"E' un onore rappresentare la mia Cremona". Cottarelli carico per la nuova sfida. Il Pd presenta i candidati: oltre all'economista, Bonaldi, Pagliari, Rivaroli
“Il primo punto della mia 'Agenda Cremona' saranno i collegamenti e le infrastrutture. Anche oggi per venire da Milano in città ho preso un trenino che andrebbe bene nei Paesi in via sviluppo”. Lo ha detto Carlo Cottarelli, rispondendo a una domanda di CremonaSera, durante, giovedì sera, la presentazione dei candidati cremonesi del Pd alle prossime elezioni, Sul palco della Festa dell'Unitù con Cottarelli, gli altri nomi in lista: l'ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi, l'imprenditore di lungo corso Giorgio Pagliari e l'ex sindaca di Scandolara Ravara Velleda Rivaroli.
Dopo l'introduzione del segretario provinciale del partito Vittore Soldo (“I vertici nazionali ci chiedevano candidati competenti e rappresentativi del territorio: credo ci siamo riusciti. Un grazie particolare al parlamentare uscente Luciano Pizzetti per tutto ciò che ha fatto in questi anni nei diversi ruoli ricoperti”) e del segretario cittadino Luca Burgazzi (“In campo ci sono le visioni di due Italia diverse”), la parola è passata a Cottarelli. Un Cottarelli apparso carico, polemico e che ha insistito sulla sua 'cremonesità'. “Mi presento alle politiche perché siamo di fronte a una scelta tra due mondi diversi: uno progressista e l'altro conservatore. Esiste anche una differenza di collocazione internazionale: uno schieramento è aperto all'Europa, l'altro dice di essere sovranista”. C'è una terza ragione, economica, alla base della decisione di schierarsi con il centrosinistra. “Il centrodestra propone la flat tax, una tassa che taglia le tasse soprattutto ai più ricchi. E questo non mi sembra giusto. La flat tax costerà 60 milioni di euro, che arriveranno probabilmente dai tagli al sociale e alla sanità”. L'economista che ha vissuto lontano da Cremona ha rivendicato con forza le sue radici padane. “Sarebbe un onore per me rappresentare Cremona, dove sono nato, ho fatto tutte le scuole sino al Manin e abito. A 6-7 anni andavo a vedere la Cremonese mangiando i cartoccetti di ceci allo Zini. Se verrò eletto, non verrò qui 3-4 volte, come ha fatto la Santanché (Daniela, la sua sfidante diretta al Senato nell'uninominale, ndr), ma tutti i fine settimana. E quando al Senato qualcuno se ne uscirà con un'affermazione sbagliata, una sciocchezza. mi alzerò e dirò: 'Iioo, ma làsa stàa'. Voglio sentire la Santanchè dire la stessa cosa ”.
E' poi toccato alla Bonaldi, che ha insistito sulla necessità di “allargare l'ombrello dei diritti', su cui ha puntato nella sua attività da sindaco. “Il diritto alla salute pubblica e territoriale; al Welfare, da riformare completamente; all'istruzione e alla formazione degli insegnanti”. “Ho dato la mia disponibilità a candidarmi perché penso di portare competenze manageriali nell'amministrazione della cosa pubblica”, ha spiegato Pagliari. Aggiungendo “Credo che il mio curriculum e la mia storia valgano di più della candidatura di Silvana Comaroli (la sua avversaria leghista nell'uninominale alla Camera, ndr). Per la Camera, ma nel proporzionale, corre anche Velleda Rivaroli. Da lei un'appassionata difesa del reddito di cittadinanza. “I furbetti sono il 5 per cento di chi ne usufruisce. Il reddito non va abolito, ma riformato”.
Quindi spazio alle domande. Da buon tecnico, parlando dell'isolamento di Cremona, Cottarelli ha dimostrato di aver già studiato la materia. “Sono andato a riguardarmi l'orario dei treni del 1952: per andare da Cremona a Milano ci volevano 50 minuti contro i 70 di oggi. E per raggiungere Brescia 2 minuti in meno. Inoltre, c'era un treno che ce ne metteva 36”. Tornando all'economia, Cottarelli non si è schierato fra i catastrofisti, coloro che prevedono 'terremoti' sui mercati nel caso vinca il centrodestra, ma ha ammesso: “Se i nostri avversari faranno quello che promettono. io sono preoccupato. Veramente preoccupato”.
La conferenza stampa dei candidati Pd (fotoservizio Gianpaolo Guarneri-Foto Studio B12)
commenti
Dirce
26 agosto 2022 22:07
Mi sembrano sorrisi di circostanza, falsi e di persone poco oneste