5 maggio 2021

Alle Politiche Sociali un esperto di comunicazione social: nuova consulenza esterna per 15mila euro. L'assessore: servono specializzati

Dopo le tredici consulenze affidate al dottor Lazzari e dopo la consulenza per lo studio delle grandi povertà affidata alla dottoressa Paladini, ecco un nuovo conferimento di incarico professionale a una figura esterna al Comune. La determina dirigenziale è del 29 aprile e prevede l'affidamento dell'incarico alla dottoressa Linda Feraboliper il ruolo di collaboratrice nelle attività di gestione della comunicazione di progetto, diffusione informazioni, gestione social-media e promozione eventi nell'ambito del PROGETTO RETE SAI EX SIPROIMI”.

La collaborazione va dal 3 maggio al 31 dicembre e prevede un compenso complessivo di 15 mila euro. In cosa consiste la consulenza? Lo precisa la determina: “Per la realizzazione delle azioni e il raggiungimento degli obiettivi del progetto SAI/SIPROIMI (Sistema di Protezione per titolari di protezione internazionale e per Minori Stranieri non accompagnati), è necessaria l'implementazione di figure tecniche all'interno del Settore, in particolare per la predisposizione e gestione di un piano di comunicazione integrato del progetto stesso, e di successivi piani redazionali specifici multimedia, in raccordo con le attività di comunicazione dell'ente in ambito di migrazione, intercultura e antidiscriminazione, valorizzando le attività realizzate e promuovendo eventi/giornate di sensibilizzazione per la cittadinanza”.

Attività legate alla comunicazione, alla gestione dei social media e alla creazione di eventi, in sostanza, nell'ambito delle tematiche relative all'accoglienza e all'integrazione.

A fronte di tante consulenze esterne viene da chiedersi se il settore Politiche Sociali abbia problemi di organico. O, quantomeno, se al suo interno vi siano carenze sotto il profilo delle competenze, al punto che è necessario ricorrere spesso all'apporto esterno. “Il settore – spiega l'assessore alla partita, Rosita Viola ha in campo tra i dodici e i tredici milioni di euro legati a progettualità in ambito di accoglienza, gioco d'azzardo, sostegno alle donne e molto altro. Su questi temi servono competenze specifiche ed è per questo che si ricorre a consulenze, i cui costi non gravano sulla spesa corrente”. “Ogni progetto – aggiunge Viola – ha una sua specificità e su temi come, ad esempio, il gioco d'azzardo servono profili e competenze specifiche”.

Nel caso dell'ultimo incarico, il curriculum della dottoressa Feraboli è in linea con il ruolo e si apprende che l'incaricata non è nuova all'amministrazione: in possesso di una laurea triennale in scienze politiche e relazioni internazionali, è prossima alla laurea specialistica in scienze della comunicazione pubblica e d'impresa e tra il 2015 e il 2016 ha svolto il servizio civile presso l'ufficio stampa del Comune di Cremona. Feraboli si occupa inoltre della gestione in team dei canali social del Circolo Arci Arcipelago e dell'associazione “Gli Amici di Robi”. Nel 2016 ha gestito i canali social dell'Associazione Porte Aperte Festival e nel 2014 ha svolto un affiancamento a progetto presso la SGP Eventi Srl di Modena, la società che organizza la Festa del Torrone.

La scelta dei consulenti esterni, per l'assessore Viola, non deve però portare ad affermare, come nei casi degli incarichi affidati al dottor Lazzari e alla dottoressa Paladini, che il Comune strizza l'occhio a figure “vicine all'amministrazione”. “La selezione non la faccio io – commenta –. Io non so neanche chi si presenta per gli incarichi. C'è una struttura apposita che si occupa della selezione e dei bandi”.

Nessun “favoritismo” da parte del Pd, come recentemente affermato invece dal consigliere Marcello Ventura (Fdi)? “Da questo punto di vista non ho niente da temere – replica l'assessore –, io non ho mai interferito con nessuno. Il problema si porrebbe se qualcuno passasse avanti ad altri nelle graduatorie, ma non è certamente questo il caso”.

Nel caso di quest'ultima consulenza serviva una figura esperta di comunicazione. Non avrebbe potuto occuparsene l'ufficio stampa del Comune? “L'Ufficio stampa e l'addetto stampa fa il suo lavoro – commenta Viola –, così come il portavoce. In questo caso serviva una figura particolare con competenze in materie specifiche. Inoltre, l'Ufficio stampa del Comune non potrebbe seguire ogni progetto: non ne avrebbe il tempo materiale”.

Federico Centenari


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commenti


Michele de Crecchio

5 maggio 2021 13:34

Su questa faccenda, non essendo esperto né di servizi sociali, né di concorsi pubblici, non metto becco. Come per le tematiche urbanistiche, nelle quali ritengo invece di essere ancora in grado di dire la mia, temo però che, anche in questi delicati settori, l'attuale amministrazione faccia di tutto per compromettere la tradizionale fiducia che l'elettorato cremonese conservava per le cosiddette amministrazioni pubbliche "di sinistra".

Pietro Ferrari

7 maggio 2021 18:22

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Davanti al supermercato Aldo staziona una persona senza tetto con 2 cani.. chiedo un po' di rispetto e sostegno per i 2'animali.. Grazie