26 maggio 2021

Cottarelli: "Sindaco di Cremona? Disponibile, ma il 2023 è lontano". Primi nomi per il dopo Galimberti: Virgilio, Pizzetti e altri

Il 2023 è ancora lontano. Gianluca Galimberti non potrà ricandidarsi. Negli schieramenti politici si comincia a guardare al dopo. Si tratta più che altro di supposizioni, chiacchiere più che di movimenti veri e propri e strategie. Nel centrosinistra logico pensare ad alcune possibili candidature, ad esempio a quella dell'attuale vicesindaco Andrea Virgilio oppure a quella di Luciano Pizzetti qualora il parlamentare giudicasse terminato il suo ruolo a Roma e volesse scendere in campo per la guida della città, i sostenitori trasversali di questa ipotesi sarebbero parecchi. E nel centrodestra? Difficile fare nomi anche se il mantra con cui Salvini sta cercando di convincere gli alleati sulle scelte da fare alle amministrative d'autunno ("scegliamo i candidati nella società civile") potrebbe essere valido anche sotto il Torrazzo. Insomma si tratterebbe di ripetere l'operazione vincente che portò Oreste Perri a Palazzo.

E poi c'è Carlo Cottarelli, cremonese doc, già direttore del Fondo Monetario Internazionale, premier incaricato da Mattarella per sondare la possbilità di fare un governo, un civil servant della Repubblica. Cottarelli torna volentieri a Cremona nella casa di famiglia. Anche ieri era in città all'inaugurazione da parte del presidente Mattarella del Campus della Università Cattolica a Santa Monica. 

Sabato scorso, intervistato in una trasmissione Rai, sulle difficoltà di trovare i candidati sindaco in alcune città, ha detto a sorpresa che lui sì, sarebbe disponibile a farlo nella sua Cremona.

“In passato ho scherzato più volte con i miei amici, comunque adesso non vale la pena parlarne”. Con queste parole Carlo Cottarelli commenta il suo intervento sabato mattina 22 maggio a Rainews24, quando, intervistato insieme al sindaco di Firenze Nardella, ha dichiarato che sarebbe disponibile a fare il sindaco di Cremona. Sempre nella stessa intervista ha aggiunto che ora a Cremona c’è un bravo sindaco e quindi è prematuro parlarne, ma non lo esclude affatto per il futuro. “Nel 2023 vedremo - ha commentato raggiunto telefonicamente da cremonasera.it - possono succedere tante cose. Si, è vero che c’è il precedente di mio padre, ma lui era assessore. Ne riparliamo quando sarà l'ora”.

D'altra parte l'impegno per la propria città è un tema caro in casa Cottarelli. Il papà Celeste ("Celo" per gli amici) fu preciso assessore al bilancio con Renzo Zaffanella, direttore generale dell'ospedale (e medaglia d'oro della Sanità Pubblica) protagonista per la creazione della nuova struttura sulla via Giuseppina. Politicamente liberale, scelse sempre l'impegno civico più che quello politico. Nel 1967 fu anche Commissario Straordinario della Unione Sportiva Cremonese salvandola dal fallimento e favorendo l'ingresso di Domenico Luzzara e con lui la rinascita grigiorossa dopo aver toccato il suo punto più basso. Ricordiamo ancora l'impegno di "Celo" nella Resistenza. E la commozione di Carlo Cottarelli, quando il professor Coppetti gli fece avere i documenti che testimoniavano l'impegno di Celeste tra i partigiani a Vescovato.

Dunque Cottarelli sindaco? Perchè no. 


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