11 maggio 2021

Bertusi, via da Forza Italia per tornare alla “sua” destra? Contatti con Fratelli d'Italia. “Non nascondo che c'è un'interlocuzione"

Allo stato attuale le indiscrezioni abbondano e le dichiarazioni ufficiali si fanno attendere. Tuttavia, le voci raccolte in ambienti del centrodestra cremonese cominciano ad accavallarsi convergendo su quella che potrebbe essere una novità importante. Vale a dire un possibile ritorno alla base da parte di Fabio Bertusi, volto noto della politica locale, amministratore conosciuto e stimato e, come lo definisce qualche esponente della destra cremonese, “vera e propria macchina da consensi”.

Ritorno alla base perché si parla di un riavvicinamento di Bertusi alla destra, la destra di Fratelli d'Italia, partito in forte ascesa anche nella nostra provincia o oggetto di un vigoroso rilancio da parte dei referenti cittadino e provinciale, Luca Grignani e Stefano Foggetti.

La parabola politica di Bertusi comincia nei primi anni Duemila, quando, ancora giovanissimo, opera un rilancio del circolo di An di Soresina, la sua città, contribuendo alla vittoria in Comune e arrivando a ricoprire gli incarichi di vicesindaco e assessore. Poi arrivano gli anni del Pdl e del successivo strappo di Gianfranco Fini. Bertusi resta però nell'alveo di quel Pdl che poi si frantumerà e del quale resterà Forza Italia, con la “vecchia” An che prenderà la sua strada fino a sfociare in Fratelli d'Italia. Di fatto, Bertusi continua a gravitare in quell'orbita, arrivando a ricoprire l'incarico di vicecoordinatore degli azzurri (coordinatore provinciale Mino Jotta).

Nel centrodestra cremonese parlano di “anni difficili” per Bertusi, la cui esuberanza politica poco si concilia con un partito – Forza Italia – troppo legato a vecchie dinamiche politiche e in via di ridimensionamento in quanto a numeri e percentuali. A complicare ulteriormente il quadro, la complicata transizione in Amministrazione Provinciale, con un centrodestra che si scopre diviso e indebolito dopo l'uscita di scena di Massimiliano Salini. Un centrodestra che paga lo scotto di fratture interne che si traducono in una perdita di controllo su molti enti di secondo livello e culminano nel “pasticcio” che ha poi portato alla tormentata elezione di Paolo Mirko Signoroni al vertice provinciale.

“A livello provinciale il centrodestra – confidano esponenti di quest'area – è spaccato e molti non si riconoscono più in Forza Italia. E chiaramente un centrodestra diviso è penalizzato”. Che tra gli amministratori che non si riconoscono in Forza Italia rientri anche Bertusi? Le indiscrezioni vanno in questa direzione e c'è da dire che il diretto interessato, pur non confermando i rumors di un suo passaggio a Fratelli d'Italia, non manca di abbozzare un messaggio tra le righe. “Sono in buoni rapporti con tutti – dice Bertusi –. Non ho tessere di partito ma ho sempre avuto i piedi ben piantati nel centrodestra e li ho ancora. Sono onorato di far parte di una bellissima comunità politica a livello provinciale, che da anni ha l'ambizione di discutere e affrontare le principali dinamiche amministrative del nostro territorio. Detto questo, non nascondo che c'è un'interlocuzione con una parte importante del centrodestra”.

Le dichiarazioni si fermano qui, ma è difficile non identificare quella “parte importante del centrodestra” con Fratelli d'Italia. Partito, si è detto, in forte ascesa e nelle cui fila uno come Bertusi (non va dimenticato che oltre all'esperienza politica vanta anche un passato come presidente dell'Istituto Ospedaliero di Sospiro e che dal 2016 ricopre l'incarico di Direttore Generale presso lo stesso istituto) avrebbe margini di crescita politica non indifferenti.

Bertusi ha da sempre un vasto consenso elettorale – confida un esponente locale della destra – e molti amministratori del territorio gli sono da sempre vicini. Ha anche importanti agganci a livello regionale e certamente in una realtà come Fratelli d'Italia avrebbe quel margine di crescita che in Forza Italia, considerato il quadro nazionale, difficilmente potrebbe ricavarsi. Uno come lui, con il partito giusto alle spalle, potrebbe tranquillamente ambire alla Regione e, chissà, un domani a Roma”.

Ipotesi, per il momento. Ma che qualche “interlocuzione” sia in corso è confermato dallo stesso Bertusi, e chissà che dopo le elezioni provinciali, in autunno, qualcosa non si muova alla luce del sole, passando dalle indiscrezioni ai fatti concreti.

Federico Centenari


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti