A Cremona "esplode" il tema ambientale, 5 Stelle: "Immondezzaio d'Italia, i sindaci impongano rigorosi controlli ad A2A e studi epidemiologici"
Sulla vendita di Linea Group al colosso milanese A2A i toni cominciano a scaldarsi. Dopo le critiche arrivate nelle scorse settimane da Forza Italia, Cremona Viva e Fratelli d'Italia, ecco ora la dura presa di posizione del Movimento 5 Stelle cremasco. I sindaci, avverte il Movimento, “non siano subalterni e impongano ad A2A/LGH garanzie e controlli ambientali, oltre a studi epidemiologici”.
Al centro della forte presa di posizione ci sono le implicazioni ambientali, tema sul quale il Movimento è da sempre in prima linea. Tema, peraltro, letteralmente esploso in queste ultime settimane con una serie di evidenze allarmanti, dalla vicenda dei fanghi contaminati al primato di Cremona come peggior città in Europa per qualità dell'aria (seconda solo alla città polacca Nowy Sacz) e, giusto per non farci mancare niente, le perdite di metano rilevate in Lombardia e nei cieli di Bordolano, come riportato questa mattina (qui l'articolo).
“Cremona – interviene dunque il Movimento 5 Stelle Cremasco - è vicecampione d’Europa, ma non c’è niente di cui gioire. Infatti, è la seconda città d’Europa con i più alti tassi di inquinamento da pm 2.5 e, da quanto emerge dai dati di ATS, con uno stato di salute dei cittadini preoccupante. I risultati forniti dall’Agenzia Europea dell’Ambiente sono impietosi e diventano ancora più tragici in questo periodo di pandemia, dove solidi studi scientifici hanno già dimostrato la stretta correlazione tra inquinamento e peggioramento delle condizioni cliniche dovute al Covid-19”.
Netta la presa di posizione del Movimento a fronte della vendita di Linea Group: “A questo punto, come M5S pretendiamo di conoscere, in ambito di transizione energetica, tutela dell'ambiente e della salute, quali azioni metteranno in campo A2A, LGH e tutti i sindaci che hanno avallato la fusione. Siccome A2A è “life company” e LGH il suo profeta nei suoi territori, ci illuminino sui nuovi piani energetici territoriali che elaboreranno, anzi che sono già in elaborazione. Siamo sicuri che esista qualcosa oltre al greenwashing ed è giunto il momento che lo mostrino ai cittadini”.
“La nostra provincia – proseguono i pentastellati – è invivibile, con una qualità dell’aria ancora più irrespirabile e siamo sicuri che A2A e LGH sapranno fare qualcosa. Chiediamo misure eccezionali anche a Regione Lombardia, affinché ARPA possa continuare il proprio monitoraggio in modo preciso e puntuale, soprattutto nelle zone più critiche, così da definire le fonti più impattanti per meglio organizzarne la distribuzione, ad esempio gli impianti di allevamento intensivi e di 'bioenergie'. Anche ATS le devono poter implementare gli studi epidemiologici d’area”.
A fronte di questo, incalza il Movimento, “A2A e LGH si facciano coraggio e ci mostrino che dietro l'etichetta “bio” o “eco” non si nascondono solo marketing, business e ritorno economico per gli azionisti, ma vere azioni a beneficio della salute dei cittadini”.
Infine un appello diretto ai sindaci del territorio cremonese. “Dato che hanno ripetuto a più non posso che non avremmo perso il controllo del territorio – ricorda il Movimento –, ce lo dimostrino! Non avranno di sicuro problemi a mostrare i muscoli ad A2A e LGH, imponendo scelte ben precise. Questo deve essere il ruolo della buona Politica. Purtroppo, la nostra provincia sembra essere destinata ad essere l’immondezzaio della Lombardia e dell’Italia, tra fanghi, gessi, rifiuti, bioenergie, stoccaggio gas ed inceneritori. Qual è la strategia? Altri impianti di biomasse? Non si sono accorti che siamo in una camera a gas ed ogni aumento emissivo peggiora la nostra situazione? Si impuntino fin da subito affinché Cremona, Crema e tutta la provincia non diventino la nuova frontiera dell'incenerimento, altro che termovalorizzazione, economia green e circolare. Pertanto, siamo certi che a stretto giro A2A e LGH comunicheranno cosa hanno intenzione di mettere in campo affinché Cremona e la provincia non diventino “campione d’Europa” d’inquinamento. Nel caso non lo facessero, attendiamo il perentorio intervento dei sindaci che hanno venduto LGH e che sapranno senza alcuna esitazione mettere in riga la nostra “life company”. È tempo che i cittadini sappiano e si ricordino chi sono i responsabili morali e politici del destino dello stato di salute della popolazione e del nostro ambiente”.
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