Lettera al Garante: quale la situazione nel carcere di Cremona, dopo la pandemia?
Dopo la nomina della dott.ssa Ornella Bellezza, avvenuta nel settembre scorso, è finalmente operativo anche nella Provincia di Cremona il Garante dei diritti delle Persone private della libertà personale.
Sono molteplici i compiti che sono stati attribuiti al Garante, importante figura di riferimento per i detenuti, i loro famigliari e gli operatori nella Casa Circondariale di Cremona e di raccordo con la comunità locale (vedi Nota allegata). La garante è tenuta inoltre a relazionare, con frequenza almeno annuale, sulle attività svolte al Presidente della Provincia.
Purtroppo il periodo trascorso sino ad oggi è stato caratterizzato dall'emergenza sanitaria causata dall’epidemia da coronavirus che ha investito in maniera drammatica tutti i settori della società.
Appare ovvio ritenere che anche l'intera comunità carceraria non abbia potuto sottrarsi dagli effetti devastanti dell'epidemia e che le necessarie misure di prevenzione e di contenimento del virus adottate abbiano inevitabilmente condizionato tutte le molteplici attività dell'istituzione carceraria.
Per questi motivi rivolgiamo alla Garante dott.ssa Ornella Bellezza un pubblico appello per la presentazione di una relazione anticipata, rispetto a quella istituzionale a cadenza annuale, al fine di fornire adeguate informazioni in merito all'attuale situazione delle persone private della libertà personale, con particolare attenzione alle diverse iniziative svolte a favore dei detenuti e all'individuazione delle eventuali problematiche.
In particolare, sarebbe utile conoscere:
- l'impatto dell'epidemia da coronavirus sulla popolazione carceraria, sul personale penitenziario e sugli operatori che a vario titolo svolgono attività nel carcere;
- l'impatto dell'epidemia sulle attività lavorative, educative e di socializzazione dei detenuti;
- le misure sanitarie adottate per contrastare l'epidemia e per mettere in sicurezza la comunità penitenziaria nel suo complesso, con particolare riferimento alla campagna vaccinale anti-Covid;
- le iniziative assunte per far fronte al grave problema costituito dalla presenza in carcere di numerosi detenuti affetti da patologie psichiatriche o di tossicodipendenze.
- le iniziative assunte per far fronte alle problematiche connesse alla presenza abnorme di detenuti di origine straniera.
gli esponenti del Partito Radicale
Fabio Favalli, Ermanno de Rosa, Gino Ruggeri, Sergio Ravelli
Nota allegata
Fra i compiti del Garante vi sono:
- la visita periodica alla Casa circondariale di Cremona, al fine di instaurare colloqui con i detenuti e prendere visione della situazione strutturale e di funzionamento dell’Istituto al fine di rappresentare all’esterno le relative esigenze e sostenere iniziative tese al miglioramento delle condizioni di detenzione;
- l’esercizio della funzione di tutela delle persone private della libertà personale mediante osservazione, vigilanza e segnalazione delle eventuali violazioni di diritti, di qualsiasi genere, alle Autorità competenti per chiedere chiarimenti o spiegazioni, sollecitando gli adempimenti e le azioni necessarie.
Inoltre:
- riceve dalle persone detenute e da chiunque ne venga a conoscenza segnalazioni sul mancato rispetto della normativa penitenziaria e/o su presunte violazioni dei diritti dei detenuti;
- riceve i parenti delle persone detenute, i conviventi e le persone ammesse alle misure alternative anche sulla base di richieste dagli stessi formulate;
- promuove una cultura della umanizzazione della pena (anche mediante iniziative di sensibilizzazione pubblica sui temi dei diritti umani fondamentali);
- opera d’intesa con le altre Istituzioni pubbliche e del privato sociale per la fruizione di tutti i diritti da parte delle persone detenute e limitate nella libertà personale;
- definisce iniziative volte a facilitare ai soggetti in carcere o limitati nella libertà personale la garanzia di prestazioni inerenti il diritto alla salute, all’affettività, alla libertà religiosa, alla qualità della vita, all’istruzione scolastica, alla formazione professionale e al lavoro, nell’ottica del principio del reinserimento sociale.
Infine il Garante si raccorda con le Amministrazioni Pubbliche competenti affinché garantiscano prestazioni ottimali di servizio nel campo del diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro.
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