di lavoro, nelle sedi sindacali e nelle piazze con banchetti organizzati durante le giornate di mercato di Cremona, Crema e Casalmaggiore e nei 98 comuni in cui sono presenti le leghe del Sindacato Pensionati della CGIL.

Come le altre decine associazioni e i partiti di opposizione facenti parte del Comitato Promotore, siamo assolutamente convinti che se questa norma non sarà abrogata, in pochi anni, spaccherà il Paese e lo indebolirà. Avremo regioni e cittadini di serie A e regioni  e cittadini di serie C.

Come si può solo pensare, ad esempio, di vivere in un Paese che potrebbe avere 20 sistemi scolastici e 20 sistemi sanitari anche molto differenti tra loro? Come si può accettare la disparità tra cittadini su servizi così fondamentali come l'istruzione e la salute? 

Come è possibile non preoccuparsi davanti alla possibilità che ogni singola regione possa legiferare in materia di ambiente, possa decidere in totale autonomia su energia, reti, infrastrutture, ricerca scientifica e salute e sicurezza sul lavoro quando, oggi, questi temi hanno valenza addirittura internazionale?

Come si può pensare ad un rilancio di un'economia in crisi, se il fare impresa e, di conseguenza anche le contrattazioni, saranno gestite autonomamente su basi territoriali creando ulteriori disparità superando, di fatto, i contratti nazionali?

Questa norma è come un veleno pronto ad intossicare l'intera struttura del nostro Paese, sradicandone le fondamenta costituzionali di unità, uguaglianza e solidarietà e c'è solo un antidoto per evitare danni immensi: si chiama abrogazione totale. 

La prossima primavera saremo, poi, chiamati alle urne, e dovremo partecipare in molte e molti, affinché questo antidoto che con grande determinazione stiamo preparando, possa essere efficace. Ne va del bene della Repubblica, una, indivisibile, unita, libera, giusta. 

Segreteria Confederale CGIL Cremona

Maria Teresa Perin


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