Peggiorato il traffico in città. Perché non si è più aggiornato il piano degli spostamenti?
L'inefficienza della circolazione ha determinato un circolo vizioso di congestione e inquinamento ambientale, generando stress e tensione tra gli automobilisti con un conseguente aumento del rischio di comportamenti pericolosi e incidenti stradali.
Certamente le ripercussioni del traffico hanno conseguenze anche sull'economia locale e sulla qualità della vita, in quanto rendono più difficoltoso l'accesso alle aree commerciali aumentando i costi e i tempi legati agli spostamenti e impattando negativamente sull'attrattività della nostra città e sulla vivibilità della comunità.
A fronte di tale situazione l'Amministrazione, prima ancora di richiamare i cittadini ad attivare comportamenti di mobilità sostenibile, dovrebbe garantire il diritto alla mobilità di ognuno di noi ed il diritto ad avere una qualità della vita soddisfacente e non influenzata negativamente dagli impatti del traffico. Ben venga l'elenco degli investimenti rappresentati nel recente incontro pubblico dall'Ufficio Mobilità del Comune e l'affidamento per oltre 120.000,00 euro in consulenze per la redazione e il monitoraggio del Piano urbano della mobilità sostenibile, ma ciò che conta per i cittadini è l'impatto che tali azioni hanno generato in termini di miglioramento della viabilità urbana e sicurezza che ad oggi è difficile percepire.
Per questo ritengo necessario che la Giunta individui le risorse necessarie per dotare l'Ufficio Mobilità di modelli di simulazione del traffico per analizzare e confrontare i diversi scenari attraverso analisi preventive dei flussi veicolari esistenti per identificare i punti critici e prevedere così l'impatto dei lavori stradali e l'individuazione delle deviazioni e percorsi alternativi per alleggerire il traffico sulle strade interessate.
Un altro strumento che credo possa essere meglio valorizzato è la raccolta e l'analisi dei dati sulla mobilità dei lavoratori, da effettuarsi tramite i Piani Spostamento Casa-Lavoro e da analizzare a cura dei Mobility Manager di Area.
Nonostante il Piano debba essere adottato entro il 31 dicembre di ogni anno l'ultimo PSCL del Comune di Cremona è stato approvato con deliberazione di Giunta n. 289 del 14/12/2022 e non più aggiornato in violazione della normativa vigente.
Come mai il Comune di Cremona, così sensibile al tema della mobilità sostenibile, non ha aggiornato annualmente il Piano degli spostamenti casa lavoro e non ha investito risorse per finanziare interventi che impatterebbero sulla mobilità di un numero significativo di dipendenti (circa 600) che ogni giorno devono raggiungere uffici dislocati in varie sedi ricadenti in differenti quartieri della città? Le buone prassi messe in atto in altri Comuni capoluogo non mancano come ad esempio la concessione di contributi per acquisto di abbonamenti al TPL, l'offerta di biciclette, la riorganizzazione del sistema dei parcheggi riservato ai dipendenti, lo smart working e l'individuazione di eventuali specifici meccanismi incentivanti in termini di premialità ai dipendenti più virtuosi.
Per questo ho presentato un ordine del giorno con il quale impegno il Sindaco e la Giunta a procedere all'aggiornamento del PSCL.
Credo inoltre che sia importante che il Comune promuova la collaborazione tra l'Ente e i Mobility Manager di aziende, istituzioni locali, pubbliche e private, e scuole allo scopo di condividere le buone pratiche e promuovere azioni e programmi coordinati sul territorio.
L'Amministrazione inoltre non può ignorare l'importanza dei collegamenti intercomunali e pertanto sarebbe opportuno sviluppare iniziative di coordinamento con i comuni limitrofi istituendo il Tavolo intercomunale della Mobilità per avviare un processo di condivisione a livello territoriale di linee strategiche anche attraverso la condivisione delle progettualità in corso.
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commenti
marco
17 ottobre 2025 17:32
Fossi in Lei mi domanderei se fosse il caso di monitorare (e sono tanti e in continuo aumento) gli utilizzatori di e-bike contraffatte mediante acceleratore fuori legge installato e il limitatore eliminato che permettono di non pedalare e raggiungere velocità superiori ai 25 km orari consentiti trasformandole a tutti gli effetti in scooter elettrici.
Le usano i rider per le consegne e gli immigrati in tutta la città per evitare di pagare bollo, assicurazione ecc ecc.
E stendo un velo pietoso sui monopattini che circolano indisturbati sui marciapiedi, le piste ciclabili e le aree pedonali sicuramente non a 6 km orari.
Possibile che la cosa non importi nessuno al comando della Polizia Locale, in Comune sia della maggioranza che dell'opposizione?
Oppure potrebbe essere segno di altre due cose: la prima che non vivono la città impegnati a litigare su tutto e non se ne accorgono..
La seconda che per favorire la mobilità dolce si è sdoganato il principio che si può fare quello che si vuole tanto le multe le pagano gli automobilisti e nessuno controllerà o fara' finta di nulla per chi continuerà a fare il furbo tranquillamente e dando l'esempio a tanti altri.
Un esempio? Uscita di scuola via Palestro, monopattino che percorre il viale Trento Trieste contromano,senza casco,con il cellulare e passa davanti al vigile che lo ignora.
Tranquilli, è la mobilità dolce.....
O ne ne accorgo solo io??????