14 luglio 2022

A distanza di tempo, Simone Beretta analizza il risultato delle elezioni a Crema: “Il centrodestra ha perso a causa di chi ha scelto di candidare Borghetti e non Agazzi”

È sempre importante non saltare a conclusioni affrettate. Spesso la realtà non è come sembra. Ho lasciato ad altri il tempo di spiegarsi ma vedo che l'attesa è lunga.

In effetti a volte la massima che "un bel tacer non fu mai scritto" calza a pennello per una classe dirigente del centrodestra che lo stesso Ancorotti ha ritenuto inadeguata allo scopo. Come al solito il giorno dopo, nel tentativo maldestro di lavarsi la coscienza.

Solo che tra i più colpevoli dell'ennesimo disatro è proprio lui. Ha perso la stessa classe dirigente di cinque anni fa che da mo inanella una serie di sconfitte a tutti i livelli, salvo cercare, senza trovarlo, il pelo nell'uovo per scaricare su altri le proprie responsabilità.

"Quando il nemico ti ha portato a combatterlo con le armi da lui scelte, a usare il linguaggio che lui ha inventato, a farti cercare soluzioni tra le regole che lui ha imposto, hai già perso tutte le battaglie compresa quella che avresti potuto vincerlo".

SUN TZU, "L'arte della guerra"

Questa la campagna elettorale del candidato del centrosinistra, forse inconscia ma certamente utilitaristica, alla quale il centrodestra non ha saputo contrapporre che il nulla sul piano della critica ad un decennio privo di strategia e ricco di grossolani errori. D'altronde se non c'eri perché lontano al divenire delle cose amministrative sarebbe risultato difficile contrastare il giorno dopo quello che non si è contrastato subito.. 

Il candidato del centrodestra doveva uscire dai loro consiglieri comunali in aula degli Ostaggi. Il resto sarebbe stato una noia mortale e tale si è rilevato perché privo di fondamenta. 

Se non si era in grado di trovare nella società civile una candidatura adeguata ad unire tutti perché non scegliere tra chi da tempo era istituzionalmente in campo a difesa degli interessi del corpo elettorale del centrodestra?

Chi ha pensato di dettare le regole del gioco rimanendo sordo al buon senso altrui abbia almeno il coraggio di trarne le conseguenze e di farsi da parte. 

Sono stato costretto da altri a scendere in campo ed ho dimostrato che non si poteva prescindere da un'area che avrebbe potuto fare la differenza rispetto al risultato finale. Un consenso che non andava sottovalutato e che solo degli sprovveduti avrebbero sottovalutato, come purtroppo è avvenuto.

Si eviti poi di fare la morale a chi secondo qualcuno io, insieme ad altri, avrei "strappato" con il centrodestra. Fu proprio Ancorottii il primo ad averlo fatto appoggiando il candidato del centrosinistra Torchio in Provincia contro Salini che, per fortuna nostra, vinse.

Prenda atto Renato che a differenza della mia lista la sua rimase al palo. Prenda inoltre atto che al peagiass probabilmente non sono mai stato io. I risultati di ieri e di oggi sono il frutto anche della sua inadeguatezza politica e di un semplicismo inenarrabile.

Veti, pregiudizi e ripicche sono risultate " la miseria di un centrodestra che ha la grave responsabilità di aver tollerato e soprattutto subito". "La politica è certamente cosa complessa , ma è grave la responsabilità di chi può orientarla al meglio e non lo fa". 

"Fior fior" di dirigenti non pervenuti. Evito di citarli ma parlo evidentemente di chi possedeva, o possederebbe, gli strumenti per determinare scelte condivise ma che evidentemente alla resa dei conti o erano un bluff o badavano solo a propri rendiconti personali. 

Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Agazzi Antonio era il possibile e probabile candidato vincente. Non l'hanno neanche consultato. Almeno credo.! 

Se poi qualcuno pensa o immagina chissà quali accordi siano intervenuti tra me e l'attuale sindaco prenda atto che a me interessava solo il futuro della mia città che la Bonaldi non ha lasciato al meglio. Lascio ad altri di raccontare bugie o di girare pro domo loro cortometraggi fuorvianti.

Se De Grazia si chiede "quale futuro il sindaco Bergamaschi riserverà al Peter Pan della politica locale, l’eterno, inossidabile, intramontabile, inesauribile Simone Beretta? Buona fortuna Crema” lo ringrazio perché mentre io sono, l’eterno, inossidabile, intramontabile, inesauribile Simone Beretta di lui mi limito a salutarlo come nuovo consigliere comunale e gli auguri buon lavoro. 

Per chiudere. Se per qualcuno io mi sono isolato dal centrodestra me ne farò una ragione. Continuo a credere che sia invece il centrodestra ad avere bisogno di tutti per evitare in futuro nuovi karakiri che sono sempre dietro l'angolo quando non si fa prevalere la buona politica. 

Non mi resta che andare in Consiglio comunale a fare come sempre il mio dovere. L'unica cosa che posso garantire e che ho sempre fatto.

Così postò via social, ehm, scrisse Simone Beretta, battitore libero del centrodestra cremasco e consigliere comunale in proprio.

Stefano Mauri


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