20 aprile 2024

Una città che si trascina nella trascuratezza

Le cosiddette piccole cose sono quelle che richiedono le più grandi attenzioni. Persino il candidato sindaco Andrea Virgilio riconosce l’importanza del tema: «Il cruccio è non aver potuto destinare maggiori risorse alla gestione ordinaria (...) Quanto al futuro, ritengo che la città abbia bisogno di un maggiore presidio della quotidianità.», ha ammesso in apertura e in presentazione della sua candidatura. Tuttavia l’argomento è scivolato via con lo stesso snobbismo con cui il centro-sinistra ha sempre trattato le richieste dei cittadini che in anni hanno inutilmente domandato maggiore attenzione alla quotidianità, alla cura, al decoro, alla pulizia, agli interventi manutentivi, alle azioni amministrative che dimostrano un attaccamento, un accudimento della propria “casa”.

«Si è trattato, però, di una scelta politica orientata a finalizzare i progetti di ampio respiro», continuò il candidato sindaco Virgilio, che dice il vero quando parla di scelta politica che ha (hanno) fatto, ma perseguire “i grandi progetti” non avrebbe dovuto escludere l’ordinario. La strategia del futuro non esime dal farsi carico dei bisogni del presente. 

E infatti ci ritroviamo in una città che si trascina nella trascuratezza e vive una quotidiana rassegnazione.

Gli emblemi della trascuratezza: la scarsissima pulizia di marciapiedi e strade, ciuffetti di erbacce che spuntano in ogni dove (dal centro alla periferia), cestini troppo spesso colmi di rifiuti (incivilmente) abbandonati, tombini che debordano acqua alla prima mezza giornata di pioggia (quella pioggia che tanto invochiamo per scongiurare la siccità, ma che ci mette in ginocchio appena arriva un poco più copiosa), attraversamenti pedonali spesso mal tenuti e scarsamente illuminati, arredo urbano che anche quando viene posizionato nuovo non viene più conservato (non riusciamo a garantire la conservazione del violino nelle mani di Stradivari nell’iconica statua di corso Garibaldi davanti alla sua casa), in città mancano i colori e il verde che invece vediamo solo in occasione delle bellissime invasioni botaniche.

Gli emblemi della rassegnazione: corso Garibaldi che da San Luca all’incrocio con corso Campi vive una doppia antitetica identità (la prima funge da strada di scorrimento e la seconda sembra l’ideale set cinematografico di una “città fantasma” – una menzione d’onore vero per quei pochissimi commercianti che resistono), via Giordano oggetto di attenzione solo per la realizzazione del supermercato. È la rassegnazione che accompagna l’attesa della consegna del raddoppio del parcheggio di via Dante; è la rassegnazione dell’attesa che si concludano i lavori di via Mantova/via dell’Annona (peraltro zona di ingresso della città). È la rassegnazione delle vetrine abbassate e delle aggregazioni notturne intorno ai distributori automatici che in spregio alle regole a cui sono sottoposti invece gli esercenti non sono nemmeno indirizzari di ordinanze di chiusure notturne. È la rassegnazione di quando va in tilt un semaforo e bisogna attendere la società che ha in gestione il servizio – non più cremonese nemmeno quella – che abbia tempo di intervenire.

Io verrò apostrofata con l’oramai inflazionato aggettivo dispregiativo della “solita populista”, mentre la stessa ammissione di fallimento, se pronunciata dagli attuali amministratori, viene definita “fronte caldo del lavoro di prospettiva”. Ma la sostanza è la stessa; il dilemma che abbiamo di fronte però è: credere a chi dice di essere rammaricato per non aver potuto (o voluto?) destinare maggiori risorse – in 10 anni - alla gestione ordinaria e promette che lo farà, o dare l’opportunità di dimostrare di essere diversi da chi, negli ultimi 10 anni, ha sempre derubricato la quotidianità a tema di secondaria importanza?  

Fratelli d’Italia ha ben chiaro che se non curiamo la casa, gli abitanti vorranno cambiarla o andarsene, gli ospiti non torneranno e chi cerca opportunità di investimenti guarderebbe altrove.

Fratelli d’Italia

Chiara Capelletti


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commenti


Pasquino

20 aprile 2024 11:52

Analisi corretta della realtà; questa amministrazione è stata solo un insieme di incapaci presuntuosi e che ha operato solo a favore di amici e di amici degli amici
Disastro su tutto 10 anni buttati via per una città fatta morire nel centro storico abbruttita sporca trasandata con.il verde pubblico trascurato alberi tagliati e vendite assurde ! Basta tutti a casa !

Manuel

20 aprile 2024 13:39

Analisi corretta della realtà? La candidata vice sindaco è un’altra venditrice di fumo.
Finita la campagna elettorale, la troverai a trattare con Pizzetti.
La casa curata vale solo per Cremona o pure per la Lombardia e l’Italia?
Non mi sembra, le ultime due, messe così bene... e da decenni.
Se i numeri valessero allo stesso modo per tutti, allora come rispondere se gli ospiti (turisti) sono in costante aumento, negli ultimi anni?
Sugli investitori poi... Il businessman non è interessato alla cura della casa, fatta eccezione se direttamente coinvolto: altrimenti come spiegare Cardaminospis, logistica di S. Felice e tante altre operazioni?
Sulle attenzioni da rivolgere anche ai particolari, come fare se non ripristinare servizi pubblici seri (SERI!) e continuamente presenti?
Ricordo alla Capelletti, come il suo mentore, Berlusconi (in primis, ma anche dall’altra parte) abbia rimarcato l’importanza della esternalizzazione i servizi: “Più privato, meno Stato!”.
A Pasquino faccio notare che le persone, al momento, votano ciò che vogliono e chi rischia di più, in questa tornata elettorale, è Portesani, poiché una sua eventuale sconfitta risulterebbe assai più fragorosa, considerato quanto l’attuale amministrazione abbia deluso buona parte del suo popolo.

ANTONIO SIVALLI

21 aprile 2024 06:54

Desidero prendere un momento del vostro prezioso spazio per esprimere alcune riflessioni sul bilancio del mandato da Sindaco di Gianluca Galimberti del Partito Democratico.
Utilizzando le parole stesse del Sindaco, Cremona è stata paragonata a un motore che, secondo lui, avrebbe dovuto essere assemblato con cura e fatto girare al momento giusto. Tuttavia, ciò che abbiamo visto è che la chiave è stata girata, ma il motore si è invece disintegrato in mille pezzi.
Sono stati dieci lunghi anni durante i quali abbiamo assistito al progressivo demandare al settore privato, (mentre il Comune sembrava essere inerte, incapace di fare fronte alle promesse fatte alla città ,il famoso ufficio bandi che doveva intercettare risorse) la riqualificazione di immobili come il Polo Universitario, le Colonie Padane ecc.
Ha venduto Lgh, i cavidotti di AEM ha dato il servizio di illuminazione pubblica a Citelum.
Ha gestito male la questione Tamoil e il patrimonio di immobili comunale e non per ultimo
l’inceneritore che doveva essere chiuso nel 2014.
E non possiamo dimenticare le promesse non mantenute riguardanti la manutenzione delle infrastrutture pubbliche. I marciapiedi promessi e mai sistemati, le strade trascurate e gli spazi pubblici in rovina sono testimoni di un'amministrazione che ha perso di vista le esigenze fondamentali della comunità che avrebbe dovuto servire.
È ora di guardare avanti e chiedere un cambiamento reale. Cremona merita una leadership che sia all'altezza delle sue potenzialità e delle aspettative dei suoi cittadini. È tempo di mettere fine a un decennio di immobilismo e di inerzia, ed è tempo di iniziare a ricostruire il tessuto sociale ed economico della nostra amata città.
Il centrodestra, con la sua visione e le sue proposte, potrebbe offrire una prospettiva fresca e un'impronta diversa rispetto alla gestione precedente. È importante dare una possibilità a chi dimostra volontà e capacità di portare avanti un cambiamento concreto e positivo per Cremona.
Potesani e il suo team in questo inizio di campagna elettorale, hanno dimostrato di essere all'altezza delle sfide che la nostra città deve affrontare. È tempo di dare loro fiducia e di lavorare insieme per costruire un futuro migliore per tutti i cittadini di Cremona. Per i venditori di fumo suonare a Palazzo Comunale vi risponderà chi per 10 anni ha occupato l'occupabile aumentandosi pure lo stipendio e non di poco. per il resto la sede di Virgilio il Mercoledì e il Sabato è aperta per la campagna elettorale PD

Manuel

21 aprile 2024 07:37

Portesani ed il suo team hanno dimostrato di essere all’altezza delle sfide? Lo/li hai visto/i calce e cazzuola in mano?
Per ora Portesani ha mirabilmente evitato di affrontare gli argomenti più scabrosi (biometano a parte, ma con soluzione a divenire) e rimediato un paio di figuracce.
Ti ricordo, siccome sei un fan, che l’entrata in scena di Portesani (come quella di Virgilio, che però è stato messo sotto tutela) non è stata tra le più ortodosse ed ha causato malumori non sopiti nel centrodestra.
Pizzetti, almeno, è stato diretto ed abbastanza preciso.

Antonio Sivalli

21 aprile 2024 16:34

Sotto tutela da chi? Pizzetti,quel Pizzetti che alla domanda i cittadini sono preoccupati del nuovo progetto Bio metano ha risposto si rivolgano al TAR quel Pizzetti, mi viene da ridere

Ivan Loris

24 aprile 2024 06:57

Cremona alcuni decenni orsono piena di vita e di iniziative ora sindaci e consiglieri sempre più Arvedi-dipendenti non fanno nulla se non si iniziative del Cavaliere. Quando fanno qualcosa sì lavano persino la bocca e quando fanno il minimo per : riordino viabilità, sociale o altro non sanno che fanno nient'altro che il loro dovere!! Per quanto concerne ambiente, la viabilità, la scuola e la sanità... Fatti non pervenuti !!!