Addirittura escrementi di cane nel "grattacielo"del cimitero
Gentile Direttore, mi rivolgo al suo giornale per sottolineare di nuovo le condizioni indecorose in cui versa il cosiddetto "grattacielo" del cimitero monumentale cittadino. Dopo le infiltrazioni, gli allagamenti, i puntellamenti e le messe in sicurezza, ci si illudeva, forse, di aver visto tutto. Ed invece no. Si era ancora in una fase intermedia, quella del "quasi". Cosa mai si sarebbe potuto aggiungere alle criticità note? Quale altro vulnus immaginare a sfregio di un luogo destinato al riposo eterno dei nostri cari? Provo un certo disagio nel riferire che, in un corridoio del piano interrato della struttura in questione, grosso modo di fronte alla tomba da me visitata, degli escrementi canini fanno bella mostra di sé e "profumano" l'ambiente. Qualche distratto li ha pure pestati, portandoli in giro qua e là, suo malgrado. In effetti, uno mica si sogna di dover fare lo slalom e per questi motivi, in un contesto del genere! A me ribolle il sangue. Ugo Foscolo, per il quale i sepolcri rappresentano un segno di civiltà e sono ispiratori di poesia e di grandi imprese, che avrebbe pensato? Come lasciarsi andare alla "celeste corrispondenza d'amorosi sensi", tra lordure immonde ed afrori disgustosi? Spiace ammetterlo, ma stiamo cadendo sempre più in basso...
B.B.
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