22 dicembre 2023

"Perché il sindaco ha accettato una transazione con Tamoil di un milione e 400mila euro a fronte di una richiesta di indennizzo di 40 milioni?" Il centrodestra interroga la Giunta

Il centrodestra compatto torna all'attacco sulla conclusione della vicenda Tamoil e sulla minitransazione del Comune con l'azienda (1,4 milioni di euro a fronte di un danno stimato di 40 milioni). E lo fa chiedendo che il sindaco risponda in Consiglio comunale a una interrogazione

“È purtroppo un tempo triste per la sinistra ideologica e si spiega anche così il successo della destra sociale” (….) Che un consigliere comunale di sinistra non si renda conto delle condizioni date (trasformazione della raffineria Tamoil in deposito avvenuta nel 2011) e consideri secondaria la difesa dei lavoratori è al tempo stesso paradossale e inquietante. È la conferma di una sinistra salottiera che guarda la realtà da una finestra dorata.  Che considera il lavoro questione demodé, da far sottostare ad ogni altra questione. Ben più rilevante ovviamente. Così non importa che si siano salvaguardati i diritti e le condizioni di vita di tanti lavoratori e delle loro famiglie. Non importa che si sia evitata una bomba sociale in questo piccolo territorio. Certo, erano lavoratori Tamoil. Operavano in una raffineria non in una cioccolateria. Che produceva inquinamento. Ma che colpa avevano? Perciò, all’epoca, insieme ai sindacati e al sindaco Perri, ci siamo battuti al loro fianco. E per avviare le prime concrete azioni di bonifica a carico di Tamoil.”

Queste sono le parole che un anno fa l’ex senatore e deputato PD Luciano Pizzetti utilizzò per commentare duramente le infelici uscite del consigliere Pasquetti in merito alla complessa vicenda della chiusura della raffineria. Al contrario, le ultime dichiarazioni rilasciate dagli smemorati capigruppo di maggioranza Poli, Manfredini e Pasquetti, trascinati dagli eccessi propagandistici del Sindaco e della sua giunta, mandano ancora la sinistra in corto circuito. Sempre più interessati alle battaglie ideologiche da salotto e sempre meno a contatto con la quotidianità dei lavoratori e delle famiglie.

L’Amministrazione Comunale che gestì la fase di chiusura della raffineria, condividendo ogni passo con le rappresentanze dei lavoratori, aveva chiara consapevolezza di ciò che c’era in gioco, il presente e il futuro di centinaia di lavoratori, delle loro famiglie e l’impegno di Tamoil ad iniziare a realizzare interventi per contenere l’inquinamento delle aree limitrofe. Parliamo degli uomini del lavoro che da anni sono usciti dall’orizzonte di interesse dei partiti della sinistra italiana.

Capacità di condivisione e di ascolto che non hanno mai caratterizzato l’azione e le scelte del Sindaco di Cremona e dalla Giunta Comunale in carica, ispirate solo da un’assoluta autoreferenzialità, presunzione e ambizione personale.

Il medesimo approccio è stato tenuto anche in occasione della transazione avvenuta nell’ambito del procedimento civile nei confronti di Tamoil Italia. Il Sindaco di Cremona che solo un anno fa aveva avanzato una richiesta di indennizzo per danni d’immagine per un valore € 40.000.000, ha accettato, senza alcun confronto preventivo con il Consiglio Comunale, un risarcimento di € 1.400.000, pari al 3,5% della somma originariamente richiesta: una Caporetto!

Considerato che né il Sindaco di Cremona né la sua maggioranza hanno voluto dare ragioni del magro risultato ottenuto, abbiamo depositato un’interrogazione a risposta scritta con la quale intendiamo fare chiarezza sull’intera operazione. Questi i cinque quesiti rispetto ai quali ci attendiamo dall’Amministrazione Comunale risposte chiare e, confidiamo, non fumose o ambigue.

1. Sulla base di quali elementi e valutazioni tecniche ed economiche oggettive il Comune di Cremona ha richiesto, in sede civile, un risarcimento di danni a Tamoil Italia per una somma compressiva di € 40.000.000;

2. Per quale ragione è stato ritenuto congruo un indennizzo di € 1.400.000, pari al 3,5% della somma originariamente richiesta?

3. Come è stato calcolato il valore dell’indennizzo oggetto di transazione?

4. Quali differenze di valutazioni sono intervenute tra l’avvio del procedimento e la transazione?

5. Per quali ragioni il Sindaco ha deciso, senza alcun confronto con il Consiglio Comunale di accettare una transizione che vede decurtare in modo significativo le proprie attese?

 

Carlo Malvezzi - FI

Alessandro Zagni - FdI

Simona Sommi - Lega

Maria Vittoria Ceraso - Viva Cremona


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commenti


Alessandro

23 dicembre 2023 14:05

Manovra “opaca” (della giunta comunale di centro sinistra) è un eufemismo. Ma tanto basta lasciare che il tempo passi… questo è l’approccio di una amministrazione cieca ed autoreferenziale. E l’inquinamento rimane.. anzi peggiora

Pasquino

24 dicembre 2023 04:25

Semplicemente forse perché è il peggior sindaco di Cremona di sempre
Supponente e incapace