12 gennaio 2023

"La Regione non deve più stare chiusa nel Palazzo ma presente sul territorio. La sanità è da ricostruire". Il candidato presidente Majorino ha incontrato i cremonesi

La cornice inusuale dello spazio civico Bonomelli 81 e un pubblico numeroso che ha riempito la sala. E' questo che Pierfrancesco Majorino, candidato alla presidenza della Regione, ha incontrato, oggi, nel suo tour elettorale a Cremona. Il leader del centrosinistra lombardo, accompagnato dal segretario provinciale del Pd Vittore Soldo e atteso dal sindaco Gianluca Galimberti, ha fatto tappa in città per presentare i punti del suo piano ma si è imbattuto in un fuori programma: la crisi all'ex Bertarini. Una questione, illustratagli dai rappresentanti dei lavoratori dell'azienda, che ha aperto il suo intervento, applaudito ai più riprese. “Siamo di fronte a una vicenda micidiale: 54 persone che perdono il posto attraverso una mail. Un simile episodio non è accettabile da nessun punto di vista. Abbiamo bisogno di una Regione che sappia essere presente in contesti così complicati e che non si chiuda nel Palazzo”.
Da Majorino, circondato dai candidati cremonesi della sua coalizione, un attacco al governo centrale. “La gestione del caso accise da parte di Giorgia Meloni, considerata quella brava, quella concreta, è vergognosa”. Da Roma a Milano e dintorni. “Dopo 28 anni abbiamo un'ambizione; portare nella Regione più inquinata d'Europa un cambiamento, un modello diverso di relazione con i territori. Voglio tornare qui da presidente e concordare in ogni provincia patti d'area condivisi”. Un annuncio seguito dalla promessa che “Cremona avrà un suo rappresentante nella mia giunta”.
In testa al programma di Majorino c'è la sanità. “La prima questione è la riorganizzazione del sistema socio-sanitario. La sanità è da ricostruire. Ci dobbiamo domandare perché siamo arrivati qui: manca un sistema e a pagare sono i cittadini. Non c'è un angolo di Lombardia che possa chiamarsi fuori riguardo ai tempi d'attesa. Cosa dobbiamo fare per farci curare? Pagare, e questo non è giusto. Ci sono quelli che hanno fatto affari sulla sofferenza e le malattie delle persone. Occorrono regole chiare che riequilibrino le risorse verso la sanità pubblica”.
Secondo punto del programma, le infrastrutture. “Sapete bene cosa vuol dire essere stati sottovalutati da questo punto di vista. Prenderemo di petto l'emergenza treni, ribalteremo Trenord. E puntiamo alla gratuità per gli under 25 nel trasporto pubblico locale”. Da qui alla vicenda autostrada Cremona-Mantova, che continua a dividere il centrosinistra padano, il passo è breve. Majorino non si è sottratto.
Apriremo questo dossier e valuteremo il progetto. Non esiste il piano B, quello di Fontana: lasciare le cose come stanno”. Se sarà lui Maiorino il vincitore, arriverà anche un cambiamento simbolico. “Penso di mettere l'ufficio della presidenza e della giunta in una delle 15 mila case popolari vuote nella nostra regione. E questo per guardare in faccia i problemi e la realtà. In questi anni Fontana è scappato nel Palazzo”.
Un accenno, poi, al passato doloroso del Covid. “Mettere i positivi nelle Rsa è stata una sciagura e ricandidare Galera significa non aver capito niente”.
Majorino non ha mai citato Letizia Moratti, l'altra sua competitor, mentre ha riservato una serie di attacchi ad Attilio Fontana. “Non vuole fare il faccia a faccia con me, evidentemente ha paura”.
A questo punto un pizzico di ironia che ha strappato il sorriso del pubblico. “In passato ho detto che Fontana è un piccolo Bolsonaro ma non lo dico più perché riconoscerà la sua sconfitta. Ritornerò qui da presidente”. Poi, il dibattito.
Da segnalare l'intervento del candidato dei 5 Stelle, Angelo Angiolini, che ha benedetto l'intesa con il Pd. “Ho abbracciato il progetto di questa alleanza in Lombardia. Se non ci fosse stata questa alleanza non sarei qui”.
Majorino ha chiuso parlando della “cultura dei diritti, un tema che mi è molto chiaro. Applicheremo la legge 194 senza se e senza ma”.

 

 

 

(fotoservizio e video di Gianpaolo Guarneri/FotostudioB12)

Gilberto Bazoli


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commenti


Anna

12 gennaio 2023 20:00

Si. La sanita' e' tutta fa ricostruire. Pubblica. Sanita' pubblica. Perche' la sanita' e' un servizio a cui TUTTI devono avere la possibilita' di accedervi. I privati? Usufruiscano di finanziamenti PRIVATI. IDEM X LE SCUOLE.