Cottarelli: "Grazie a Draghi per quello che ha fatto e la coerenza". Toninelli:"Giusta la caduta del Governo, d'accordo con Conte"
"Grazie a Draghi per quello che ha fatto e anche per la coerenza che ha mostrato. Aveva detto che la grande coalizione con cui aveva iniziato sarebbe stata l’unica possibile per lui. E non ha cambiato idea per opportunismo. Un esempio per tutti i voltagabbana che circolano".
Così postò via social Carlo Cottarelli da Cremona, economista pronto, se qualcuno lo coinvolgerà in un progetto serio, a entrare in politica …
Di ben altro tenore, il parere dell'ex ministro Danilo Toninelli, anche lui cremonese, postato sul suo profilo.
Come è caduto il governo Draghi?! Da certi giornali sembra solo a causa nostra, e da questa mattina, a reti unificate, annunciano che senza i "migliori" sta arrivando l'Apocalisse. Nulla di tutto ciò. A seguire uno stralcio della mia intervista al quotidiano La Stampa…
E' contento di come è andata?
«Contentissimo e d’accordissimo con la linea di Conte, che ha chiesto di avere delle risposte alle emergenze del Paese. Io magari non avrei fatto quelle infinite riunioni interne negli scorsi giorni, perché poi si porta un po’ di confusione, ma voleva coinvolgere tutti e la decisione è stata giusta.»
Non vede nessuna colpa del Movimento in questa crisi? Siete stati voi a non votare la fiducia sul decreto Aiuti...
«Il peccato originale è di Draghi. Si è dimesso la settimana scorsa avendo incassato una maggioranza del 70% e oggi ne ha pagato le conseguenze. Noi ripetevamo da mesi che un provvedimento con quelle due o tre porcherie non lo avremmo mai votato».
L'alleanza con il Pd è incrinata. Correrebbe comunque con i dem alle elezioni?
«Questa domanda va fatta a Conte. Io sono per la democrazia diretta, che deve guidare le nostre decisioni, e spero che in futuro ce ne sia più di quanta ce ne sia adesso».
A lei la prospettiva del campo largo piace o no?
«La discussione sul campo largo non mi è mai piaciuta, perché è qualcosa di astratto e si ragiona in termini di spartizioni. Invece c'è una questione di temi. Il Pd, ad esempio, è a favore dell'inceneritore?
Contento dell'imminente ritorno di Di Battista?
«E un grande aiuto. E spero che chi consiglia Giuseppe gli abbia fatto capire che Alessandro può dare una grande mano, non è un pericolo. La grande forza del Movimento era stata proprio quella di avere insieme il pragmatismo di Di Maio e l'idealismo di Di Battista. Si comunicava così a due mondi diversi. Se non lo capiamo, finiamo all'8 %".
Così parlò e poi postò Danilo Toninelli, ex ministro ai Trasporti del primo governo Conte e senatore pentastellato.
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