Lgh, quale vuole essere il ruolo del Comune di Crema?
L’occasione di discutere del bilancio preventivo di Crema è sempre un momento di confronto sul futuro della città, ma quest’anno assume un significato ancora più importante.
Il motivo risiede negli annunci apparsi sui principali giornali del territorio in merito al c.d. “piano energetico” che, nella sua sostanza, prevede una serie di interventi di notevole impatto economico, sociale ed ambientale.
Tra i principali attori di questo piano vi è certamente LGH S.p.A. ovvero la società una volta controllata da diversi territori lombardi tra cui Crema e Cremona, ma che oggi vede il gruppo A2A quale principale azionista.
Perché affrontare questa situazione durante la sessione di bilancio del Comune di Crema? Per 3 motivi.
Il primo è di carattere strettamente economico/finanziario. Il Comune di Crema è tutt’oggi azionista di LGH S.p.A. attraverso la SCS Srl che a sua volta non solo è partecipata da Crema attraverso la Cremasca Servizi S.r.l., ma vede anche la partecipazione di SCRP S.p.A ovvero la società in cui (quasi) tutti i Comuni del Cremasco detengono una quota. Dal momento che A2A ha acquisito il 51% di LGH S.p.A., gli ex soci fondatori hanno comunque detenuto una partecipazione del 49% che sarebbe dovuta essere oggetto di acquisto per arrivare così alla completa fusione per incorporazione, ma che ad oggi non si è ancora verificata. A proposito, qualcuno si sarà posto il tema dal punto di vista legale dell’annullamento della cessione di AEB ad A2A da parte del TAR Lombardia? Ci saranno dei problemi anche per LGH-A2A? Comunque sia, sapere se il Comune di Crema potrà usufruire di nuove risorse economiche dovute alla cessione della sua quota ad A2A è molto importante per la città e per la capacità di fare investimenti. Per avere una cifra come termine di paragone è importante sapere che nella “prima parte” della cessione avvenuta nel 2016 la Cremasca Servizi ha incassato una cifra superiore ad € 1.500.000 e che parte di questa cifra è stata usata per il sottopasso di Santa Maria. Questo per far capire quanto risorse di questa portata possano incidere su un Comune come Crema.
Il secondo motivo è puramente politico.
Non è un segreto che i vertici di A2A (e di conseguenza di LGH) vengano nominati dalla due città azioniste, Milano e Brescia, entrambe controllate dal centrosinistra.
E non è un mistero che la città di Cremona sia anch’essa governata dal centrosinistra. L’unico attore che manca è Crema, come mai? Scarso rispetto istituzionale o mancanza di autorevolezza del centrosinistra cremasco? La domanda è lecita visto che due degli interventi sono collocati proprio a Crema ed a Castelleone e che i proponenti di questo piano prevedono investimenti su questi due siti per ben € 16.000.000. Com’è possibile che vengano discussi e concordati a Cremona interventi che riguardano Crema?
Il terzo motivo è ciò che ogni politico ha più a cuore, la valorizzazione nel futuro del proprio territorio. Sia chiaro, un attore economico che vuole impegnarsi ad investire una cifra tra i 100 ed i 150 milioni di euro merita rispetto ed ascolto. I no ottusi o i si entusiastici dovrebbero lasciare spazio a dei ragionamenti ponderati, a dei confronti volti a capire come questi interventi possano avere un buon impatto economico e sulla salute dei cittadini, ma i nostri amministratori devono aver ben chiaro un punto fondamentale: il valore reale di quegli investimenti non risiede nella cifra che verrà impiegata, ma sta nella volontà che un territorio mette a disposizione di un piano industriale e che sulla base di questo decide di far parte del proprio sviluppo.
È questo ciò che mi aspetto che il Sindaco di Crema si farà dire dall’incontro con i vertici di LGH, perché al netto dei singoli progetti su cui potremmo aprire un dibattito nei prossimi mesi, oggi è necessario comprendere quale vuole essere il ruolo di Crema nella partita, quale è la visione e come realizzarla, in che misura il gruppo A2A è disposto a recepire che un territorio come il nostro non può semplicemente essere notificatore di un accordo preso a chilometri di distanza, ma sopratutto come si comporterà Crema verso gli altri comuni del territorio che meritano rispetto nella stessa misura delle città più grandi, che non possono subire decisioni di altri, ma anzi devono far parte del processo di confronto perché ogni cittadino ha pari dignità a prescindere dalla sua residenza.
Quando si parla di bilancio si parla di scelte, quando si parla di scelte si parla di futuro e quando si parla di futuro si parla di politica. Come sempre, noi siamo pronti ad offrire il nostro contributo.
Capogruppo lega crema consiglio comunale
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