Perché l'ospedale comunica solo con call center e non con sms o e-mail?

L’ospedale di Cremona comunica appuntamenti, istruzioni relative di ogni genere (dall’abbigliamento al digiuno) esclusivamente via telefono da “numero sconosciuto”, laddove il chiamante, senza neppure qualificarsi, di limita a dire da quale reparto sta chiamando.

Ora, ad ogni paziente (rectius “cliente”) viene richiesto il n.di telefono cellulare, attrezzato per ricevere sms e whatsapp. Spesso viene richiesta anche l’e-mail. Ma, incurante di ciò, l’azienda ospedaliera si ostina a comunicare verbalmente da “numeri sconosciuti”, non di rado girati automaticamente nella spam, perché normalmente usati per infliggere seccature o per altri biasimevoli motivi.

Ho già avuto occasione di segnalare la cosa all’URP, ricevendone risposte ad effetto “placebo” e prive di pregio.

È mai tollerabile che nel 2023 un’azienda ospedaliera non sappia attrezzarsi per usare sms, e-mail, whatsapp ecc. che lascino traccia delle comunicazioni sanitarie?

L’ineffabile direttore generale, giunto a Cremona con fama di grande esperto in problematiche di Governance manageriale” non è in grado di porre rimedio ad esigenze tanto elementari?