Alessandro Portesani candidato sindaco del centrodestra. Ecco i punti del programma. Autosilo? Danno enorme, da risolvere subito. Cremona-Mantova? Autostrada o no il collegamento va fatto
La notizia era nell'aria ma da oggi c'è l'ufficialità: Alessandro Portesani è il candidato sindaco del centrodestra. La sua lista civica, Novità per Cremona, correrà insieme a Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Udc in alternativa – per il momento – ad Andrea Virgilio per il centrosinistra.
La formalizzazione della candidatura con presentazione del programma alla stampa si è tenuta oggi dalle 16.30 a SpazioComune. Affidata ai referenti dei partiti di centrodestra l'introduzione: Marcello Ventura (FdI), Simone Bossi( Lega), Gabriele Gallina (Forza Italia), Giuseppe Trespidi (Udc). Tutti hanno sottolineato il lavoro congiunto portato avanti in queste settimane con Portesani e la sua civica, il cui programma è stato interamente accolto e successivamente ampliato dalla coalizione. L'impressione trasmessa oggi è quella di uno schieramento compatto, convinto e affiatato e sulla scelta del candidato sembra esserci totale convergenza.
Dal canto suo, Portesani ha voluto ringraziare chi lo ha accompagnato nella creazione della sua lista (“Questa sfida elettorale deve essere una svolta per la città, serve un colpo di reni”) e le forze politiche che si sono raccolte attorno al suo progetto: “Mi sono sentito accolto, hanno saputo cogliere l'opportunità di un progetto per il cambiamento di Cremona”. “L'obiettivo – ha aggiunto – è ampliare il perimetro non solo del consenso ma anche restituire luoghi di ascolto e confronto ai cittadini”.
A seguire la presentazione del programma, che verrà ulteriormente approfondito e presentato alla città nelle prossime settimane. Dieci i punti in cui è articolato. Il primo: Giovani, Università, Impresa. “La città deve essere più attrattiva – ha detto Portesani – dobbiamo creare opportunità di crescita e lavoro investendo anche sull'orientamento".
Secondo punto, Natalità e famiglie: “Dobbiamo rivedere le leve fiscali per favorire le famiglie con figli”. Tra le proposte, quella di garantire un “coupon nascita” con relative agevolazioni economiche per le famiglie con nuovi nati. Riguardo alle politiche per la casa, “a Cremona ci sono decine di alloggi non utilizzati”, è dunque necessario puntare a un recupero di questi stabili.
Terzo punto, Welfare socio assistenziale: “Siamo convinti che sia necessario rimettere le persone al centro e dobbiamo intervenire sul welfare, valorizzare gli operatori sociali, che sono operatori qualificati, e riportarli sul territorio. Cremona non è una città povera, dobbiamo liberare risorse e investire in prevenzione”.
Quarto punto, Turismo e commercio. Si punta a introdurre e valorizzare la figura del “city manager”. “Servono persone esperte, competenti. Dobbiamo anche costituire un vero e proprio centro commerciale all'aperto in centro e guardare fuori dai confini comunali, prolungare il tempo di permanenza in città dei turisti”.
Quinto punto, il ruolo del capoluogo: “Il capoluogo deve diventare più intraprendente, ascoltare tutti i territori e portare avanti le istanze di tutta la provincia”.
Sesto punto la sicurezza. “E' un tema attuale, ma il punto è la percezione della sicurezza che è molto peggiorata in questi anni”. In questa direzione va l'idea di “ripristinare l'organico completo della polizia locale riportandola sul territorio e aumentare la collaborazione con le forze dell'ordine".
Settimo punto, Urbanistica, Ambiente e sostenibilità. Qui, ha detto il candidato sindaco, serve una maggiore collaborazione tra pubblico e privato, “dobbiamo lavorare di più sul decoro urbano, completare la viabilità in via Dante, migliorare l'illuminazione pubblica e il verde urbano. E in questo dobbiamo tenere conto che la città non è solo il centro ma anche le periferie”.
Sul fronte ambientale Portesani ha ribadito la sua posizione circa l'impianto di Biometano: “Non possiamo piegarci ad una società privata e lasciare inascoltate centinaia di persone. Quella località è errata”.
Ottavo punto, Infrastrutture e Servizi. “Occorre puntare sulla mobilità dolce ma non è sufficiente tracciare righe sull'asfalto o creare piste ciclabili”. E' necessario inoltre rafforzare il collegamento esterno della città, favorire investimenti sul trasporto ferroviario e puntare “al collegamento con Mantova. Che sia attraverso l'autostrada o no si vedrà, ma va fatto”.
Nono punto, la digitalizzazione: “Bisogna puntare sulla sburocratizzazione, agevolare i cittadini e facilitare il loro rapporto con la Pubblica Amministrazione”.
Decimo punto, lo sport: “Dobbiamo investire sugli impianti sportivi e sui grandi eventi. E anche il palazzetto comincia a essere datato...”.
Chiusura sulla cultura: “Cremona può assumere un valore nazionale e in questo l'ente Fiera va rivitalizzato. Poi è necessario puntare sui musei, sull'intrattenimento, sulla promozione culturale da portare nelle scuole e nelle strade. Dobbiamo mettere in vetrina chi fa musica e dobbiamo ricostruire le relazioni con il mondo della liuteria”.
In risposta a una domanda mirata, Portesani non ha esitato: uno dei “bubboni che si troverà a gestire chi vincerà le elezioni è la convenzione per l'autosilo di piazza Marconi. “E' un tema – ha detto – che sto studiando. Ho dei primi numeri e il tema è drammatico, da affrontare immediatamente, senza paura e contenendo il danno che questa situazione sta arrecando alla città. Un danno enorme”. In quest'ottica, il candidato ha confermato che tra i punti del programma rientra anche la creazione di un gestore unico della sosta, promessa mai mantenuta dall'attuale amministrazione.
CHI E' IL CANDIDATO - Alessandro Portesani è nato a Cremona ed è padre di due figli. La sua lista civica, “Novità a Cremona” è stata presentata il 31 gennaio suscitando subito grande attenzione nel mondo politico. Portesani, peraltro, non ha mai avuto esperienze nel campo della politica attiva e la sua formazione è avvenuta nel campo della cooperazione. E' fondatore della Cooperativa “Il Cerchio”, è stato presidente della Cooperativa Santa Federici a Casalmaggiore ed è tra i fondatori della cooperativa “Ventaglio Blu” di Cremona. Attualmente non ricopre alcuna carica nelle cooperative ma vanta vent'anni di esperienza in questo ambito. Dopo aver frequentato lo Scientifico a Cremona ha conseguito un master in Management della Cooperazione presso la Fondazione Università di Mantova, poi un master in Progettazione Sociale e, lo scorso anno, un master in Management per dirigenti presso la Bocconi di Milano.
Attualmente lavora come direttore in una Srl in ambito sanitario ed è imprenditore con una sua società che opera sempre nell'ambito sanitario.
Il fotoservizio è di Gianpaolo Guarneri (Fotostudio B12)
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commenti
MIchele de Crecchio
29 febbraio 2024 00:45
Non conosco Alessandro Portesani ed i suoi completi intendimenti. Mi limito pertanto ad apprezzare il metodo saggio con il quale, se ho ben capito, sembra intenzionato ad affrontare la "vexata quaestio" di garantire a Cremona un efficiente collegamento stradale con Mantova. Come è ben noto ai cremonesi, l'indispensabile adeguamento della strada statale "Padana Inferiore", adeguamento in buona parte già da vari lustri eseguito, ma purtroppo nella sola porzione mantovana, è infatti ormai da un buon quarto di secolo bloccato, da quando cioè la politica cremonese, scioccamente, tutto d'un tratto si convertì, quasi alla unanimità, alla megalomane ipotesi di sostituirlo con un tracciato autostradale del tutto nuovo, allora fantasticamente spacciato persino come indispensabile porzione di un nuovo colossale collegamento viario che avrebbe dovuto congiungere tra di loro nientemeno che l'oceano Atlantico e l'oceano Indiano! Naturalmente di tale megalomane progetto, nonostante il significativo ridimensionamento qualitativo al quale fu ad un certo punto sottoposto, nulla fu eseguito e gli unici risultati pratici di tale assurdità programmatoria furono, non solo la sospensione totale dei lavori di adeguamento della statale 10, ma persino l'evidenziarsi di una incredibile serie di impedimenti pratici, di complicazioni e di ritardi nella realizzazione di opere minori ben più utili, necessarie ed urgenti per la piena funzionalità della rete infrastrutturale locale. Anche le gravi difficoltà che, proprio in questi giorni, si riscontrano nel definire le modalità del raddoppio della linea ferroviaria Codogno-Cremona-Mantova confermano i seri dubbi che, sin dalla presentazione delle prime ipotesi del progetto di autostrada CR-MN, molti avevano subito avanzato sulla effettiva opportunità territoriale di tale proposta.
Mi auguro che molti cittadini ed anche altre forze politiche ed economiche convengano sulla saggia considerazione che il candidato Portesani avanza quando opportunamente afferma che il collegamento stradale tra la nostra città e Mantova potrebbe essere ben risolto anche attraverso opere meno megalomani, devastanti e costose di quella autostradale nella quale si è, ormai impantanata da troppi anni gran parte della mediocre e pigra politica territoriale locale.